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L'angolo (Radio)Tecnico

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Re: radio CGE 185, forte ronzio

Parlando di elettrolitici, nello schema ce ne sono altri tre da 25 uF, 30v che lasciano perplesso:

- Sulla valvola 6Q7 ce n'è uno con la polarità che mi pare corretta: negativo a massa

- Sulla valvola 6V6 ce n'è uno senza la polarità specificata; propenderei a pensare che sia con il negativo a massa, se non fosse che:

- Nello schema, a destra della valvola EM4, c'è il terzo condensatore elettrolitico, con il positivo a massa... Errore di sbaglio di chi ha fatto lo schema, oppure tensione negativa in quella parte di schema?


Adesso devo controllare come li ho montati, perché sono abbastanza certo di aver rispettato le polarità per quanto ho potuto leggere dai condensatori che ho tolto; ma almeno uno dei tre era illeggibile, per cui devo rifarmi allo schema elettrico.

DOMANDINA: Tra l'altro, non avendo dei condensatori da 25 uF, ne ho messi da 33 uF (con il proposito di prenderne poi appena posso da 22 e da 1 per fare le cose giuste, togliendo quelli da 33 uF). Secondo voi è un valore che si discosta troppo dai 25 uF originali (comunque quelli originali, al momento, non arrivano a 1 nF ^_^ )


Re: radio CGE 185, forte ronzio

A mio parere (chiedo conferma a Lorenzo R.) e' corretto che quell'elettrolitico abbia polarita' apparentemente invertita, perche' e' collegato proprio dove l'alimentatore genera la tensione negativa di polarizzazione di griglia.

In tutti e tre i casi, riterrei accettabile la sostituzione con condensatori da 33 uF.

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Ottimo... l'avevo collegato col negativo a massa :-/

Guardando più a fondo lo schema, inoltre, ho visto che c'è un condensatore da 150 uF ??? E' collegato in serie tra la valvola ECH4 e i selettori di frequenza. La scritta "150 uF" è poco sotto il disegno della valvola.

La cosa mi lascia un po' basito, perché non riesco a trovarlo. Per l'epoca doveva essere un valore piuttosto alto (mi sembra quasi anacronistico :-), per cui anche la dimensione del condensatore dev'essere degna di nota e non capisco come potrebbe sfuggirmi, a meno che non l'abbiano piazzato *sotto* al blocco meccanico dei selettori. Boooh?

Secondo voi il valore è corretto, oppure voleva essere quacosa tipo 150 pF ? Tanto più che non c'è segno di polarità e neppure voltaggio...

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Ho seguito questo forum ed ora cerco di fare alcune mie considerazioni.
Il primo condensatore di filtro collegato al catodo della 5Y3 è quello di sinistra indicato sullo schema che attraverso il trasformatore d'uscita alimenta l'anodo della valvola finale.
Il secondo condensatore di filtro indicato sullo schema è quello a destra che ha il negativo a massa attraverso la bobina di campo dell'altoparlante e genera la tensione negativa di alcuni volt che attraverso la resistenza da 100K viene filtrata dal condensatore da 25uF (con positivi a massa) necessaria per il CAV.
Sullo schema elettrico sembra che manchi il collegamento che dal più del secondo condensatore quello di destra va ad alimentare tutte le altre valvole (griglia schermo della finale e le altre).
Il condensatore acquistato da 33uF può essere sostituito con uno dei due originali da 16uF senza problemi, l'altro andrà sicuramente sostituito con uno o due in serie garantendo la tensione di lavoro minimo 450V o superiore.
Il condensatore indicato da 150uF sull'anodo della sezione triodo della convertitrice è sicuramente da 150pF.
Un altro valore insolito o meglio errato è la resistenza da 1,7Mohm in parallelo al condensatore da 25uF con positivo a massa che ragionevolmente deve essere dell'ordine di centinaia di ohm.
Per quanto riguarda il rumore occorre verificare con attenzione i collegamenti (più e meno) dei condensatori di filtro (serie o parallelo che siano per raggiungere i valori di tensione indicati) e lo stato del condensatore da 25uF con positivo a massa aumentandolo anche fino a 100uF.
Con questi tre condensatori efficienti il rumore deve sparire se persiste occorre fare ulteriori verifiche oggetto di un eventuale altro post.
Saluti
Enrico Puccini

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Enrico, grazie delle precisazioni.

