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L'angolo (Radio)Tecnico

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Re: Minerva Resia: Gruppo FM

Salve a tutti,
leggo sempre i forum anche se rispondo molto poco anzi niente.
Suggerirei appurato l'oscillatore locale in discussione sul suo funzionamento, di togliere e misurare se possibile il condensatore in parallelo al variabile da 22pf (C5). La misura va effettuata non con tester moderni ma con ponti RLC diciamo vecchi tipo Marconi TF2700, Heathkit IT-28 o altri in grado di misurare capacità molto piccole dell'ordine anche di 10pf. In alcuni casi analoghi si sono dimostrati colpevoli variando il loro valore. La misura è utile per la sua sostituzione con condensatori possibilmente dello stesso tipo (mica, tubetto o altri), in quanto non è detto che il valore riportato corrisponda al vero quando si utilizzano, come nel mio caso, condensatori di recupero da altri apparecchi.
Se misurandolo risultasse inferiore ed in mancanza di condensatori idonei si può mettere in parallelo un compensatore da 10-20pf di più facile reperibilità che consentirebbe anche una migliore taratura.
Saluti

Enrico Puccini

Re: Minerva Resia: Gruppo FM

Chiedo scusa, mi sono sovrapposto involontariamente a Enrico.

Anch'io forse sospetterei per primo del condensatore "di centratura" in parallelo al variabile.
Se non altro, per motivi... statistici: in una radio di cui si era parlato in un altro "post" su questo forum, la sostituzione dell'analogo condensatore aveva risolto del tutto un comportamento "strano" dell'oscillatore locale.

Dubito però che Gaetano disponga di un capacimetro a ponte.
Neanch'io ho più uno strumento adatto per misurare le piccole capacità ("perduto" per una triste storia che non voglio raccontare...).
Secondo me non vale la pena di dotarsi di uno strumento che non si userebbe quasi mai, salvo trovarlo a un prezzo estremamente contenuto.

Stando così le cose, non rimane che controllare per sostituzione con un componente NUOVO, come giustamente sottolineato.

Saluti

Lorenzo R.


Re: Minerva Resia: Gruppo FM

Ringrazio Marco per l'apprezzamento, ma credo che mi sopravvaluti non poco... la mia esperienza effettiva sui gruppi FM non è molta.
Ne ho riparati ben pochi, anzi, pochissimi.
La ragione pricipale, però, non è la rinuncia alla riparazione per "incapacità"... è che i gruppi FM non si guastano praticamente mai!
Giova ripetere che, quando manca la ricezione FM, mettere le mani nel gruppo è "l'ultima spiaggia": il guasto si annida quasi sempre altrove, talvolta contro le prime evidenze.
Questa radio però sembra essere uno di quei pochi casi sfortunati.
Gaetano si è mosso in modo corretto (troppi invece non lo fanno...) e direi che ha già escluso le cause esterne al gruppo.
Aggiungiamo a questo che i gruppi della Minerva sono facilmente "lavorabili", ovverosia non è indipensabile la pazienza di Giobbe per aprirli né l'abilità di un certosino per sostituire un componente.

Il suggerimento sui condensatori a disco non è affatto improprio.
Certo, parlando in generale, in RF alcuni riservano strane sorprese, ma la maggior parte di quelli di piccola capacità (unità o poche decine di pF) che si trovano "in giro" (vecchi stock o "recuperi") sono di classe I e si possono sperimentare con una certa tranquillità.
Fra quelli marcati con diciture poco chiare e non del tutto interperetabili, si deve diffidare solo di quelli troppo "piccoli" in rapporto alla capacità, probabilmente di classe II.
Se poi non fossero proprio dei C0G ("alias" NP0), la deriva termica sarebbe verosimilmente insignificante ai fini pratici.

Da notare che non per tutti i condensatori usati nei gruppi FM è importante avere un'alta tensione d'isolamento: riferendoci a quelli del circuito di oscillatore nel mio schema, ad esempio, non lo è per C3 e C5.

