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L'angolo (Radio)Tecnico

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Re: markel 72

Ciao Marco,

già.. un tripudio di meccanica ed elettrotecnica. Il cambio del disco e lo stop dopo l'ultimo disco venivano attuati attraverso solenoidi collegati alla meccanica :-) Comunque, il motore è sincrono. La velocità quindi non varia con la tensione ma con la frequenza. Secondo me il trasformatore è stato montato dalla casa che ha usato questo giradischi nel mobile radio poiché, ho notato, il trasformatore è collegato a monte dell'interruttore generale. Quindi a giradischi non in uso resta comunque alimentato.

Sul motore non ci sono targhe. La targa è sulla parte superiore del cambiadischi. Come ti dicevo dallo schema elettrico sembrerebbe che il motore deve essere alimentato a 115 ma resto nel dubbio per via del calore sprigionato già a 100V. Per gli attriti ne sono sicuro poiché ho smontato la puleggia e provato il tutto manualmente e fila tutto liscio. Lo stallo a volte riesco ad averlo anche usando un disco molto rovinato e toccandolo leggermente. Il motore inizia a perdere giri fino a fermarsi.

Per lo schema ho visionato quello del 71. E' uguale al 72 ma non ha il secondo braccio per i 33 giri



Saluti

Re: markel 72

Beh, allora cosi' cambia tutto.

Ma sei riuscito a farti un'idea del perche' sia stato montato questo autotrasformatore, per di piu' in quella posizione? Un motivo ci sara' stato, ma ha un rapporto di trasformazione che non mi sembra sensato con nessuna delle tensioni che un tempo erano erogate in Italia.

Riguardo il calore, ci sono effettivamente motori di apparecchi anche molto noti (per esempio: Geloso G255) che diventano letteralmente roventi durante il funzionamento. Un registratore a bobine d'alta qualita' - per l'epoca - che conosco molto bene (Philips EL 3556) ha un motore che diventa da ustione durante la marcia, non lo si puo' toccare e ha anche un ventilatore calettato sull'albero per far circolare l'aria nel mobile dell'apparecchio. Per cui insomma: non mi stupirei piu' di tanto se anche questo motore fosse stato progettato per temperature alte a regime.

Considerato che sei iscritto a RMorg ti consiglierei di contattare privatamente gli utenti che hanno caricato le immagini degli apparecchi simili al tuo (ad es. il 71) e chiedere direttamente loro un riscontro. La mia opinione, stando cosi' le cose, e' che sia normale che scaldi molto, ma solo loro te lo possono confermare. Il loro indirizzo e-mail dovrebbe essere facilmente accessibile dalla pagina del profilo.

Re: markel 72

Ciao Marco,
grazie per i consigli. Ieri sera ho smontato tutto il motore per vederci chiaro e... sul pacco lamellare ho trovato il voltaggio di alimentazione nominale di 115v, quindi era sottoalimentato. Sul rotore è applicata una ventolina di raffreddamento, quindi potrebbe essere uno di quei motori "caldi". Oggi pulisco bene il tutto e lo riassemblo. Vorrei chiederti un altro consiglio.. è consigliabile lubrificare l'albero del rotore? Se sì, con cosa?
L'idea che mi sono fatto io è che il cambiadischi era usato in qualche radio con una uscita a 180V poiché alimentando a questa tensione sul motore raggiungo 102V. Inoltre il cavo di alimentazione è provvisto di banane quindi era sicuramente usato in tal senso. Ma sono solo supposizioni in quando potrebbe essere stato rimaneggiato.
Grazie ancora

Biagio

Re: markel 72

Perfetto, questo toglie ogni dubbio! Mi sembrava strano che non ci fossero riferimenti perche' di solito sui motori una targhetta da qualche parte c'e' sempre! (anche se per ovvie ragioni di solito e' FUORI e non DENTRO! )

Riguardo la lubrificazione: molti motori elettrici hanno boccole (bronzine) autolubrificanti attorno agli alberi. Tipicamente sono fatte di bronzo fosforoso, una lega metallica color oro-rossiccio che rilascia una specie di morchia scura la quale pero', anziche' tendere a grippare, e' scivolosa e mantiene fluido il movimento del motore.

Per cui, prima tappa: se il motore non ha o non sembra avere questi inserti autolubrificanti attorno agli alberi, lubrificare senza esitazione.

Pero', io ho notato che comunque nei motori vecchi queste boccole per qualche ragione che assolutamente ignoro (un metallo dovrebbe rimanere tale anche a distanza di anni, non e' che "asciughi" o altro) perdono praticamente del tutto la loro capacita' autolubrificante. Il risultato e' che il motore, magari fermo da 50 anni, sembra riprendere a funzionare benissimo per i primi 3-4 giorni, come se non fosse mai stato in cantina o in soffitta, ma subito dopo grippa quasi di colpo e non c'e' piu' verso di farlo andare bene solo pulendo e sgrassando.