Un dubbio. Quello che dici tu va in conflitto con quanto afferma Marco Gilardetti, anche se effettivamente lui non è del tutto sicuro, o almeno mi è parso; io non ci capisco niente, quindi ho bisogno di una conferma prima di mettere il moto il saldatore :-)

Inoltre tu dici:
"Il condensatore acquistato da 33uF può essere sostituito con uno dei due originali da 16uF senza problemi, l'altro andrà sicuramente sostituito con uno o due in serie garantendo la tensione di lavoro minimo 450V o superiore."

Questa parte non mi è chiara. Io ho un condensatore da 32 uF - 500v e uno da 16 uF - 500v: sono gli unici due di voltaggio adeguato che sono riuscito a reperire qui in Brasile...

L'idea di Marco è di usare quello da 16 uF per il primo condensatore di filtro, e quello da 32 uF per il secondo. Concordi?

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"Il condensatore indicato da 150uF sull'anodo della sezione triodo della convertitrice è sicuramente da 150pF."

ok, questo mi tranquilizza :-)

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"Un altro valore insolito o meglio errato è la resistenza da 1,7Mohm in parallelo al condensatore da 25uF con positivo a massa che ragionevolmente deve essere dell'ordine di centinaia di ohm."

Sì, effettivamente è da 1.7 kohm - Quello che ha disegnato lo schema non era in uno delle sue giornate migliori. Un lunedì mattina del dopoguerra? ^_^

--Giovi

Re: radio CGE 185, forte ronzio

No, guardi Giovanni... Io uso sempre formule dubitative sia perché non si finisce mai di imparare sia perché so che i miei messaggi vengono attentamente vagliati da Lorenzo R., una tra le poche persone ancora più meticolose di me che io conosca, da cui ho imparato molte cose che ignoravo e da cui, soprattutto, ho imparato l'arte di analizzare gli schemi ridisegnandoli (cosa che mi accingo a fare). Per cui sono piuttosto sicuro di quello che affermo, soprattutto quando si parla di alimentatori, e mi sento di scrivere che Enrico Puccini, senza offesa naturalmente, non è riuscito a decifrare questo schema circuitale.

Allego due disegni: un estratto dallo schema CGE in cui ho annotato con le lettere A, B, C e D dei punti corrispondenti (lettera per lettera, ovviamente) che si trovano collegati assieme e sono quindi equipotenziali; per rendersene conto è sufficiente seguire con pazienza tutti i collegamenti, i giunti e gli spinotti. Nel secondo disegno ho ritracciato a mano lo schema dell'alimentatore impiegando una topologia più ordinaria ("pi-greco rovesciato") e riportando le medesime lettere impiegate sullo schema.





A me pare che il disegno fatto a mano mostri con una chiarezza direi inequivocabile che il condensatore affacciato al catodo della rettificatrice, e quindi "il primo condensatore di filtro", è quello che sullo schema originale si trova disegnato a destra (DX). Il "secondo condensatore di filtro" è quello che nello schema originale si trova a sinistra (SX), e la prova del nove, come giustamente ha scritto Lorenzo R. perché io non c'ero arrivato, è che in parallelo ad esso v'è un condensatore filtro RF da 0,1 uF.

Riguardo la resistenza da 1,7 MOhm, in altri schemi il valore è riportato come 1,7 KOhm, che a quanto pare coincide con la realtà.

