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L'angolo (Radio)Tecnico

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L'angolo (Radio)Tecnico
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Re: Marchio "Prodotto Italiano" dell'era fascista, cosa implica?

Buonasera.
Il marchio " prodotto Italiano " era unico per ogni ditta.
Quest'ultima dimostrando all'ente preposto di rispettare una serie di canoni richiesti, ad esempio l'impiego di materiali autarchici, manodopera Italiana Ecc Ecc, chiedeva di poter applicare il famoso sigillo ai suoi prodotti previa concessione ministeriale.( e relativo pagamento )
Questo, considerando la logica di allora, era sinonimo di qualità e patriottismo e sarebbe servito a far vendere di più.
Per quanto riguarda l'unicità prima accennata, il ministero dava ad ogni ditta che rispettava i dettami un numero personale da inserire nel logo.
Per esempio per Philips è 166, Allocchio Bacchini 196, CGE 174 ecc ecc.
Penso persino che indichi banalmente il numero progressivo di ottenimento...
Attenzione quindi a questo piccolo particolare, vi aiuta a non prendere " pacchi "
In un famosissimo libro di radio autarchiche fa bella mostra di sè una Allocchio bacchini con suo bel( tragico ) logo Prodotto Italiano N° 216 che non conferma altro che la avvenuta riverniciatura del telaio ed una applicazione di in logo di un'altra ditta.
Ultima nota, non tutti i produttori di radio anno aderito all'iniziativa ma la campagna era estesa a tutti i prodotti nazionali, dalla stoffa alla stufe.

Saluti.

Re: Marchio "Prodotto Italiano" dell'era fascista, cosa implica?

Grazie Alberto, molto interessante!