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L'angolo (Radio)Tecnico

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Re: Radiomarelli mod. 122

Mi scuso con Lorenzo ed altri se sono stato poco chiaro nel mio pensiero di poca utilità del condensatore sulla linea di alimentazione e non volevo certo mettere in dubbio prove di utilità fatte da altri appassionati del settore in quanto non è nella mia natura di persona.
Volevo solo puntualizzare che in molti apparecchi che ho avuto sotto mano non ho mai rilevato un grande effetto migliorativo sui disturbi nella ricezione anche dopo la sua sostituzione con uno nuovo che tra l'altro ho sempre effettuato comunque.
L'affermazione che in caso di corto circuito può comportare danni anche alle persone non era riferito all'apparecchio in questione ma in generale in funzione dello schema dell'apparecchio (autotrasformatore con telaio a massa ecc.).
Penso che in passato la rete di alimentazione poteva essere più disturbata con l'utilizzo di apparecchiature industriali ( anche piccoli elettrodomestici casalinghi) meno protette di oggi, questo potrebbe giustificare l'introduzione quasi per tutte le ditte del condensatore di linea. Oggi d'altro canto siamo più sommersi dai campi elettromagnetici che facilmente entrano nelle nostre radio AM (a volte anche FM) basti provare a metterlo abbastanza vicino ad un pc per riscontrarlo.
Mi scuso nuovamenete se sono stato frainteso.

Saluti

Enrico Puccini

Re: Radiomarelli mod. 122

Enrico, non devi scusarti di nulla, l'intento è solo di scambiarci le nostre esperienze e tntare di far luce su un argomento obiettivamente un po' oscuro.
Se mai, dispiace a me se il mio tono può essere parso polemico: non era nelle mie intenzioni.

Comunque sia, questo dannato condensatore (sempre da sostituire con un ricambio moderno e affidabile anche quando sembrasse "buono") oppure i circuiti più elaborati cui ha fatto cenno Marco hanno uno scopo ben preciso.
Abbiamo detto genericamente che contribuisce a ridurre i disturbi, ma anche che questo non è vero in tutte le situazioni.
Esiste però uno scopo ancor più specifico.
Per evitare che si produca il ronzio di modulazione, va assoltamente evitato il "passaggio" del segnale RF attraverso la raddrizzatrice, principale responsabile del fenomeno.
Se la radio fosse collegata a una terra, il segnale RF captato dai conduttori della rete elettrica (in fondo, sono anch'essi un'antenna) raggiungerebbe la raddrizzatrice atttaverso la capacità fra gli avvolgimenti del trsasformatore e attraverserebbe la valvola per chiudersi verso la terra collegata alla radio.
Se invece l'apparecchio non fosse collegato a una terra, di questa farebbe le veci la rete elettrica, sempre attraverso raddrizzatrice e capacità fra gli avvolgimenti del trasformatore.
Entrambe queste condizioni sono potenziale causa del ronzio di modulazione.

I due modi più semplici ed economici per scongiurare questo problema sono, per l'appunto, o il "condensatore di rete" (che funziona da "by-pass" per la RF fra il telaio e e la rete elettrica) o il trasformatore di rete con schermo elettrostatico interno collegato a massa.
Questo secondo metodo era preferito da pochissimi costruttori e nel Dopoguerra praticamente solo dalla Philips.
E' per questo che tale Ditta, come ha osservato Angelo, faceva spesso e volentieri a meno del condensatore di rete.
Osservando attentamente gli schemi Philips, in alcuni è addirittura segnato esplicitamente il collegamento a massa dello schermo elttrostatico ma in altri no.
Però, se in una radio manca il condensatore di rete o un circuito più raffinato che ne svolga la funzione, possiamo esser certi che il trasformatore ha lo schermo elettrostatico.

Va rilevato che il ronzio di modulazione si produce solo per segnali AM che siano molto forti nel luogo dove funziona la radio.
Ovviamente, un apparecchio che non si trovi in vicinanza di una emittente (oggi purtroppo è il caso più comune) non manifesterebbe questo problema anche se avessimo eliminato i componenti preposti ad evitarlo.
Questi dunque si potrebbero considerare erroneamente "inutili": in realta, lo sono solo nelle particolari condizioni in cui si trova il nostro ricevitore.

In quanto agli apparecchi ad autotrasformatore, ho già rilevato in altre occasioni che sono irrimediabilmente insicuri.
Che il condensatore di rete ci sia o no, che sia un "X2" o un "Y2" o chissà cos'altro non cambia nulla ai fini della sicurezza operativa: un capo della rete è sempre e comunque collegato al telaio della radio, con gli inevitabili rischi che questo comporta.