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Marco,

grazie mille per i chiarimenti e il lavoro svolto per evitare che questo povero neofita finisca per danneggiare irrimediabilmente questa splendida radio; con i computer vintage ci prendo qualcosa in più, ma con valvole e radio frequenza sono davvero sotto zero :-(

I condensatori sono per strada (li ho ordinati sull'equivalente sudamericano di eBay, ovvero Mercadolivre.com.br, dato che se li ordinavo su eBay ci voleva un mese per riceverli, a causa della lentezza della dogana brasiliana). Credo che arriveranno ad inizio della prossima settimana. Poi vi racconto!

grazie ancora,

--Giovi

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Volevo dire a Marco che non mi offendo certamente per queste banalità anche perchè lo schema penso di averlo interpretato bene (mi sono capitate radio con collegamento a massa della bobina di campo simile a questa) ma volevo precisare che la definizione di primo o secondo condensatore è irrilevante e dipende da come si disegna uno schema elettrico e come viene interpretato; io ho definito come primo condensatore quello collegato sul catodo della raddrizzatrice verso massa (SX sullo schema) l'altro come secondo ma non è così fondamentale secondo me questa attribuzione.
Giovanni ha due condensatori diciamo singoli (anche se uno è doppio), uno da 32uF 500V ed uno da 16uF 500V, è indifferente chiamarli primo e secondo, comunque li colleghi va sempre bene l'importante è rispettare le polarità.
Essendo di capacità diverse, forse è meglio collegare quello da 32uF definito da me come primo cioè con il meno direttamente a massa (punto B di Marco) l'altro da 16uF definito da me come secondo con il meno collegato alla bobina di campo (punto A di Marco). L'inversione di posizione credo che non abbia ripercussioni pratiche rilevanti.
Suggerisco comunque a Gianni di verificare i condensatori che ha acquistato, mi spiego se sono di fabbricazione recente intendo piccoli di dimensioni ok, se sono nuovi ma di fabbricazione vecchia quindi più grossi di dimensioni e rimasti fermi per molto tempo non sono garantiti e prima di montarli occorrerebbe verificare il loro stato, in questo sito trovi parecchi suggerimenti per farlo, altrimenti il rumore persisterà e non capirai più niente!!
Non so se mi sono spiegato bene, in ogni caso dopo queste sostituzioni mi auguro che Giovanni risolva il problema.
Saluti
Enrico Puccini

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Aggiungo solo una mia integrazione.
Includerei nello schema "logico" lodevolmente disegnato da Marco (è utilissimo per non confondersi)il partitore di cui fa parte la "famosa" resistenza da 1.7 kilohm e non megaohm, in modo che ne sia più chiara la funzione.

Ho ritenuto utile anche disegnare una versione "colorata" dello schema che permette di seguire meglio le connessioni:

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Enrico, mi trovo nella spiacevole condizione di doverti nuovamente contraddire, sia perché non è affatto vero che il primo ed il secondo condensatore si chiamano così solo in base a dove li si disegna, sia perché non è neppure vero che la questione non è "così fondamentale".

La prima cosa da precisare, perché forse non a tutti è chiara. è che la massa di un alimentatore è per definizione la presa centrale del secontario del trasformatore d'alimentazione (e quindi tutto ciò che ad esso è direttamente collegato). In questo schema, come si vede, non c'è il solito triangolino che indica che la presa centrale è a massa. La ragione per cui non c'è è che quel simbolo è stato usato per indicare la massa (telaio) del circuito radio RF-FI-BF, che quindi è diversa dalla massa dell'alimentatore. Ciò non è dovuto né a una svista né a una dimenticanza né a un accidente: le due masse sono tenute volutamente a tensioni differenti perché la caduta di tensione è sfruttata sulla bobina di spianamento per generare la tensione (negativa) di polarizzazione fissa di griglia.

Ribadito questo, guardiamo lo schema ridisegnato. E' ovvio che per la continuità del circuito tutta la corrente che esce dal catodo della rettificatrice deve rientrare dalla presa centrale del TA. Dividiamo il circuito in due maglie: la prima è costituita dalla sola capacità contrassegnata DX, la seconda da tutto ciò che si trova a destra di essa.

L'analisi della prima maglia è semplicissima: la corrente che entra nel condensatore esce dall'altra parte e ritorna alla presa centrale. Dunque questa maglia è una capacità pura. Quando in un alimentatore c'è una maglia che si comporta come una capacità pura, l'alimentatore è detto ad ingresso capacitivo, e detta capcità si chiama "prima capacità di livellamento" o "capacità d'ingresso". Fin qui si tratta di definizioni e non c'è nulla da capire.

