Angelo, io ho una 831A ma purtroppo non ha più i condensatori di blocco originali e neanche l'induttanza di carico della finale.

Funziona, ma è in queste condizioni antipatiche da vent'anni e anch'io sarei ben felice di completarla come merita.

Per il resto, a quanto ricordo non è stata "rimaneggiata" e dovrebbe essere in condizioni originali.

Se pensi che possa aiutarti lo stesso una foto dei cablaggi, "fammi un fischio".

Non avrò la radio a disposizione prima di Domenica prossima, però.

Salve Lorenzo,sei sempre all'attacco,un vero centrocampista radio.
Per quanto riguarda l'induttanza e' la stessa uguale usata nella 830a,quindi hai possibilita'di rimediare per la tua.
Il condensatore a blocco e' unico con piu'capacita' a differenza della 830A che ne ha due, io ce l'ho trovato,purtroppo non lo trovi su altri apparecchi,cosi' pure il cambiatensione e'particolare e lo troveresti sul formagino Italiano,quello in legno.Se ti puo' tornare utile ti posso mandare delle foto sopra e sotto, e' molto facile poter replicarlO con un lamierino molto sottile di forma parallepipede,ti daro' anche le misure esatte.
Si,senza dubbio mi serviranno tantissimo foto da diverse angolazioni (praticamente un album fotografico tipo NOZZE).
Lorenzo fai con comodo,se ti servissero altre informazioni dimmi pure.
Ma,dimmi, hai anche materiale cartaceo in file sul tutto?
Angelo.

Angelo, quando si tratta di radio sono sempre "in prima linea"...

Ti ringrazio per la tua gentilezza: ho scritto per dare un aiuto, fra l'altro davvero minimo, e di aiuto ne ho ricevuto io molto di più.

Senz'altro avrò bisogno dei tuoi consigli: con le lavorazioni meccaniche non me la cavo bene e vorrei ricostruire il blocco di condensatori mancante. Ne riparleremo.

Non sono un buon fotografo, tutt'altro, ma senz'altro realizzerò appena possibile un ricco servizio sul montaggio della mia 831A.
Anche se le foto non saranno perfette, farò in modo che tutto sia ben visibile e distinguibile.

Su questa radio non ho materiale significativo, né cartaceo né su file.
Insomma, niente di utile per i tuoi scopi e niente che non si trovi molto facilmente in rete.

Spero comunque che qualcuno abbia una 831A davvero intatta e possa inviartene delle foto migliori.

C'è qualcosa quì:
http://www.introni.it/pdf/Elettronica%20Flash%201988_11.pdf

Ma mi sa che è meno di niente!

Salve Maurizio,grazie anche a te.
Ho letto l'articolo,e qui si parla addirittura di 2 versioni,831 e 831A e,
neanche farlo apposta il mio e' mancante di targhetta identificativa, cercando su google sia come 831 che 831a da sempre le stesse foto che informazioni.

Aggiungo solo una precisazione.

La lettera che seguiva il numero nelle sigle della Philips specificava il tipo di alimentazione della radio:
A = a corrente alternata (con trasformatore o autotrasfomatore)
B = a batterie
C = a corrente continua
U = universale, indifferentemente alimentabile a corrente continua o alternata

Questa codifica si usava fedelmente in Francia e in Italia ma è sostanzialmente valida anche per altri Paesi dove si usavano codifiche più "personalizzate" oltre a questa.

In Italia praticamente non esistevano reti a c.c. né un vero mercato per i ricevitori a batteria.
Pertanto, il modello "solo italiano" 831 era costruito escusivamente nella versione "A", almeno per quanto ne so. Quindi, "831" o "831A" ha lo stesso significato.
Non così invece per le quasi "gemelle" 830, costruite invece nelle versioni A, B e C per soddisfare le esigenze di altri Paesi europei.

Parlando di altri modelli di molto posteriori notiamo che, oltre alle "A", in Italia furono costruite alcune "U" (di cui però non interessava affatto l'attitudine a funzionare in C.C. ma solo la convenienza economica, il peso inferiore e le dimensioni più contenute) e pochissime "B".