Sempre riferendoci ai gruppi FM, possiamo tranquillamente usare dei condensatori a disco o a piastrina di classe II (X7R, X5R...) per sostituire quelli di disaccoppiamento sulle alimentazioni che in genere hanno capacità fra 1 nF e 2,2 nF. In questa radio se ne trova uno solo, il "C8".
Da tener conto che questi condensatori possono guastarsi sia variando di capacità sia perdendo isolamento (ma non è frequente), mentre quelli di piccola capacità e di classe I possono quasi solo diminuire di valore o divenire instabili.

Benissimo che RS abbia ricominciato a vendere ai privati, come mi pare che Marco avesse già ricordato in un altro "post".
Credo che sia stata una scelta obbligata, visto che i "professionisti" veri di oggi si approvvigionano sicuramente altrove...
RS già da anni non ha più condensatori ceramici di piccola capacità (mi vien da credere che non se ne fabbrichino quasi più), ma ho dato un'occhiata e ho trovato un'ampia gamma degli ottimi "siver mica" di cui abbiamo già detto.
Un problema è che nessuno di noi è un Centro di assistenza tecnica e, se ci serve ordinare pochi componenti, le spese di spedizione possono non essere giustificabili.
Personalmente mi trovavo benissimo quando potevo comprare i componenti all'occorrenza nel "negozio sotto casa" (o quasi). E non parlo di qualche era geologica fa... ma le cose son cambiate rapidamente.
Ora devo per forza tenere una piccola scorta di un po' tutto quel che mi potrebbe servire.
Però continuo a preferire l'acquisto diretto "all'antica": mi è stato facile e immediato, ad esempio, restituire degli elettrolitici malfunzionanti (tutti!) che avevo acquistato in un negozio.
Sarebbe stato lo stesso se li avessi acquistati sul... noto sito di aste on-line o altrove ma sempre "via web"?

Un'ultima indicazione: degli ottimi condenesatori ceramici di capacità comprese, diciamo, fra 1 e 18 pF si possono recuperare da vecchi miscelatori, demiscelatori, amplificatori e convertitori per impianti di antenna TV.
Almeno fino ai primi Anni Ottanta, ditte come la Fracarro montavano spesso degli "NP0" anche dove sarebbero stati sufficienti dei condensatoracci qualsiasi.
I vecchi materiali per impianti d'antenna TV un tempo si trovavano in vendita per pochi spiccioli nelle fiere "di settore" ma oggi, purtroppo, sono in via di estinzione. Però, se abbiamo conservato qualche "rottame" in cantina o in soffitta, vale la pena di guardare che condensatori monta al suo interno...

Saluti

Lorenzo R.

Re: Minerva Resia: Gruppo FM

Ritengo doveroso informare ciò che è avvenuto in questi giorni, ma prima di tutto ringrazio Marco e Lorenzo per i preziosi consigli senza i quali probabilmente avrei abbandonato l'impresa.
Ho trovato quasi tutti i componenti presso un rivenditore "storico" di Palermo. I componenti sono nuovi, condensatori ceramici a tubetto, con le corrette tensioni di lavoro, ma ho dovuto transigere sulla stabilità in temperatura (non sono C0G). Ho sostituito (visto che il gruppo era ormai aperto) quasi tutti i condensatori tranne quello da 2,2 nF indicato da Lorenzo come C4, quello da 250 pF indicato come C7 (perchè non li avevo) e quello da 10 pF sul secondario del primo trasformatore di MF (perchè la parte a MF risulta funzionante). Ho invece sostituito il condensatore C6 con uno a disco da 270 pF ma con 50V di lavoro perchè la d.d.p. a cui è sottoposto è di circa 30V. Rimontato il tutto il gruppo ha ripreso a funzionare ma necessita di una sostanziosa taratura. Sono riuscito a sintonizzare emittenti la cui frequenza è compresa fra 98 e 102 MHz (la frequenza massima del gruppo è 100 MHz) con un'apertura del variabile compresa fra il 40 e l'80%. In particolare l'emittente a frequenza più alta, a 102 MHz si sintonizza in due punti diversi, con l'80% e il 90% di apertura del variabile. Sotto i 98Mhz non riesco ad udire nulla. Ritengo che questi problemi si risolvano con la taratura che farò nei prossimi giorni, senza oscillatore modulato in frequenza e con l'ausilio di una radio con sintonia digitale (autoradio). La pazienza sarà messa a dura prova... vi terrò informati.
Saluti
Gaetano

Re: Minerva Resia: Gruppo FM

Ciao,
benissimo che finalmente il gruppo RF dia segni di vita.
Hai agito correttamente; unica obiezione, io avrei provato a sostituire i condensatori uno ad uno per determinare quale fosse quello guasto e avrei lasciato gli altri (forse migliori dei ricambi che hai utilizzato) al loro posto.