Vediamo la seconda maglia. La corrente che non è entrata nella prima maglia entra in parte nel condensatore contrassegnato SX (e in parte va all'intero circuito radio, su cui sorvoliamo perché non fa parte dell'alimentatore ma è il circuito alimentato). Dopo incontra un punto contrassegnato "massa", che però come detto non è la massa dell'alimentatore ma è la massa del circuito radio, che si trova ad un potenziale differente. In questo punto difatti la corrente non esce "per disperdersi a terra" come il simbolo potrebbe far pensare, anzi tutto al contrario in questo punto la corrente che ha attraversato tutto il radioricevitore entra nell'alimentatore per ritornare al TA. A valle di questo punto c'è la bobina di spianamento. Questa bobina è appositamente construita come un'induttanza avente forte resistenza perché, come già detto più volte, è necessario che ai suoi capi si presenti una cospicua tensione negativa da utilizzarsi come polarizzazione fissa di griglia. Dunque questa seconda maglia non è affatto una capacità pura come la prima maglia; è completamente diversa ed ha un comportamento misto capacitivo-resistivo-induttivo. (Tralascio tutto il resto dei componenti ed le sotto-maglie di alimentazione di griglia, non senza far osservare che anch'essi non sono capacità pure). In un alimentatore, la capacità che è separata dalla rettificatrice e/o dal TU mediante un elemento separatore induttivo oppure resistivo (in questo caso, per una scelta costruttiva ben chiara e già discussa è contemporaneamente resistivo-induttivo) si chiama "seconda capacità di livellamento" oppure "capacità d'uscita".

Fatte queste considerazioni, si può venire al dunque. Se si raddoppia il valore della capacità d'ingresso, per ovvie ragioni il filtro offrirà alla rettificatrice una capacità d'ingresso praticamente raddoppiata. Se invece si raddoppia il valore della capacità d'uscita, la capacità che il filtro offre in ingresso alla rettificatrice tenderà, è vero, comunque parzialmente a salire, ma l'effetto capacitivo puro è mascherato dal comportamento misto capacitivo-resistivo-induttivo di quella che abbiamo chiamato "seconda maglia", che per l'appunto contiene un elemento separatore interstadio (la bobina di spianamento). Per questa ragione, sebbene anche con la seconda capacità di livellamento non si debba mai esagerare, con essa ci si possono prendere più "libertà" che non con la prima, che invece è bene rispetti i limiti capacitivi indicati dal costruttore della rettificatrice.

Le ragioni per cui è meglio che alla rettificatrice non sia offerto un carico capacitivo esagerato credo siano spiegate in modo molto chiaro nel primo degli articoli della collana a mia firma già richiamati da Lorenzo R. (cosa che mi ha fatto molto piacere, perché ritengo indichi che li ha ritenuti interessanti), e non ci tornerei sopra in questa sede per non allungare ulteriormente questo già interminabile messaggio...

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Signori,

intervengo solo brevemente per ringraziarvi di tutto il lavoro fin qui svolto e le varie precisazioni e spiegazioni.

Purtroppo i condensatori ancora non sono arrivati, ritengo probabile che questo accadrà attorno a metà della prossima settimana. Si tratta di condensatori nuovi (nel senso di mai usati), ma chiaramente non so se siano stati prodotti recentemente, o se si tratti di fondi di magazzino. L'unica cosa che mi viene in mente è quella di testarli con il capacimetro per verificarne il valore.

Resto chiaramente in attesa di eventuali altri vostri interventi in questo thread, molto graditi. Lo schema a colori di Lorenzo è stato davvero chiarificatore, almeno fino a dove le mie limitate capacità riescono ad arrivare.

Vi farò sapere a proposito dei condensatori, ovvero l'ultimo pezzo del puzzle che ancora mi manca prima di poter rimontare il tutto nel suo mobile (restaurato), attaccare la spina e vedere quel che succede.

La taratura delle medie frequenze purtroppo mi risulta impossibile: non ho né l'attrezzatura, né la capacità per farlo, e andare per tentativi empirici smanettando sui nuclei delle bobine non mi pare una buona idea né un attitudine che offra una qualche chance di successo...