Angelo, ti chiedo scusa ma non sono ancora riuscito a scattare le foto.
Purtoroppo un paio di mesi fa avevo prestato la macchina fotografica a un amico e al momento non la trova più, anche se è certo di averla in casa "in luogo sicuro"... direi troppo sicuro. Incredibile, è piccola ma non invisibile!
"Chi presta perde la testa", diceva mia nonna, e aveva ragione.
E non ho nemmeno un telefono capace di far foto decenti con le inquadrature molto ravvicinate che ti occorrono.
Comunque troverò un modo, dammi solo un po' di tempo.
Scusami ancora.

Un tempo mi piaceva molto condividere le cose con gli amici, poi progressivamente ho dovuto imparare a non prestare piu' nulla "by the hard way", come dicono gli americani... Libri che sembravano essere stati usati come carta igienica, cd o dvd devastati da righe e ditate, riviste scolorite da quanto erano state al sole, gente che giurava su sua madre di mai e poi mai aver ricevuto in prestito da me l'oggetto X. Il culmine e' stato un'intera autopista Polistil (uno scatolone gigantesco da 70x70x70 cm) prestata per una festa e mai piu' rivista perche' "persa".

Fine. Ho selezionato 3 (tre) persone di PROVATISSIMA fede, le quali trattano gli oggetti con cura ancora piu' maniacale di quanto non faccia io, con cui scambio cose. Tutti gli altri: sorry ma si possono attaccare al proverbiale "tram"...

Visto che tanto siamo in OT pauroso, Lorenzo: non so se hai visto tra le novita' che Leonardo ha caricato quell'articoletto sulla ricostruzione dei condensatori che mi avevi incoraggiato a portare a termine.

Salve a tutti.
Tranquillo Lorenzo,non c'e' fretta.
Sicuramente l'argomento-- OGGETTO IN PRESTITO--e' al quanto fastidioso,anche per la persona che riceve l'oggetto,da ragazzo quando mi prestavano il vespino lo riconsegnavo sempre in difetto,o bucavo una ruota,o il filo della frizione si rompeva.A volte anche prestando la massima cura se qualcosa deve succedere succede, anche il fato ha la parte.

Grazie per la pazienza, Angelo.
Rimane il fatto che quella macchina fotografica mi fu regalata da mio padre poco prima che lasciasse questo mondo.
E' una "digitale" di qualche anno fa, quindi con prestazioni che oggi sarebbero modeste, ma è anche un caro ricordo e mi dispiacerebbe davvero non riaverla.
Ma questo è un mio problema. Nel caso, per le tue foto troverò una soluzione alternativa, come promesso.

Rispondo anche a Marco: certo che ho visto il tuo articolo e mi stavo chiedendo come e dove complimentarmi. Aprire un "post" apposito nel forum mi sarebbe parso eccessivo.
Di grnde interesse e che affronta il problema della ricostruzione "ex novo" dei condensatori suggerendo metodi alla portata di tutti e materiali facilissimi da reperire.
Questo senza omettere o tacere alcun dettaglio e nel contempo senza togliere spazio a un po' di fantasia!

Io invece sono stato meno diligente e non ho completato una "certa cosa" che avevo promesso... Ma non è facile trovare il tempo per organizzare il materiale in qualcosa che sia davvero utile a tutti e non assomigli a una vuota disquisizione accademica.

Grazie Lorenzo! Anch'io ho in completamento un altro articolo che forse alla fine risultera' essere di lettura quasi banale ma che mi ha richiesto un lunghissimo lavoro di ricerca prima e di grafica al computer dopo. Tocca il tema delle radio solo un po' di striscio ma (Leonardo permettendo) lo pubblichero' comunque qui. Almeno qualcuno lo trovera' utile. Avevo promesso alla persona che ha collaborato con me che l'avrei tradotto anche in inglese... E dovrebbe essere anche corredato di due ulteriori mini-articoli a mo' di "corollari"...

Va beh, dai, passin passetto...

Auguri con il recupero della macchina foto di tuo papa'. Mi raccomando: stai sul pezzo e non mollare!

Chiudo qui chiedendo scusa ad Angelo per il "rapimento" del suo topic in attesa delle fotografie.