Effettivamente, i condensatori che non hai sostituito non influiscono direttamente su funzionamento dell'oscillatore.
Non avevo neanche nominato né "numerato" quello da 10 pF sulla media freqeunza, chiaramente non sospettabile per il difetto riscontrato.
Il "C4" da 2,2 nF è semplicemente un "by-pass" RF sull'alimentazione del filamento ed anch'esso non è sospettabile. Comunque, data la sua funzione, il valore non è affatto critico.

Per quanto riguarda i condensatori che hai sostituito, se i ricambi sono "X7R" o "X5R" in linea di principio andranno bene quasi quanto i C0G.
Altrimenti... Chi lo sa! Dipende.
L'importante è esser certi che i nuovi condensatori siano di Classe I, i soli che sicuramente non riservano sorprese quando usati in radiofrequenza (in particolare nei circuiti accordati).
Non è affatto solo una questione di stabilità in temperatura, come si è già detto altrove in questo forum.
Io in genere diffido dei condensatori che sull'involucro hanno indicata solo la tensione d'isolamento e la capacità (con eventuale tolleranza): in qualche modo dev'essere indicata (o per lo meno dichiarata dal venditore) la caratteristica. Altrimenti, è facile che non siano dei "classe I"...

Non dici se hai verificato la resistenza di griglia dell'oscillatore (R1 da 1 megaohm): già che stai lavorando nel gruppo RF, meglio accertare che non sia aumentata notevolmente di valore, come spesso accade alle resistenze elevate.

Per la taratura: prima di agire sugli elementi regolabili del gruppo, prova con dei semplici spostamenti fisici dei componenti nuovi che hai montato, in particolare quelli più interessati alla determinazione della frequenza (C5 più di ogni altro).
Cito me stesso:

Lorenzo R.
Altra raccomandazione ovvia: i nuovi componenti dovranno avere i terminali più corti possibile ed esser montati esattamente nella posizione del vecchio componente; anche gli altri componenti circostanti non dovranno essere spostati.
Comunque, è chiaro che se dovesse essere necessario sostituire dei componenti occorrerà rifare la taratura del gruppo.

E' chiaro che per intervenire capita di dover spostare "qualcosa"; inoltre e soprattutto, le dimensioni dei nuovi componenti e le loro posizioni nel montaggio non potranno mai essere davvero identiche a quelle degli originali e ciò ha un effetto che potrebbe essere tutt'altro che trascurabile sulla frequenza.
Da qui l'opportunità di procedere alle "correzioni" che ho indicato prima che alle regolazioni previste per la taratura. E queste stesse "correzioni di posizione", in fondo, possono essere considerate delle operazioni di taratura.

Tieni conto che la taratura della RF in FM si può eseguire decentemente anche con un generatore RF non modulato in frequenza, purché disponga della gamma di frequenze corrispondente alla FM.
Cito ad esempio le istruzioni per l'uso dell'oscillatore 412 della SRE che si trovano anche su "le radio di Sophie":
http://www.leradiodisophie.it/Download/SRE_oscillatore.pdf
Ti raccomando solo di limitarti alla "parte RF": NON provare a tarare le medie frequenze FM e tanto meno il discriminatore a meno che in un secondo tempo non si dimostri assolutamente necessario. Se i nuclei non sono mai stati toccati da nessuno dopo l'uscita della radio dalla fabbrica, probabilmente l'allinenamento attuale è migliore di quello che riusciresti a raggiungere tu seguendo le indicazioni del manuale citato...

