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L'angolo (Radio)Tecnico

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Re: Geloso G268 (magnetofono) - problemi in registrazione

Buongiorno,

ho effettuato la prova suggerita. Entrando nel registratore direttamente da un'uscita di linea di un tuner la situazione non cambia sensibilmente: in questo caso é necessario tenere il controllo di volume del Geloso quasi al minimo per non far "picchiare a fondo scala" la EM84 con conseguente saturazione.
Anche registrando così il segnale resta "sporco" e povero di note basse. Come termine di paragone utilizzo il G258 che ho, macchina molto simile al 268 e le cui caratteristiche circuitali e meccaniche sono di fatto quasi identiche.
Appena possibile procederò con più accurate verifiche della parte elettronica.

Saluti a tutti,
d.c.

Re: Geloso G268 (magnetofono) - problemi in registrazione

Buongiorno Diego. Bene, era comunque una prova che era necessario fare. Come consiglio generale, comunque, le suggerirei di collegare tra loro apparecchi di questo tipo avendo come obiettivo solo quello di regolare il volume d'ingresso mediante un partitore resistivo il piu' semplice possibile. Non c'e' infatti alcun problema nel collegare un dispositivo a bassissima impedenza d'uscita (ogni uscita audio degna di questo nome dev'essere per forza a impedenza molto bassa) con un ingresso ad impedenza altissima com'e' l'ingresso di un apparecchio valvolare. Fare i salti mortali per pareggiare le impedenze, oltre ad essere superfluo, rischia di introdurre piu' problemi (= rumori) che eventuali vantaggi (in realta' nessuno: lo stadio d'uscita di un ipod o simile non ha alcun bisogno d'essere caricato).

Secondo me e' meglio procedere con ordine. Il problema piu' vistoso e' quello della scadente cancellazione del nastro, e in effetti tutto il resto potrebbe discendere da quello. La prima cosa da fare e' ispezionare BENE le testine, dopo averle pulite molto ma molto a fondo con dell'alcool finche' il metallo non e' lucente come se fosse appena uscito dalla fabbrica. Prima di mettere mano al saldatore, controlli con una lente d'ingrandimento che la testina non sia usurata. E' probabile che il metallo sia parzialmente abraso e mostri un incavo nel punto della superficie dove scorre il nastro. Questo generalmente non comporta problemi, a meno che l'abrasione non sia tale per cui comincino a intravvedersi al di sotto i minuscoli intagli del traferro o del pacchetto lamellare. Se cosi' fosse, la testina e' inservibile e ogni altra operazione sul circuito sarebbe del tutto inutile.

Re: Geloso G268 (magnetofono) - problemi in registrazione

Buongiorno,

ho verificato le testine: non sono rovinate. Le ho anche pulite ulteriormente con cotone ed alcool etilico non denaturato (per evitare depositi ad evaporazione avvenuta). Ho verificato anche i due cuscinetti che premono il nastro contro le testine: risultano essere in buone condizioni.

La situazione non è migliorata se non in modo del tutto marginale: registrando su nastro nuovo (Emtec) a 9,5 cm/s la risposta è assolutamente buona sulle frequenze medio-alte, mentre medio-bassi vengono semre restituiti in maniera piuttosto impastata e povera, quasi gracchiante.
Tenendo il livello di registrazione piuttosto basso, tanto da scongiurare ogni saturazione (anche considerando una eventuale staratura del circuito indicatore facente capo alla EM84), la situazione sembra migliorare di poco, ma emerge ovviamente un insopportabile fruscio di fondo nastro.

Arrivato a questo punto, sembra ovvio dover intervenire sulla piastra stampata per la sostituzione dei famigerati condensatori a carta. Probabilmente non avrei nemmeno dovuto pensarci troppo e provvedere subito alla sostituzione degli stessi senza ulteriori indugi come peraltro ho fatto a suo tempo sul G258 che ho.

Saluti a tutti,

d.c.

Re: Geloso G268 (magnetofono) - problemi in registrazione

Prima di mettere mano al saldatore suggerirei almeno di verificare se la regolazione dell'azimuth della testina di cancellazione e' separata dalla regolazione dell'azimuth della testina di registrazione/ascolto. Spesso il blocco e' unico. Se sono separate, provare ad allineare meglio le testine tra loro (anche solo procedendo per tentativi).

A parte questo, ci sono molte altre opzioni aperte. Il sospetto piu' forte e' che ci sia un problema con la corrente di polarizzazione (bias) e col relativo oscillatore. Puo' anche darsi che non serva sostituire nulla ma solo ricalibrare il bias per compensare l'invecchiamento dei componenti. La Geloso per questa operazione se non ricordo male prevedeva una procedura per la quale serviva un apposito amperometro a filo d'argento, per cui ovviamente non e' un'operazione realmente fattibile (a meno che uno casualmente non abiti in un museo di strumenti di misura). La regolazione comunque si puo' fare benissimo per tentativi a orecchio individuando il trimmer di regolazione, che si trova al di sotto del volano del cabestano (quello messo di piatto, non in verticale). In ogni caso, se non e' gia' stato fatto, ovviamente la prima cosa da fare e' sostituire il bypass catodico da 25 uF della 6AQ5 (che oltre ad essere la valvola finale di potenza e' anche la oscillatrice di bias). Potrebbe anche trattarsi della 6AQ5 un po' esaurita.