-- Giovi

Re: radio CGE 185, forte ronzio

buongiorno a tutti (anzi buonasera, sul vostro fuso orario) :-)

Ricevuto i due condensatori, marca Marshall. Li ho misurati con il capacimetro, sono un pelo sopra le specifiche (tipo 21 invece di 16, e 40 invece di 32)... vabbé...

Li ho montati secondo le spiegazioni di Marco, e ora la radio funziona "perfettamente", quindi grazie mille dell'assist che mi avete dato fino a qui.

Le virgolette comunque sono d'obbligo perché funziona senza ronzii e riesco a sintonizzare le stazioni, però per colpa dell'antenna buttata lì alla buona con due fili, o delle medie frequenze non tarate, o di tutt'altro, non saprei dire, non è che la sintonizzazione sia perfetta: anche le stazioni a pochi chilometri sono leggermente disturbate, come fuori sintonia.

Comunque prima devo risolvere la questione "antenna". Posso usare la stessa che uso per la radio a galena, ergo un filo a terra e l'altro lungo una cinquantina di metri, steso a qualche metro da terra? Oppure con la supereterodina l'eccessiva lunghezza dell'antenna incide negativamente?

--Giovi

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Giovanni, quanto hai misurato sui condensatori e' normale: per gli elettrolitici di grande capacità in pratica il valore "di targa" è un valore minimo garantito. Tipicamente la capacita' effettiva è superiore (normalmente entro il 20%) a quel valore.

Riguardo l'antenna, non e' facile dare consigli perche' ignoro tutto dello stato delle trasmissioni e delle condizioni di ricezione in Brasile. In generale, questa radio non patisce le antenne lunghe, pero' personalmente ho osservato (sarebbe interessante che anche tu facessi la prova e me ne dessi conferma o smentita) che un'antenna molto lunga tende a rendere sorda la gamma delle "onde tropicali", in particolar modo verso le onde un po' piu' lunghe quasi alla soglia delle onde medie. Il problema puo' essere ovviato ponendo in serie all'antenna un condensatore da 400 pF, cosa che zittisce lo strano rumore di fondo che sovrasta il segnale in quell'area della scala, ma che apparentemente non peggiora la ricezione su tutte le altre frequenze. Prova!

Per inciso, in Brasile si riceve ancora qualcosa sulle "onde tropicali"? Complimenti se veramente sei riuscito a tirare un'antenna da 50 mt... Evidentemente in Sudamerica gli spazi sconfinati anche oggigiorno non mancano...

Se la ricezione continua ad essere solo "cosi' cosi'", le ragioni possono essere molteplici e non necessariamente dovute a disallineamento. Per esempio può esserci qualche valvola alla soglia dell'esaurimento negli stadi RF e FI. Ti suggerirei comunque di non toccare il gruppo AF di questa radio, che è tra i più complessi mai dispiegati da un'azienda italiana... Eventualmente lo farai più avanti, se proseguirai con le radioriparazioni e avrai accumulato una buona pratica su radio più semplici!

Re: radio CGE 185, forte ronzio

...dunque, ho ripristinato l'antenna che un albero caduto aveva spezzato e che avevo lasciato com'era per un motivo molto semplice: la qualità delle emittenti brasiliane, in termini di programmi, è davvero di molto sotto al limite dell'ascoltabile, specie in AM.

In pratica la maggior parte trasmette solo musica "sertaneja" (una sorta di musica popolare che trovo assolutamente disgustosa, sia per la melodia che per i testi), trasmissioni inerenti al football, che detesto cordialmente... ma quello che va per la maggiore in AM, circa 90%, sono trasmissioni religiose assolutamente ridicole, per lo più messe in diretta, canzoncine a sfondo religioso ed altri programmi di quelle religioni rubasoldi che vanno alla grande in Brasile (qui una preoccupante fetta della popolazione, quella più povera che a volte non ha manco i soldi per mangiare, versa volontariamente il decimo del salario a qualche chiesa o setta religiosa).

