Scusa Giovanni, non e' per raffreddare il tuo entusiasmo... Ma quel e' il senso di questa operazione? Se ti piace quel modello (o uno simile: le Geloso del periodo son quasi tutte uguali...) perche' non ne acquisti semplicemente uno?

Come pensi di riprodurre ad esempio la mascherina frontale in plastica bianca? Mi interessa saperlo perche' ho una Geloso 123 in riparazione da tipo 15 anni con la mascherina spaccata ed e' sempre ferma li', perche' le mascherine (almeno che io sappia) non le replica nessuno.

Mi sembra che spenderai una valanga di soldi (molto, molto piu' del prezzo di una vera Geloso) e impiegherai una quantita' di tempo pazzesco per poi trovarti con una replica di un modello diffusissimo... Non riesco a capire cos'e' di preciso che ti spinge a farlo...

Salute Marco e grazie per la risposta.

Vado per punti
1) La ragione dell´impresa é tecnico-sentimentale.
Non so tu, ma io vengo da povera (ma non misera) gente. Quando ero bambino, la televisione (ce l´avevamo ma era sempre rotta e trasmetteva solo poche ore al giorno) era poco usata. Dominava la radio. Noi avevamo una Telefunken Domino (con la FM!) e i vicini (spesso piú poveri di noi) avevano radio con l´estetica della Geloso detta: altoparlante da un lato, manopole e scala parlante dall´altro.

2) I materiali a mia disposizione sono legno (che penso di usare per quasi tutto), metallo, vetro, stoffa e INGEGNO (non per niente sono ingegnere, ah, ah, ah!)

3) Spenderó molti soldi (il mio funerale dovrá essere dunque molto economico) e molto tempo (ma questo é esattamente il bello). Avró una radio come sarebbe venuta se fossi stato progettista alla Geloso, ai tempi, con le direttive tecnico-estetiche della Casa. NON una replica.


4) Per la tua mascherina spaccata, di cosa disponi, esattamente?



Buonissima giornata
Giovanni Bianchi

Dear Mr Bianchi...anzi egregio collega, il tuo post mi ha fatto sobbalzare...mai vista una simile dichiarazione d'intenti! Ho letto subito la risposta del chiar.mo dott.Gilardetti, che in questo forum ne ha viste di cotte e di crude e di primo akkito non posso che concordare con la sua risposta. Vediamo se riesco a trovare il senso a questa cosa, come direbbe Vasco Rossi: si tratta di una sfida, bella e buona...un ingegnere italiano, con la sua preparazione universale, che si cimenta con la ricostruzione completa di una radio Geloso , "replicata" in quanto non uscita dagli stabilimenti di John Geloso e quindi priva di serial number, di sigle e date di collaudo etc Ho capito che il costo non è un problema, tempo libero a disposizione a iosa, passione e divertimento tantissima, come credo tutti i partecipanti a questo nobile forum, immagino anche un'ottima conoscenza della Radiotecnica e uno studio delle tecniche costruttive adottate dalla Geloso per fabbricare un prodotto come quello in oggetto. Mancherebbe una carta molto importante: la tecnologia anzi le tecnologie disponibili per vincere questa sfida. Evidentemente hai a disposizione una specie di laboratorio prototipi, con annessi e connessi, e forse anche delle stampanti 3D, oppure anche uno stampatore termoplastico a disposizione, ok, tutto concesso...ma almeno partire da un modello base, una radio di serie che magari qualcuno ti potesse mettere a disposizione per tutto il tempo che ti necessita. E così, misurando e rilevando quote dappertutto oppure magari, non me ne intendo proprio, usando dei tastatori che trasformano un oggetto in un file CAD, potresti veramente farcela. Beh. se ci fosse quella radio nella mia collezione, sarei disposto a prestartela giusto per avere la possibilità di vedere realizzare questo piccolo miracolo.
Scusate tutti il pistolotto, ma oggi avevo bisogno di trovare un diversivo...
Un grosso in bocca al lupo a Giovanni Bianchi !