Altra racomandazione: da non toccare nemmeno il nucleo del trasformatore RF fra la presa per il dipolo FM e il catodo della ECC85 (secondo lo schema è regolabile). Possiamo tranquillamente confidare che la regolazione del nucleo eseguita a suo tempo in fabbrica sia ancora "perfetta".
Per eseguire correttamente questa regolazione, sarebbe necessario adattare in modo quasi perfetto l'impedenza del generatore RF a quella della presa per il dipolo (300 ohm).
Da notare che per le altre operazioni di taratura sul gruppo(circuiti di oscillatore e di entrata) l'adattatore di impedenza è senz'altro raccomandabile ma non assolutamente indispensabile.

Comunque sia, concordo che ti aspetta un bel lavoro di pazienza...

Saluti

Lorenzo R.

Re: Minerva Resia: Gruppo FM

Torno dopo diversi giorni sull'argomento per informare sulle ultime operazioni effettuate.
Ho tarato i nuclei dei trasformatori RF con l'ausilio di una radio a sintonia digitale (autoradio) e le cose si sono abbastanza sistemate (dopo diverse sere di provare e riprovare).
Durante la lavorazione ho rilevato che l'asse del supporto del trasformatore dell'oscillatore non era perfettamente rettilineo, per cui il relativo nucleo non era libero di muoversi lungo tutto il supporto stesso; nonostante ciò la corsa è stata sufficiente per riuscire a mettere in scala il gruppo.
Mentre lavoravo sul gruppo per sostituire i componenti mi tremava il cuore. Per questo motivo ho preferito sostituire i componenti in blocco, piuttosto che ad un ad uno per vedere passo passo l'evoluzione della riparazione, per evitare di smontare più volte il gruppo, tant'è che in quell'occasione ho anche sostituito la resistenza di griglia dell'oscillatore da 1 Mohm e le due resistenze di caduta da 10 Kohm che, comunque, andavano bene (nel precedente post l'avevo dimenticato a scrivere). Per questa volta ho dovuto preferire la praticità alla curiosità.
Per facilitare alcune saldature ho preferito togliere i vecchi componenti tagliando i reofori, e montare i nuovi componenti saldandoli sui reofori già esistenti. Così essi praticamente sono nella stessa posizione di quelli originali.
Ora la radio ha ripreso a funzionare con la gioia del proprietario al quale l'ho riconsegnata già da alcuni giorni.
Un saluto a tutti i frequentatori di questo bellissimo forum (e anche del sito)

Gaetano Colombarini

Re: Minerva Resia: Gruppo FM

Bene, Gaetano, sono davvero felice del tuo successo, arrivo a dire forse anche più di te!
Ammetto che anch'io trepidavo un poco sapendoti alle prese con i componenti del gruppo FM, se ho ben capito per la prima volta nella tua vita o quasi.
Secondo me hai adottato la strategia corretta: la "sostituzione a tappeto" di tutti i componenti sospettabili era effettivamente il metodo più rapido e sicuro.
Infatti, salvo che il componente guasto fosse uno solo e già ragionevolmente identificato a priori, ad ogni singola sostituzione si dovrebbe rimontare il gruppo e forse perfino abbozzarne una taratura.
Lavoro lungo e disagevole, specialmente in radio diverse da questa in cui ripetere più volte lo smontaggio del gruppo per eseguire le saldature al suo interno (cercando ogni volta di non far danni collaterali) e poi rimomtarlo per verificare l'esito sarebbe stato un vero incubo.
Apprezzabile la strategia di non asportare del tutto i terminali del vecchio componente e collegarvi il nuovo: evita di doversi "intrufolare" nel montaggio con la punta del saldatore troppe volte, tropo a fondo e troppo a lungo.
Se ben fatto, cioè non affidando la stabilità meccanica delle giunzioni alla sola saldatura, è un ottimo lavoro che promette di durare virtualmente in eterno.

Bene, abbiamo sfatato un mito parzialmente falso: anche se non si ha grande esperienza sui gruppi FM, è possibile ripararli con pieno successo.
Certo, non è agevole e rapido come lavorare in altre parti di una radio e a un principiante lo sconsiglierei vivamente, ma non è nulla che non sia alla portata di chi ha una discreta pratica generale.
Ammettiamo però che altri gruppi sono davvero difficili da smontare e rimontare, e spesso il circuito interno sembra studiato per rendere la vita difficile a chi deve intervenire.
Per fortuna non è stato il tuo caso.

Complimenti vivissimi per il tuo operato!

Lorenzo R.