Mi sembra piu' difficile che il problema sia nel circuito di preamplificazione audio, essendo la corrente di polarizzazione a frequenza e potenza nettamente superiore e quindi piu' soggetta a guasti. Comunque il problema potrebbe effettivamente annidarsi anche li'.

Re: Geloso G268 (magnetofono) - problemi in registrazione

Mi sono "sovrapposto" a Marco, che oggettivamente di registratori s'intende non poco.
Concordo con la sua analisi.

Confermo che le istruzioni di servizio per la regolazione del bias (che forse Diego avrà già esaminato) indicano come imprescindibile un amperometro a termocoppia. Potermmo sostituire questa definizione con "amperometro a C.A. per alte frequenze" (cioè non solo per i 50 Hz della rete) ma questo non renderebbe lo strumento più facile da trovare...
Bisognerebbe procedere per tentativi, e come ho detto non sarebbe un'operazione veloce.
Ho dato per scontato - forse erroneamente - che Diego avesse già sostrituito l'elettrolitico di catodo della 6AQ5 (cosa da fare comunque, secondo me) e la valvola stessa "in prova" con un'altra nuova.

Re: Geloso G268 (magnetofono) - problemi in registrazione

Beh, se fosse un TEAC a bobine la calibrazione del bias avrei magari scritto di lasciarla perdere, specie se non si hanno oscillatori a rumore rosa e spettrografi o non si sa come usarli. Essendo invece un vecchio Geloso che si fregia piratescamente del titolo di "ad alta fedelta'" (fa quasi sorridere!), tanto vale tentarne la ricalibrazione a orecchio per una serie di ragioni. La prima e' che probabilmente il trimmer e' gia' stato "spippolato" a casaccio da qualche sprovveduto. La seconda e' che comunque e' molto facile riportarlo nella posizione primigenia di fabbrica annotandola con un segnetto di matita. La terza e' che tanto, se si sostituiscono capacita' e/o resistenze nel circuito oscillatore, il bias sarebbe da ricalibrare comunque.

L'operazione in realta' e' velocissima. Io di solito sui registratori con testina unica per rec e play faccio cosi': dopo aver contrassegnato la posizione iniziale del trimmer, lo ruoto tutto in senso antiorario. Durante la registrazione di un programma musicale ricco di tutte le frequenze, ruoto lentamente il trimmer in senso orario fino a fine corsa. Se ci si riesce, l'ideale e' farlo prendendo dei riferimenti temporali, tipo ruotare di X gradi ogni Y secondi. Riascoltando il nastro, ci sara' una zona in cui il suono e' molto ovattato e cupo, e all'opposto una zona in cui gli acuti sovrabbondano ma il suono nel complesso e' sottile e distorto. Se non ci sono guasti, si individuera' abbastanza facilmente un'area intermedia in cui il suono presenta una buona fedelta'. A stima, si ricolloca il trimmer piu' o meno in quel punto e poi eventualmente si perfeziona la regolazione con qualche ritocco piu' fine.

Se il punto ottimale non si trova e il suono si presenta inaccettabile ovunque, evidentemente non e' solo una questione di cattiva regolazione della corrente di polarizzazione ma ci sono problemi circuitali.

Re: Geloso G268 (magnetofono) - problemi in registrazione

Marco, ti ringrazio anch'io perché con la tua risposta hai compensato la mia mancanza di esperienza sui regitratori.
Il metodo che suggerisci sarà anche ovvio e banale ma... Tutto lo è dopo che qualcuno ce lo ha spiegato!
L'idea di ricorrere come sorgente alla riproduzione di un programma musicale con buona dinamica e un adeguato contenuto di frequenze audio (ad es. la riproduzione di un file .mp3)e ruotare il trimmer secondo dei riferimenti temporali è semplice e quindi ottima.
Io ho fatto qualcosa di simile mei miei pochi interventi sui registratori, basandomi però non su una scansione temporale ma su "passagi" presumibilmente ben identificabili e memorizzabili del brano musicale. Ho ottenuto risultati accettabili, ma ho sempre ripetuto il processo varie volte e con brani musicali differenti, forse solo per la mia intrinseca insicurezza. E mi è sempre rimasto il dubbio di aver agito in modo troppo approssimativo.
Giustamente, come dici tu, mi sono preoccupato ecessivamente: per un "Geloso", sia pure ad... "alta fedeltà" (fra molte virgolette), una riproduzione che a orecchio sia di buona qualità è più che abbastanza.

