No.
Cordialità

Come mai io ho dovuto scollare un cavetto da una cuffia in plastica della eratele, questo cavetto aveva lasciato delle impronte ben visibili nella plastica, di certo non era per riscaldamento o quant'altro.

A me successe la stessa cosa con un televisore anni 60' dove il cavo di alimentazione in gomma era rimasto appoggiato sopra la mascherina in plastica e ci si era letteralmente fuso sopra, dopo averlo staccato su quel punto si può ancora notare il segno che vi ha "scavato" il cavo.
Premetto che l'ambiente è sempre stato asciutto, ma il cavo continuava ad essere umido.
Un'altro caso lo riscontrai con un vecchio giravite che lo ritrovai inspiegabilmente striminzito, il manico in plastica ridotto a quasi la metà del diametro originale, e continuava a formare un liquido maleodorante, pur non essendo mai venuto in contatto con solventi o altro.
Secondo me si tratta di una sorta di "malattia" dei materiali plastici, è solo una mia opinione ma magari qualcuno potrebbe saperne di più...

Salve,

che ne dite di radioattività dei materiali???

E' l'unica spiegazione che mi viene in mente....

Anch'io ho notato questo fenomeno su un G600 nuovo di zecca, forse mai usato. Il microfono ha una deformazione che combacia perfettamente col cavo dello stesso. Stessa cosa mi è successa con un vecchio trenino, alcuni vagoni li trovai dopo anni inspiegabilmente rovinati! Per me si tratta delle guaine isolanti che cedono all'esterno sostanze acide che col passare del tempo riescono a deformare plastiche "dure" nelle vicinanze!
Saluti a tutti e buone feste

Ciao

Le vecchie gomme contenevano delle sostanze acide e dei solventi che rimanevano nella gomma durante il ciclo di lavorazione.
Non vi siete mai chiesti perchè certi cinghioli o certi capstan si sciolgono completamente ?

Gli sbalzi di temperatura e l'utilizzo provocano nella gomma delle reazioni, che non il tempo rovinano la gomma stessa..

Succede anche oggi con gli elastici gialli da cancelleria, se li mettete tirati, per esempio, intorno a dei fogli arrotolati, dopo alcuni mesi troverete l'elastico completamente sciolto e incollato alla carta in modo tenace.
Certe gomme hanno nella mescola dei fissanti particolari e durante la lavorazione vengono eliminate le sostanze acide e i solventi..infatti, per esempio, le guarnizioni OR sono in NBR (gomma nitrilica)ed essendo quasi privi di sostanze acide durano anni e anni...

Le lavorazioni delle gomme un tempo non erano raffinate come lo sono oggi...

Purtroppo una gomma in decomposizione o in decadimento intacca le superfici plastiche fondendosi insieme molecolarmente.

Spero di essere stato di aiuto, queste cose le so perchè ho lavorato nel settore gomma per alcuni anni.

Ciao a tt
Matteo83

Grazie Matteo, hai espresso il concetto in modo sintetico e preciso, ora mi è tutto chiaro, peccato per gli apparecchi che sono stati rovinati irrimediabilmente.
Saluti a tutti BUONE FESTE!!!

Il decadimento della gomma dei capstan nei registratori a nastro fu negli anni 70-80 attribuito allo zolfo presente nell`aria. Dopo questo periodo le cose migliorarono ma non ho mai saputo il perchè.
Con i miei migliori auguri

La gomma contiene zolfo, credo che sia residuo del processo di vulcanizzazione. Tantè che quando è adoperata, come isolante, sul rame quest'ultimo viene nichelato. Altre palstiche rilasciano altre sostanze, mi sembra che il polistirolo, per esempio, rilasci formaldeide.

Salve,
sono abituato a dare consigli solo in base a quello che ho provato per esperienza, non soltanto in base a ciò che so in teoria.
Evidentemente, ed ancora una volta: c'è sempre da imparare ...
Cordialità

Ciao Gabbia, apprezzo molto la tua EXCUSATIO. In effetti, conoscendo da tempo la tua modestia ed umanita', mi aveva un po' stupita la tua secca risposta in merito ad un problema che anch'io avevo riscontrato piu' volte personalmente.

Questo problema non e' esclusivo dei prodotti Geloso, ma sicuramente i prodotti della Nota Ditta ne sono affetti in modo particolarmente evidente. Prima delle puntuali risposte di Matteo avevo auto-inventato un paio di teorie per giustificare il fenomeno.

La prima supponeva fondamentalmente che all'epoca venissero aggiunti alle plastiche degli additivi per mantenerle morbide o flessibili, qualcosa di analogo agli ftalati impiegati oggidi', ma meno stabili e capaci di intaccare altre plastiche poste nelle vicinanze.

La seconda ipotizzava invece che queste prime plastiche fossero dei fluidi rigidi, come ad esempio la nota ceralacca, che si spezza come un solido se sforzata improvvisamente, ma che assume altre forme come un fluido se sottoposta per tempi lunghi a pesi modesti, leggere trazioni, ecc.

Magari la verita' e' un misto di tutte e tre le cose. La Geloso comunque, probabilmente piu' per sfortuna o per desiderio d'innovazione che non per mala fede o risparmio, adotto' spesso materiali raccapriccianti, e non solo in riguardo alle plastiche. Ad esempio, cosi' come le gomme dei cavi microfonici "fondono" le altre plastiche, le gomme dei cavi di alimentazione tendono viceversa ad irrigidirsi fino a diventare dure come il fil di ferro. Per non parlare delle manopole marroni/avorio con la boccola centrale in zama, un materiale che non esito a definire DEMENZIALE.

Come non quotare Marco!
Gabbia, non c'era nemmeno bisogno!

I difetti lamentati sono presenti in tutta la produzione dell'epoca è solo che se ti si rovina un GBC o un Europhon è un conto, mentre un Geloso fa sempre specie!