Il fatto è che le radio commerciali sono tutte migrate su FM, per cui quelle che ancora trasmettono su AM sono probabilmente quelle che hanno comprato le vecchie stazioni per pochi soldi e che hanno un pubblico ridottissimo. Le stazioni commerciali che trasmettono sia in FM che in AM sono poche.

Per cui a suo tempo m'ero stufato e avevo messo via le mie radio a galena che, sebbene non fossero ai livelli di quelle che ho visto in giro, riuscivano in qualche notte fortunata a ricevere anche stazioni in spagnolo: Argentina, Uruguay, Bolivia, Paraguay... va a sapere, non sono mai riuscito a capire da dove trasmettessero (ho un mystery set che non va niente male, e un paio a quadro che riescono a dire la loro, a patto di essere collegate all'antenna - se no il segnale è davvero troppo basso).

Ora ho ripristinato e misurato (con Google Earth) l'antenna... è circa un centinaio di metri, più di quanto ricordassi, e fa una sorta di zig-zag con due angoli all'incirca a 90° (in pratica c'è un primo braccio che va verso nord di circa 40 metri, poi uno verso ovest di 30 e quindi un ultimo di nuovo verso nord di 30. Metro più, metro meno...
Il fatto degli angoli è per poter sfruttare lo spazio utile in mezzo agli alberi e i supporti che già avevo: una torre dell'acqua, dei pilastri di cemento, un palo alto che un tempo serviva per una linea elettrica... diversamente mi sarei fermato al primo braccio. Le prove con le radio a galena (anzi, a cristallo, ad essere onesti) hanno dimostrato che anche con due curve, la ricezione migliora parecchio rispetto ad un singolo braccio di 40 metri.

Per poter fare qualche prova, come mi hai chiesto, ho messo in serie all'antenna, vicino all'entrata nella radio, un condensatore variabile da 900 pF con un piccolo interruttore che mi permette di bypassarlo, tanto per vedere la differenza.

Al momento posso dire che non ho notato molte differenze; ho un attenuazione netta del segnale se porto il condensatore verso zero; da 400, 450 pF fino ad arrivare a 900 pF non ho notato miglioramenti; anzi, non ho notato cambiamenti.

Cosa intendi, però, per frequenze "tropicali"? In metri, intendo. Dammi un valore, così so regolarmi... Tenendo conto che questa radio va dai 580 fino agli 11 metri.

Stanotte vedrò che aria tira... per il momento posso dire che, aumentando la lunghezza d'onda, aumentano le emittenti, che sono più o meno tutte concentrate nel "tasto A", ovvero tra i 580 e i 193 metri. A frequenze più alte, cioè inferiori a 70 metri, non c'è quasi più nulla: nel blocco D, che va da 30 a 11 metri, c'è solo qualche portante e/o forti statiche, non saprei, ma nessuna radio.

Vedremo stanotte, se non fa temporale! Se fa temporale, invece, stacco tutto, perché il filo è steso tra gli alberi e lo stato di San Paolo è quello più colpito dai fulmini, per cui è meglio starsene in casa, e ben isolati ^_^

Riguardo al mettere le mani nella taratura della radio: non ci penso minimamente! Non ho né le competenze, né l'attrezzatura necessaria. Dubito che a forza di tentativi empirici si possa migliorare; più che altro finirei per stararla del tutto.

ciao ciao!

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Aggiornamento ricezione:

Devo dire che l'antenna da 100 metri sembra comportarsi abbastanza bene.

Tralasciando i tasti "A" e "B", cioè da 580 a 74 metri, che sono un'orgia di canali brasiliani, sono riuscito a ricevere davvero molte stazioni sulle frequenze del tasto "C", da 75 a 26 metri: cinesi, giapponesi, spagnole (credo Messico e Colombia, tra le altre), in lingua inglese, e una con un segnale piuttosto chiaro, senza troppi disturbi, in una lingua che potrebbe essere rumeno, per quello che ne so... ma anche turco, o bulgaro, o va a sapere.

