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L'angolo (Radio)Tecnico

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Re: condensatore variabile

Un saluto a tutti gli intervenuti, premetto di essere prossimo ai 60 anni e in elettronica ci vivo da sempre. Ricordo con gioia la mia prima "manomissione" di una radio Mivar a valvole e dall'ora non mi sono più fermato. Anche se intervengo raramente, considero questo forum il luogo ideale per lo scambio di opinioni esperienze ect, è per questo che ho voluto aprire una discussione tecnica sui condensatori variabili, e credo di aver centrato l'interesse di molti. In effetti trovo eccitante sperimentare in campo AF,ultimamente in onde medie o lunghe c'è da fare tantissimo. Tornando ai CV, girando per vecchi laboratori radio tv (ormai rarissimi)alla ricerca di vecchi telai o ricambi abbandonati, mi sono inbattuto in un anzianissimo riparatore che per pochi euro è stato felicissimo di far spazio e cedermi un cartone pieno di variabili trimmer capacitivi, trasformatori ed altro. Giunto a casa ho tirato fuori i variabili constatando che tutti erano senza marca e senza alcun riferimento sulla capacità massima. Certo erano tutti recupero di demolizioni e quindi approssimatamente, la capacità, era chiara, però mi son detto come misurarli visto che non mi era mai capitata l'occasione per farlo? Ho un capacimetro digitale della Nuova Elettronica, un capacimetro con impedenzimetro, e un misuratore di RCL analogico della Unaohm, quale utilizzare e con quali metodologie? Grazie dei suggerimenti e non litigate. Gianni

Re: condensatore variabile

Che domande, Gianni: visto che ne ha tre li provi tutti e tre. I metodi sono descritti nei rispettivi manuali d'uso.

Angelo, visto che ci siamo un po' chiariti, spero sia anche chiaro che io in quel discorso facevo un ragionamento di pura convenienza ed utilita'. Da un lato, salvo che uno non sia ricco di famiglia, e' del tutto inutile comprare un provavalvole ad emissione piu' "bello" dello SRE perche' tanto, tecnicamente, fanno esattamente la stessa cosa. Cioe' poco.

Se invece uno vuol far sul serio e punta ad un provavalvole a muta conduttanza, un provavalvole 1) universale 2) che costi poco 3) che sia facilmente reperibile purtroppo non esiste e non e' mai esistito. Per cui, a meno che uno non sia proprio un esaltato per questi apparecchi di per se' (com'e' il mio caso) e' del tutto inutile comprarne uno ed illudersi che ci risolva i problemi. Tanto comunque un provavalvole americano non prova le valvole europee, e i provavalvole europei (che in maggioranza provano almeno le principali valvole americane) sono usualmente molto vecchi e quindi non provano le valvole piu' moderne, ma d'altro canto i provavalvole moderni non hanno piu' sui fogli dati le valvole piu' vecchie... In definitiva e' il cane che cerca di mordersi la coda, non si finirebbe mai di acquistare provavalvole... E in ogni caso non si sa mai veramente come la valvola si comporterebbe nel circuito: il provavalvole al massimo "esclude" una valvola sicuramente guasta, ma potrebbe benissimo far passare al test una valvola che poi a radiofrequenza non funziona. Che e' la ragione per cui Leonardo Mureddu si e' fermato allo SRE.

Poi, per carita', se qualche simpatico pazzo ci vende un LAEL al prezzo di uno SRE, buttiamoci pure sopra a corpo morto, e' un affarone! Ma se invece si deve spendere di piu', tecnicamente secondo me nell'ambito dei provavalvole ad emissione non vale la pena spendere un euro in piu' di quanto serve per acquistare un SRE.