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L'angolo (Radio)Tecnico

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Re: Geloso G268 (magnetofono) - problemi in registrazione

Ciao Diego,
intervengo "da inesperto", perché di registratori ne ho riparato ben pochi.
Tendo a mantenermene lontano, causa la mia attitudine non spiccata (simpatico eufemismo per dire che ho la delicatezza di mano di un boscaiolo canadese) ad intervenire sui problemi meccanici.
N. Lombardoni ha spiegato con mirabile sintesi e completezza tutto ciò che serve per ottenere le massime prestazioni da un registratore.
Ovviamente, dopo aver sostituito eventuali componenti guasti.
Nel tuo caso, io procederei esattamente come intendi, sostituendo i condensatori e senza toccare nessuna regolazione.
In caso di insuccesso parziale o totale verificherei anche le resistenze.
Dopodiché interverrei sulla regolazione del bias solo se dovesse rivelarsi necessario.
Penso che senza un po' di esperienza (che io non ho in abbondanza ma forse tu sì) quest'operazione richiederebbe dei tempi non insignificanti, e forse non migliorerebbe significativamente le cose rispetto alla regolazione attuale (...non hai per le mani un Revox ma un semplice "Gelosino").
Sempre che la regolazione sia ancora quella impostata in fabbrica: non trascurare la possibilità che altri prima di te possano aver "smanettato" nel vano tentativo di risolvere i difetti che hai riscontrato.
In tal caso, come in ogni altro apparecchio che sia stato "manomesso" incautamente, dovresti necessariamente intervenire sulle regolazioni.

Un'ultima osservazione: quando la qualità del suono è scarsa, non va trascurata l'ipotesi che le testine siano da smagnetizzare. Di solito però il sintomo non è l'insufficienza dei bassi come accade invece nel tuo caso.
Ed è raro che accada, specialmente in apparecchi così datati e non HiFi.

Saluti e buon lavoro.

Lorenzo R.

Re: Geloso G268 (magnetofono) - problemi in registrazione

Buongiorno,

ho verificato e sostituito il condensatore di bypass sulla 6AQ5. Ora é tutto nella norma. Ad orecchio va bene, quindi non interverrò ulteriomente salvo intoppi in fase di prova. Lo lascerò acceso per qualche ora alternando play e rec verificando che la qualità resti buona.
Grazie di tutto.

Riguardo l'alta fedeltà tra virgolette: secondo me, dato il periodo in cui fu progettato, la definizion non é troppo fuorviante. La differenza col G255 o col G257 che erano macchine "normali" si sente eccome. Anche a 4,75 cm/s
Sicuramente il paragone con un Teac o un Revox é però improponibile.

Saluti.

d.c.

Re: Geloso G268 (magnetofono) - problemi in registrazione

Ottimo! Se il bypass catodico non era stato ancora sostituito, al 99% il colpevole era lui! Inizialmente credevo fosse stato sostituito al volo assieme agli altri elettrolitici, ma poi rileggendo m'e' venuto il dubbio e... ho fatto bene a ritirarlo in ballo!

Riguardo il termine "ad alta fedelta'"... Cosi' come il termine "professionale", in pratica non vuol dire nulla, per cui ogni ditta poteva impiegarlo a proprio piacimento, pena il solo rischio di fare una figuraccia con la clientela e costruirsi una pessima nomea. A un certo punto furono si' emanate delle normative dalla DIN, ma erano a maglie talmente larghe che in pratica ormai ci poteva rientrare di tutto e fu il classico "chiudere il recinto quando le pecore erano gia' scappate". In generale, comunque, per lunga tradizione da un apparecchio ad "alta fedelta'" ci si aspettano prestazioni di un certo tipo soprattutto sotto il lato della risposta in frequenza e della distorsione; entrambe, a mio modesto parere, non raggiunte dal pur simpatico e versatile G268.

Certamente, quando usci', il G268 fu un bel traguardo tecnologico per la produzione italiana. Tuttavia impallidisce di fronte ad alcuni apparecchi (o alcune categorie di apparecchi) per i quali, nonostante il passare degli anni, il termine "ad alta fedelta'" non stona neppure oggi. Per esempio un amplificatore Williamson, o un ultralineare ben fatto, o un giradischi Thorens TD124, o le incisioni su 33 giri della RCA Living Stereo: sono tutti oggetti coevi o antecendenti al G268 ma che, a differenza di questo, impiegherei tranquillamente nel salone d'ascolto di casa mia, anche con criteri odierni e non solo perche' "fa vintage".

Cio' senza nulla togliere al simpatico G268: e' proprio che all'epoca proporre un registratore a nastro ad alta fedelta' - rimanendo con i costi nel settore domestico - non era davvero possibile! Diciamo che il G268 fu un primo timido passo in quella direzione.