Qui il link, se mi dite che lingua (e magari pure che stazione!) è, mi fate un grande favore! L'unico indizio che ho trovato (su un altro sito) è che potrebbe essere Radio Romania.

https://youtu.be/HWDX2Jpp67U

Il condensatore, a quanto mi è parso di vedere sulle frequenze che ho analizzato, non mi pare di grande utilità: non migliora la ricezione né rimuove alcun disturbo... almeno da quanto ho visto fino a qui. Farò altri test.

ciao
Giovi

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Ciao Giovanni,
ho seguito con interesse l'evoluzione di questa storia...

Un modo per scoprire di che emittente si tratta potrebbe essere quello di collegarsi al sito http://websdr.ewi.utwente.nl:8901/ indi selezionare AM, e su "waterfall" "BAND" e poi andarla a cercare fra le lunghezze d'onda disponibili, in base a dove l'hai trovata con la tua radio. La sentirai sul PC e contemporaneamente sulla radio, e così sarai sicuro che è quella. Troverai scritto anche il nome dell'emittente. Prova! (p.s.: hai un'antenna invidiabile, qui al massimo arrivo a 10 Mt!)

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Buongiorno di nuovo Giovanni. La banda delle "onde tropicali" e' quella intermedia tra le onde corte e le onde medie, diciamo quindi all'incirca la banda tra i 60 e i 200 metri. Questa banda era particolarmente usata dai paesi tropicali perche' in quelle regioni le altre bande risultavano fortemente disturbate dai temporali stagionali tropicali. In occidente, viceversa, non era impiegata e pertanto le radio domestiche che offrivano questa banda erano e sono rarissime (la CGE 185 e' tra le poche eccezioni). La banda tropicale corrisponde sulla CGE 185 al tasto B.

Mi fa piacere leggere che almeno in Brasile su questa banda si trasmette ancora abbondantemente. Un tempo numerosi interessanti segnali giungevano fin qui, forse perche' le stazioni trasmittenti erano decisamente piu' potenti di adesso; ora purtroppo e' sostanzialmente muta (o, quanto meno, io non riesco a ricevere praticamente nulla).

Vedo che con un ascolto piu' attento e con un'antenna risistemata a dovere, anche le onde corte e cortissime sono tornate a popolarsi di segnali, come in effetti mi attendevo! (per inciso: ho ascoltato la sua registrazione, ma a mio parere non si tratta di lingua romena). Le onde corte e cortissime anche in Italia danno ancora qualche soddisfazione, sebbene anche per loro la decadenza della Radio con la R maiuscola sia purtroppo tristemente evidente. Sopravvolando sul fatto (grave) che la patria di Marconi non trasmette piu', fino a pochi anni fa si ricevevano segnali fortissimi dalla Germania e altri paesi europei, tanto che li si poteva seguire per tutto il giorno come fossero emittenti locali! Ricordo con particolare nostalgia un simpatico programma greco che trasmetteva musica sirtaki, forse travolto dalla "grexit"... Qualcuno mi direbbe che il sirtaki me lo posso scaricare da internet. Senz'altro vero; ma almeno per quanto mi riguarda non e' la stessa cosa.

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Ciao tutti,

per un qualche motivo il mio messaggio di stanotte si è perso...

Ieri, in tardo pomeriggio (già dopo il tramonto, per voi) ho iniziato a giocarci un po', continuando poi in serata, fino ad oltre mezzanotte.

Innanzitutto ho notato un problema, ma non so a cosa sia dovuto: un'oscillazione costante, in quasi tutte le frequenze, con il segnale (e di conseguenza la voce) che si affievolisce per poi tornare forte, e via dicendo, nell'arco di 2, 3 secondi, costantemente. Una sorta di altalenare.

Ho fatto un video, si vede anche dall'occhio magico, anche se il problema dal video che ho fatto è meno percettibile di quello che è in realtà. La registrazione da cellulare sfalsa un po'...
(N.B. il rumore di piatti e bicchieri è dalla trasmissione radio, devono aver intervistato il tizio a tradimento mentre stava cenando ^_^ )

https://www.youtube.com/watch?v=xFtZ1NsZSrs

Non capisco: sarà l'antenna troppo lunga, la radio fuori taratura, o qualche fattore al di fuori della mia possibilità di correzione?

