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L'angolo (Radio)Tecnico

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Re: Re: Re: Re: Re: 733 euro per due autotrasformatori

Se volete vedere un buon OTL da 400 watt con circuitazione tutta in dc andate sui file di comunity e troverete un particolare dello schema di detto amplificatore
saluti giuseppe

Re: Re: Re: Re: Re: 733 euro per due autotrasformatori

Buon Natale a tutti!
Come sempre l'argomento HI-Fi porta a infinite discussioni e i pro e i contro non arrivano mai ad un punto comune, anche perchè un punto comune non esiste. Mi piace sempre ribadire il mio concetto di cosa sia l'Hi-Fi, personalmente la vera hi-fi la sento solo quando mi siedo in una sala da concerto o in un teatro o in una chiesa ad ascoltare la musica fatta dal vivo, in un ambiente in cui abbiamo delle percezioni di tipo uditivo ed emozionale che sono irriproducibili. La registrazione ed i successivi passaggi portano inevitabilmente ad un degrado a cui non possiamo in alcun modo porre rimedio nell'ultima fase, ovvero nella riproduzione. Non c'è cavo, cassa o amplificatore che ci possa restituire quall'aspetto meraviglioso che è l'emozione che l'esecutore ci trasmette nel momento della sua prestazione dal vivo. Potremo forse sentire meglio con una buona catena di riproduzione che con uno stereo compatto da 50 euro, ma cosa ascoltiamo? Questa è la domanda. Ascoltiamo Beethoven o Bach o Vasco Rossi, oppure il basso profondo meravigliosamente riprodotto del pianoforte Steinway, captato da un microfono posto a 20 cm dal piano armonico, cosa che noi in concerto (e anche suonando personalmente quel pianoforte) non potremo mai, ripeto mai percepire realmente?
Vi racconto, così per spiegarmi meglio, l'ultima registrazione (terminata giorno 23 alle 23...) fatta dalla parte di quelli con le cuffie in testa. Montati i microfoni, la cui disposizione cambiava mediamente ad ogni brano registrato, per migliorare l'acustica dell'auditorium (un pò troppo secchina) abbiamo fatto transitare il segnale attraverso una unità di riverbero Sony, che fornisce i riflessi campionati di varie sale da concerto. Gli abbiamo dato (alla registrazione) il riverbero del Musikverein di Vienna (che meraviglia). Il segnale proveniente dai microfoni e preamplificatori bilanciati, viaggiava su un cavo multiplo (il cosiddetto snake) di 40 metri, più i cavi singoli arriviamo ad una media di 50 - 60 metri. Poi il tutto entrava in un mixer Studer, in cui i vari segnali venivano bilanciati, spostati, centrati, alzati, abbassati ecc. Dal Mixer i segnali entravano in un convertitore A/D e da questo in un registratore Tascam. Per ogni brano da circa 5-7 minuti si registrava per 60-90 minuti. Poi tutto il materiale audio sarà editato, tagliato, montato, mixato, aggiustato e poi, alla fine, riversato nel master che sarà usato per la riproduzione. Questo in ogni caso è la norma e quindi mi chiedo: dov'è o meglio cos'è l'HI-FI?
Per concludere una nota comica... Avevamo carenza di cuffie, il proprietario dello studio mobile (che questa volta ho solo aiutato, non avendo dovuto portare mie apparecchiature) ne aveva portate solo tre. Allora sono corso a casa e ho portato le famose AKG 414 e una cuffia Sennehiser comprata qualche giorno prima all'Ipercoop per 15 euro. Sapete quale cuffia ha riscosso maggior successo e tutti cercavano di sottrarre agli altri nei momenti di pausa? Se indovinate vi offro il caffè ...
un saluto a tutti e buona digestione!

Re: Re: Re: Re: Re: Re: 733 euro per due autotrasformatori

marco bisceglie ha quasi ragione: nell'ascolto hi fi domestico si hanno sensazioni diverse da quelle dell'ascolto in teatro, anche perchè manca il rumore dello scartare le caramelle. Per me sono due cose alternative entrambe valide. Malgrado la mia impostazione tecnica, però, devo dar ragione al defunto Don Raffaello Stiattesi, radiestesista, il quale sosteneva che in un audizione discografica veniva trasmessa e percepita integralmente la personalità di Toscanini. Provate ad ascoltare qualche vecchia incisione del pianista Corot (low fi) e mi darete ragione.