Re: Radiomarelli mod. 122

RISOLTO - RISOLTO - RISOLTO

Scusate se non ho risposto prima, comunque l'argomento è risultato molto interessante e può essere di aiuto a molti che riparano queste vecchie radio.
Avevo risolto lo stesso da solo e non avevo ancora letto tutte le vostre risposte per le quali vi ringrazio molto.
Si trattava di un alimentatore per decoder che avevo nelle vicinanze, è bastato scollegare quello e tutto è andato per il meglio. Infatti i disturbi erano esagerati e in OM mentre in onde corte si poteva ricevere quasi normalmente come citato in un post.
Il bello che si trattava di un buon alimentatore per decoder di marca, ma si vede che la frequenza o le frequenze di switch disturbavano molto le OM.
Grazie ancora a tutti..

Re: Radiomarelli mod. 122

E' il classico caso di"caccia alle streghe".......
riporto per dovere di cronaca una mia esperienza:
ho installato in cucina una radio a transistor Geloso G16/6 che uso come ricevitore del segnale proveniente da un ritrasmettitore OM collegato al mio impianto stereo situato nella stanza attigua.Cosi' quando faccio colazione posso ascoltare su una radio OM la mia stazione preferita in FM.Premetto che faccio funzionare la "Geloso" su BATTERIE. Ebbene,tutto e' ok,ma la ricezione rasenta l'ascolto di una trapano quando nella stanza in cui e' collocato lo stereo vengono accesi dei faretti a LED.Mi sono chiesto come si propaghi il disturbo su una radio che funziona a batterie,ma per ora la soluzione risolutiva e' stata....spegnere i faretti......

Saluti

Glauco

Re: Radiomarelli mod. 122

Solo una riflessione notturna.
Va bene che un tempo gli alimentatori a commutazione non erano "di moda" come oggi, ma...
Chissà come mai, da quando esistono le Norme sulla Compatibilità Elettromagnetica che molti pensano dovrebbero scongiurare casi come questo, più o meno tutti i nuovi apparati elettronici sono dei formidabili disturbatori delle onde medie.
Chissà se, come altre Norme, siano servite solo per CONSENTIRE espressamente livelli di irradiazione che prima nessun costruttore avrebbe osato, pur non dovendosi attenere a una normativa stringente al riguardo.
Sta di fatto che secoli fa l'ESCOPOST interveniva nel caso qualcuno segnalasse l'impossibilità di ricevere decentemente in onde medie: ne individuava l'origine e poteva arrivare a mettere "fuorilegge" l'apparecchio responsabile, o più semplicemente obbligava il propriatario a "silenziarlo" con opportuni filtri e schermature.
Ma già vent'anni fa gli "organi presposti" si facevano una risata: e a chi più interessava l'ascolto in onde medie?
Oggi ci rispondono ancor più candidamente che la radiodffusione in AM è obsoleta e perfino quella in FM, raccomandandoci vivamanete di acquistare un ricevitore DAB e smetterla di coltivare certe insensate nostalgie da fanatici.
E di non disturbarli inutilmente, hanno senz'altro cose più importanti cui pensare.
Ovviamente le risposte ufficiali sono più garbate e "politically correct", ma il senso è questo.

Re: Radiomarelli mod. 122

Lorenzo,mi stai facendo affiorare vecchissimi ricordi di quando ero ragazzo.
Nel mio quartiere eravamo in gruppetto e smanettavamo le radiotrasmittenti giocattolo tanto che facevano anche TVI,E i piu' grandi che erano anche cb ci dicevano: STATE ATTENTI CHE PUO' ARRIVARE LA VOLANTE DELL'ESCOPOSTA, e vi arresta.Di TVI e disturbi vari,anche mandando musica o portante fissa per ore ne facevamo,ma mai nessuno si fece mai vivo,pensa poi ai giorni nostri quanto possa interessare i moderni radiodisturbi a gli organi preposti alla vigilanza.

Re: Radiomarelli mod. 122

Non vi dico a casa mia cosa succede quando si attiva il cancello motorizzato. Non riesco veramente a capire per quale ragione un cancello debba irradiare disturbi modulati in AM di simile potenza: non ha nessun senso, non c'e' alcuna ragione. Spero non ci passi mai vicino qualche anziano con pacemaker.