Mi sono quindi progressivamente sempre piu' orientato a lubrificare tutti i motori elettrici di una certa eta', anche se sono muniti di bronzine e organi auto-lubrificanti. Non ho mai incontrato un motore le cui prestazioni non siano migliorate dopo una leggera lubrificazione. L'importante e' non eccedere col lubrificante perche' se finisce su pulegge e compagnia poi c'e' "da ridere"...

Superfluo specificare che vanno lubrificati solo gli organi meccanici: eventuali contatti striscianti, carboncini o matassine di rame vanno solo ed esclusivamente puliti con solventi!

Cosa impiegare? Su motori che restano piu' o meno freddi va benissimo l'olio fine per macchina da cucire, anche se e' un tantino fluido. Evitare oliacci da discount e comprare qualche buon prodotto di marca: per quel poco che costa, non merita certo lesinare! Ancor piu' ideali direi che sono quegli olii piu' viscosi specifici per ferromodellismo che si vendono nei negozi specializzati in trenini: non colano e sono venduti in flaconi con un erogatore "ad ago" che permette di applicarli ovunque con grandissima precisione, anche in spazi angusti.

Su motori molto caldi (come potrebbe essere questo caso!) andrei anche su lubrificanti multigradi per motori a scoppio, tipo il classico 10W/40: sono piuttosto viscosi e soprattutto la viscosita' si mantiene quasi costante con la temperatura.

Re: markel 72

Grazie Marco,
ho usato anch'io l'olio Singer molte volte ma su questo motore, forse per la conformazione dell'albero, me lo sono ritrovato sulla puleggia nonostante usato in quantità minime. Forse viene micronizzato.. non saprei.
Cosa ne pensi dei grassi fini? Ne ho uno molto raffinato che viene usato sulle macchine da caffè a leva...quindi anche resistente alle alte temperature. Dopo la pulizia effettuata magari non servirà neanche lubrificare perché le bronzine mi sembrano quelle autolubrificanti delle quali mi parlavi, ma vorrei evitare di dover smontare tutto per l'n-esima volta

Re: markel 72

Personalmente non userei mai un grasso in un motore elettrico, e tra parentesi non lo userei mai nemmeno altrove a meno che non sia assolutamente indispensabile usare un lubrificante solido per via della tendenza a scappare dal pezzo o perche' deve resistere a sciacqui e lavaggi. Asciuga troppo in fretta, fa morchia e tende a saponificare diventando un adesivo, che e' l'esatto contrario di un lubrificante. Tutte cose confermate anche da numerosi colleghi ferromodellisti, settore in cui i grassi non si usano MAI.

Se proprio fossi costretto, in questo caso userei un grasso al solfuro di molibdeno. Non se lo fila nessuno perche' e' nero e sporca (come Calimero!) ma e' il lubrificante solido col miglior rapporto qualita'/prezzo al mondo, e tende ad avere una leggera azione lubrificante residua anche da secco. Inoltre regge benissimo le alte temperature, e anche per questo si adatta al caso meglio di tutti gli altri.

Ma, come detto, in realta' non lo userei. Proverei invece l'olio per ferromodellismo, che e' molto viscoso ed e' specifico per motori elettrici.

Re: markel 72

Ciao,
ho riassemblato il motore dopo averlo pulito di tutte le zozzerie accumulate negli anni. Ho effettuato una prova lasciandolo senza lubrificazione. Impossibile.. Faceva molto rumore da vibrazioni nelle boccole.
Dopo aver lubrificato con pochissimo olio singer il tutto gira alla perfezione.
Ho continuato con il test sulle tensioni.
Alimentando il motore a 100V scalda troppo quasi da non riuscire a tenere la mano sopra
Alimentando a 70V il motore gira bene e trascina i meccanismi senza problemi e in più non scalda. Diventa appena tiepido. Mi sembra il giusto compromesso.
Resto nel più totale dubbio circa la tensione stampata sul pacco lamellare di 115V.
Il fatto che scaldi aumentando la tensione potrebbe ricondursi al fatto, se non ricordo male, che i motori sincroni assorbono più corrente se il rotore gira più velocemente del campo magnetico. E in effetti una certa accelerazione la misuro con il disco stroboscopico se alimento a 100V.

Non saprei, forse la tensione sul pacco lamellare si riferisce a quella del prodotto in USA.. in effetti c'è scritto anche 60C che potrebbe essere inteso come 60 cycles. La bobina potrebbe essere stata progettata per altre tensioni.

Buon WE a tutti

Biagio