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L'angolo (Radio)Tecnico

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Condensatori radio a transistor

Salve,

trovandovi a che fare con un ricevitore stereo anni 70 che funziona regolarmente ma ha una riproduzione "tagliata" sui toni alti anche in FM,e considerato che gli elettrolitici hanno piu' di 40 anni, come procedereste per individuare quelli da sostituire?Ascoltando la radio in cuffia direi che il suono e' senz'altro migliore,non che pretenda l'hi-fi,ma un miglioramento magari e' possibile....

Saluti

Glauco

Re: Condensatori radio a transistor

Vedi rivista Nuova Elettronica n.212 e relativo kit LX1518. La rivista la trovi on line e la puoi scaricare gratuitamente. Non so se il kit é ancora disponibile in ogni caso ti puoi scaricare il circuito stampato e costruire l'apparecchietto da te. Io lo uso da anni con successo. Ti permette di individuare se l'elettrolitico è da sostituire senza dissaldarlo dal circuito.

Re: Condensatori radio a transistor

Ciao,
in effetti dopo così tanti anni molti elettrolitici saranno quanto meno un po' invecchiati.
Se parliamo di quelli usati come "bypass" di accoppiamento fra stadio e stadio, tuttavia, una diminuzione di capacità non provoca una scarsa risposta agli acuti: se mai, ai bassi.
Eventuali cortocircuiti parziali ovviamente comportano distorsioni bene avvertibili.
Non avendo lo schema di quest'apparecchio è difficile stabilire da cosa dipenda il problema che lamenti.
In genere - ma penso che un giorno me ne pentirò - sugli apparecchi a stato solido costruiti dopo gli Anni Settanta e che voglio ben funzionanti, non sono affatto conservativo, specialmente per quanto riguarda gli elettrolitici: alla prima anomalia, spesso procedo con un vero e proprio "refitting" con componenti nuovi. Insomma, non perdo tempo con le misure. Si fa più presto a sostituire gli elettrolitici "quasi a tappeto", anche se non completamente senza criterio.
Riconsosco io per primo che questo metodo è criticabile: perndilo come una mia personale opinione.

Non ricordo quel "prova-elettrolitici" di Nuova Elettronica, ma credo che gran parte dei misuratori di ESR in commercio siano in grado di lavorare sugli elettrolitici montati in circuito.
Questi strumenti forniscono un'indicazione utilissima per stimare le condizioni del condensatore; molto più utile e significativa di quella che darebbbe un capacimetro, benché non misurino affatto la capacità.

Unico limite della prova di ESR: non ci può dire del tutto come lavorerà veramente un elettrrolitico per alta tensione di lavoro (diciamo di quelli usati nei circuiti valvolari) nelle sue reali condizioni di funzionamento; in altre parole, un eletrolitico per alta tensione che abbia una ESR elevata senz'altro non è "buono", ma se la prova desse invece esito positivo non saremmo certi che il condenstatore resisterebbe bene alla sua tensione nominale di lavoro senza dannegggiarsi.