Ed è anche vero che molto probabilmente qualcuno prima di noi ha giocherellato con le regolazioni, quindi sperare che il trimmer sia nella posizione fissata originariamente in fabbrica è un azzardo bell'e buono.
Mi pare corretto anche ritenere che dopo aver sostituito dei componenti possa servire almeno un ritocco del "bias".

Re: Geloso G268 (magnetofono) - problemi in registrazione

Ciao Diego,
intervengo "da inesperto", perché di registratori ne ho riparato ben pochi.
Tendo a mantenermene lontano, causa la mia attitudine non spiccata (simpatico eufemismo per dire che ho la delicatezza di mano di un boscaiolo canadese) ad intervenire sui problemi meccanici.
N. Lombardoni ha spiegato con mirabile sintesi e completezza tutto ciò che serve per ottenere le massime prestazioni da un registratore.
Ovviamente, dopo aver sostituito eventuali componenti guasti.
Nel tuo caso, io procederei esattamente come intendi, sostituendo i condensatori e senza toccare nessuna regolazione.
In caso di insuccesso parziale o totale verificherei anche le resistenze.
Dopodiché interverrei sulla regolazione del bias solo se dovesse rivelarsi necessario.
Penso che senza un po' di esperienza (che io non ho in abbondanza ma forse tu sì) quest'operazione richiederebbe dei tempi non insignificanti, e forse non migliorerebbe significativamente le cose rispetto alla regolazione attuale (...non hai per le mani un Revox ma un semplice "Gelosino").
Sempre che la regolazione sia ancora quella impostata in fabbrica: non trascurare la possibilità che altri prima di te possano aver "smanettato" nel vano tentativo di risolvere i difetti che hai riscontrato.
In tal caso, come in ogni altro apparecchio che sia stato "manomesso" incautamente, dovresti necessariamente intervenire sulle regolazioni.

Un'ultima osservazione: quando la qualità del suono è scarsa, non va trascurata l'ipotesi che le testine siano da smagnetizzare. Di solito però il sintomo non è l'insufficienza dei bassi come accade invece nel tuo caso.
Ed è raro che accada, specialmente in apparecchi così datati e non HiFi.

Saluti e buon lavoro.

Lorenzo R.

Re: Geloso G268 (magnetofono) - problemi in registrazione

Buongiorno,

ho verificato e sostituito il condensatore di bypass sulla 6AQ5. Ora é tutto nella norma. Ad orecchio va bene, quindi non interverrò ulteriomente salvo intoppi in fase di prova. Lo lascerò acceso per qualche ora alternando play e rec verificando che la qualità resti buona.
Grazie di tutto.

Riguardo l'alta fedeltà tra virgolette: secondo me, dato il periodo in cui fu progettato, la definizion non é troppo fuorviante. La differenza col G255 o col G257 che erano macchine "normali" si sente eccome. Anche a 4,75 cm/s
Sicuramente il paragone con un Teac o un Revox é però improponibile.

Saluti.

d.c.

Re: Geloso G268 (magnetofono) - problemi in registrazione

Ottimo! Se il bypass catodico non era stato ancora sostituito, al 99% il colpevole era lui! Inizialmente credevo fosse stato sostituito al volo assieme agli altri elettrolitici, ma poi rileggendo m'e' venuto il dubbio e... ho fatto bene a ritirarlo in ballo!

Riguardo il termine "ad alta fedelta'"... Cosi' come il termine "professionale", in pratica non vuol dire nulla, per cui ogni ditta poteva impiegarlo a proprio piacimento, pena il solo rischio di fare una figuraccia con la clientela e costruirsi una pessima nomea. A un certo punto furono si' emanate delle normative dalla DIN, ma erano a maglie talmente larghe che in pratica ormai ci poteva rientrare di tutto e fu il classico "chiudere il recinto quando le pecore erano gia' scappate". In generale, comunque, per lunga tradizione da un apparecchio ad "alta fedelta'" ci si aspettano prestazioni di un certo tipo soprattutto sotto il lato della risposta in frequenza e della distorsione; entrambe, a mio modesto parere, non raggiunte dal pur simpatico e versatile G268.

Certamente, quando usci', il G268 fu un bel traguardo tecnologico per la produzione italiana. Tuttavia impallidisce di fronte ad alcuni apparecchi (o alcune categorie di apparecchi) per i quali, nonostante il passare degli anni, il termine "ad alta fedelta'" non stona neppure oggi. Per esempio un amplificatore Williamson, o un ultralineare ben fatto, o un giradischi Thorens TD124, o le incisioni su 33 giri della RCA Living Stereo: sono tutti oggetti coevi o antecendenti al G268 ma che, a differenza di questo, impiegherei tranquillamente nel salone d'ascolto di casa mia, anche con criteri odierni e non solo perche' "fa vintage".

Cio' senza nulla togliere al simpatico G268: e' proprio che all'epoca proporre un registratore a nastro ad alta fedelta' - rimanendo con i costi nel settore domestico - non era davvero possibile! Diciamo che il G268 fu un primo timido passo in quella direzione.