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L'angolo (Radio)Tecnico

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Re: Prima accensione radio: domanda.

Marco, infatti avevi risposto e secondo me in modo completo, come avevo riconosciuto.
Avevo solo ritenuto di aggiungere che conviene prima di tutto controllare singolarmente gli elettrolitici di filtro "a freddo" con un tester analogico nel modo indicato anche da Carlo.
E volevo sottolineare che l'isolamento dei condensatori a carta, invece, non si controlla "a freddo" ma sotto tensione (argomento pertinente perché un condensatore in perdita è un "cortocircuito parziale", come a volte si dice in modo improprio).
Rileggendo, alla fine mi pare che siamo tutti perfettamente d'accordo, a parte qualche differenza metodologica che mi pare poco rilevante.

Re: Prima accensione radio: domanda.

Si fa tanto per tenere vivo il forum e faccio una domanda: a radio accesa come si fa a vedere se i condensatori di disaccoppiamento delle griglie schermo sono in leggera perdita? ( nelle radio più vecchie sono spesso in perdita)Poi fuori tema volevo notare che non ho mai sentito rammentare il condensatore di catodo (quando c'e) che è sempre secco. In entrambi i casi citati la radio funziona, ma potrebbe funzionare meglio. Carlo

Re: Prima accensione radio: domanda.

Giusto, Carlo, si parla delle nostre esperienze per condividerle e migliorare le nostre metodologie.

I condensatori di griglia schermo sono spesso in perdita e nemmeno tanto leggera.
Se ho una tabella delle tensioni specifica della radio oppure uno schema con le tensioni indicate, controllo semplicemente che quelle di griglia schermo misurate ad apparecchio acceso corrispondano.
Poi, in caso di risultato dubbio o se non ho un dato di riferimento per le tensioni, scollego un capo del condensatore sospetto e ne monto provvisoramente uno nuovo.
Misuro nuovamente la tensione di griglia schermo; poi ricollego il capo del vecchio condensatore (senza togliere il nuovo) e misuro ancora la tensione; chiaro che se dimunuisce il condensatore è in perdita.
Se la differenza è minima, il funzionamento è del tutto soddisfacente e la radio è mia, decido di non sostituirlo e di stare "all'erta" nel futuro.
Se la radio non è mia, mi consulto col proprietario.

Il condensatore di catodo non è poi così tanto fuori tema perché, se quello della finale fosse in cortocircuito, si azzererebbe la polarizzazione di griglia e la corrente anodica (già cospicua in condizioni normali) aumenterebbe. Non un cortocircuito ma senz'altro un assobimento anomalo di corrente che ne è un parente non troppo lontano.
La distorsione conseguente ci metterebbe sull'avviso ma, ovviamente, la percepiremmo solo se si sentisse qualcosa, cioè solo se gli altri stadi della radio funzionassero.
Per questo fra le misure preliminari considero importante quella della tensione di griglia della valvola finale rispetto al catodo, o meglio ai capi della resitenza di catodo, oltre a quella fra griglia e massa per accertare che non sia in perdita il condensatore d'accoppiamento con la valvola precedente.
Tuttavia, come osservi tu, è rarissimo che il condensatore di catodo della finale vada in cortocircuito, mentre è facilissimo che lo troviamo aperto in quanto "secco".
In genere però me ne preoccupo solo a radio già funzionante in tutte le altre parti, come necessaria "rifinitura" per farla funzionare al meglio, come giustamente dici tu.
Lavorare sulla radio accesa non può far danni se il condensatore è aperto, ma se fosse in cortocircuito sì.

Re: Prima accensione radio: domanda.

Personalmente la mia esperienza mi ha fornito un dato opposto, ma per carita': potrebbe essere una semplice serie di coincidenze oppure anche un recall bias. Trovo difatti spessissimo i condensatori catodici in forte perdita. Quando non lo sono, comunque conducono "a sprazzi" e il suono in altoparlante e' caratterizzato da forte fruscio tipo "friggitrice" condito da occasionali scariche.

Di conseguenza, mi sono ormai orientato a sostituirli sempre e comunque. La mia conclusione e', difatti, che per qualche ragione il "tasso di sopravvivenza" dei condensatori catodici e' molto ma molto inferiore a quello dei condensatori anodici. Probabilmente il piu' forte isolamento e i materiali piu' "spessi ed abbondanti" impiegati per questi secondi ne facilitano anche la conservazione sul lungo termine. Forse e' l'impermeabilita' ad essere migliore. Non so, sono solo ipotesi.

Re: Prima accensione radio: domanda.

Be', ormai stiamo andando "fuori tema" ma credo che gli argomenti rimangano d'interessae generale.

Ciascuno di noi si basa sulle proprie esperienze e semplicemente ne trae delle regole pratiche senza sottoporle a un'analisi statistica (... ci mancherebbe!). Comunque, per quante radio possiamo aver visto, i dati che abbiamo raccolto personalmente non costituiscono un campione davvero siginificativo.

I forum come questo consentono di scambiarci le nostre esperienze: ci mettono a disposizione una casistica più ampia ed aiutano a ridimensionare la fiducia nelle convinzioni cha abbiamo maturato in base all'esperienza personale o riferita da altri in precedenza.

E' vero, a volte ho trovato in forte perdita anche i condensatori del C.A.S, quelli che secondo certi testi non si guasterebbero praticamente mai...
Raramente invece i condensatori di catodo, più spesso "secchi" se eletrolitici.
Anche a me è capitato che fossero in cortocircuito parziale e che "sfrigolassero", ma in apparecchi nei quali i condensatori ancora "buoni" si contavano sulle dita della mano di un monco.
Possibilissimo che siano state solo delle casualità.
Prendo atto degli esiti della tua esperienza: mi rimane l'idea che i condensatori di catodo vadano in perdita più difficilmente di quelli sottoposti all'AT ma ora ne sono molto meno convinto...