-----------------

La registrazione del video, in spagnolo, arriva in realtà da una radio interessante dal punto di vista dell'ascolto, cioè International Radio of China, che trasmette in spagnolo, portoghese, inglese e -forse- anche in altre lingue...

In particolare:
Per l'Europa, in spagnolo kHz, metri)
21:00-23:00 7335, 9640 40.90 31.12
22:00-00:00 7210, 7250 41.61, 41.38
23:00-00:00 6175 48.58
06:00-08:00 17680 16.97

Per l'Europa, in portoghese:
dal 30/10 al 30/3
19:00-20:00 7335/9730 kHz
22:00-23:00 6175/7260 kHz
dal 30/3 al 30/10
19:00-20:00 11750/9730 kHz
22:00-23:00 6175/7260 kHz

Dovreste riuscire a riceverla bene, credo...

Non ho capito da dove trasmettono... Wikipedia dice da Cina o Albania; io ricevo parecchie stazioni in cinese, giapponese e forse anche altre lingue orientali; ma il segnale di CRI era davvero piuttosto forte. Se trasmettono davvero dall'est Europa o dalla Cina, devono avere un'emittente di quelle toste. Se avete notizie in merito, mi piacerebbe conoscerle!


---Giovi

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Buongiorno di nuovo Giovanni. La caratteristica di ricezione che lei ha descritto come "oscillazione" e' un fenomeno ben noto, che va sotto il nome di EVANESCENZA, e che dipende dalle condizioni atmosferiche, ionosferiche e di propagazione del giorno in cui lei ha ascoltato la radio.

Radio Cina Internazionale si riceve molto bene anche dall'Europa, su numerose frequenze e in numerose lingue. Molti la criticano. Io invece sono contento, almeno in onde corte - finche' ci sono loro - sono sicuro di ricevere ancora qualcosa.

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Ok, grazie della spiegazione, almeno so che non dipende da me.

Parlando di Radio Cina: ma si sa da dove trasmette? Non ho trovato alcuna notizia precisa in tal senso su internet, per cui non so se trasmetta dalla Cina o da altre emittenti più vicine al luogo per al quale la trasmissione è indirizzata, dipendendo dall'idioma...

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Anche se in ritardo volevo rispondere a Marco, a seguito della sua illustrazione dello stadio di alimentazione della radio, e ringraziarlo per le sue osservazioni legittime, ammirevole.
In effetti analizzando lo schema, ridisegnato, dal punto di vista teorico e rispolverando gli studi scolastici devo ammettere che ha ragione, la fretta è una brutta consigliera.
Dal punto di vista pratico c'è una persona poco esperta che ha una radio con forte ronzio il primo consiglio da dare, una volta assicurata la non manomissione, è quello di sostituire i condensatori di filtro, causa principale del problema, rispettando i collegamenti e le polarità dato che il circuito si discosta dal canonico con errori circuitali e tutto a prescindere dall'attribuzione del primo, secondo o terzo condensatore di filtro che a mio parere non danno volare aggiunto alla risoluzione del problema.
In ogni caso complimenti.
Volevo aggiungere che mi fa piacere che Giovanni abbia risolto il suo problema e mi fa ancora più piacere sapere che lui abbia dimostrato che anche le nostre care radio datate, collegate ad un buon impianto di antenna e terra continuano egregiamente a fare il loro dovere.
Saluti a tutti
Enrico Puccini

Re: radio CGE 185, forte ronzio

Grazie Enrico! Come detto fin dal principio, non era affatto facile orientarsi in questo alimentatore, un po' per come era disegnato, un po' anche perche' (almeno a me!) il pi-greco rovesciato confonde sempre le idee, probabilmente perche' siamo abituati a ragionare in maniera opposta. Confesso di avere un problema simile anche coi circuiti a transistor PNP. Coi circuiti NPN me la cavo abbastanza, fondamentalmente perche' mi ricordano i circuiti valvolari. Con i circuiti basati su transistor PNP tendo invece a incasinarmi non poco e a non riuscire a ragionare bene, anche se alla fin fine sono semplicemente uno speculare degli NPN...