Angelo,
avrai capito che in fondo anch'io approvo la tua idea e più di una volta ho pensato seriamente di farla mia. Infatti, ho detto che servirà sicuramente ad altri.
Ad esempio, ma è una sostituzione "sporca" fre le più banali: confesso che nella mia 2514 mancava la raddrizzatrice e ai tempi non avevo trovato una 506 abbastanza "corta"; quindi avevo montato due diodi al silicio e due resistenze in uno zoccolo a 4 piedini. Ovvio che la soluzione funziona.
A parte questo caso semplice e specifico...

In generale, quando abbiamo una radio degli Anni Venti, la ragionevolezza ci porta a non accenderla mai per non consumare le costosissime valvole.

Se abbiamo tutte le valvole originali ed efficienti conservate in una scatola, mentre sulla radio montiamo dei "sostitutivi", in un certo senso "salviamo capra e cavolo".
Quando ci interessa esporre la radio nella sua integrità anche "visiva", possiamo rimontare le valvole originali.
Quando invece volessimo farla funzionare, lasceremmo montati gli "accrocchi".

Discutibile, senz'altro. Ma perfettamente "reversibile", quindi per me è più che lecito.
Da condannare senza appello sono solo le irrimediabili modifiche elettriche e meccaniche al circuito della radio.

Molte valvole Noval e Miniatura "da televisore" (cioè economicissime) possono senz'altro sostituire con eccellenti risultati le vecchie europee a quattro e cinque piedini, perfino se la tensione d'accensione non corrisponde. Spesso serve solo l'adattatore di zoccolo.

Però storco il naso di fronte ai circuiti sostitutivi a semiconduttore: funzionano sicuramente, ma sono troppo "snaturanti"... Tanto varrebbe montare un'intera radiolina a transistor nel mobile! E forse costano perfino più di alcune delle citate valvole "per televisori".

Sarebbe interessante avere anche altre opinioni sull'argomento.

Saluti

Lorenzo

Senza ombra di dubbio sono daccordo
su tutto -NIENTE TRANSISTOR-
Angelo Guzzo