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L'angolo (Radio)Tecnico

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modifica schema Loria

Buonasera.
Tempo fa ho realizzato il seguente schema proposto sul Vostro sito del Sig. Luciano Loria :
https://www.leradiodisophie.it/Xtal-ampli.html
Sono rimasto molto soddisfatto per il funzionamento di questo semplice circuito, in quanto con un pezzo di filo riuscivo a ricevere nella mia stanza al piano terra numerose stazioni in OC da grande distanza (non avendo abbastanza filo per una bobina per OM ne ho fatta una per OC). Ma trattandosi di onde corte, il segnale tendeva ad oscillare continuamente, e solo di recente ho scoperto che esiste una cosa chiamata AGC che serve a livellare i segnali. Cercando in rete ho notato che i vari schemi di AGC sono montati su ampli finali e non su preamplificatori. Inoltre gli ampli su cui l'AGC è montato hanno un contatto di ingresso e di uscita sul negativo, come in quelli con LM386 o simili, mentre lo schema che indicato sopra ha uno dei contatti di uscita sul positivo.
Qualcuno di voi sa indicarmi uno schema di AGC che possa andare bene con questo tipo di preamplificatore ? Spero che qualcuno mi possa rispondere.
Grazie a tutti.

Daniele.

Re: modifica schema Loria

Gentile Daniele, temo che un CAV non le sarà utile per lo scopo che si prefigge. Questi circuiti sono per lo più utili per smorzare il segnale del ripetitore cosiddetto "locale", di modo che i circuiti radio riescano comunque a gestirlo senza che questo segnale fortissimo saturi gli stadi e ne esca un suono mostruosamente distorto dal clipping. Per i segnali più deboli il circuito non interviene, e difatti i CAV sono usualmente di tipo "ritardato", ossia intervengono solo da una certa sogli in sù, altrimenti la sensibilità del ricevitore per i segnali più deboli (che tipicamente sono anche i più interessanti) ne uscirebbe distrutta. Per finire, il CAV nei circuiti radio viene realizzato mediante speciali valvole a guadagno non costante, per cui il circuito di Loria suppongo andrebbe radicalmente rivisto anche nella serie valvole impiegata, polarizzazione, eccetera.

Le onde corte sono comunque per loro natura soggette ad aumenti e cali d'intensità più o meno frequenti e repentini, denominati "affievolimenti", che vengono percepiti come un calo di volume in altoparlante. Personalmente non ho mai trovato un ricevitore che riesca a gestirli in modo perfetto: durante gli ascolti in OC è usuale dover correggere di frequente la manopola del volume, e d'altra parte è logico che quando l'affievolimento raggiunge un minimo inferiore alla sensibilità del ricevitore non si oda più nulla - a questo non c'è rimedio e non c'è nulla da fare. Se mi permette un commento: la bellezza dei circuiti sperimentali sta nella loro semplicità, ma ovviamente questa semplicità porta con sè delle limitazioni. Complicarli troppo è un po' un controsenso e quasi mai dà i risultati sperati: forse le conviene passare ad un progetto nativamente più sofisticato, o acquistare un ricevitore OC di qualità.

Re: modifica schema Loria

La ringrazio per l'accurata delucidazione.
Sono sempre stato tentato di acquistare un ricevitore ma l'autocostruzione è tutta un'altra cosa. Infatti ricevere segnali da grandi distanze con un ricevidore fatto con le proprie mani è una soddisfazione che non ha eguali. Il progetto di Loria si è dimostrato ben funzionante e con alcune modifiche e l'aggiunta di un finale ho ottenuto risultati al di sopra delle mie aspettative. Certo non pretendo le prestazioni di un HF professionale ma non mi spiacerebbe aggiungerci qualcosa in più. Una volta ricostruito il circuito proverò ad aggiungere un preamplificatore d'antenna in modo da rinforzare i segnali più deboli. Concludendo, la mia scelta è ricaduta su questo circuito proprio per la sua semplicità perché si presta bene a modifiche e soprattutto al cambio della bobina di sintonia, cosa che in circuiti come le supereterodine o simili, vista la presenza di vari trasformatori accordati e altri componenti "su misura" diventerebbe molto più complesso.
La ringrazio ancora per i chiarimenti e proverò a procedere per gradi.

Daniele