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Se posso dire la mia modesta opinione su quanto da voi scritto:
1) L'intera legislazione europea è fortemente impostata sul principio di sussidiarieta', per cui se esiste (come esiste) un'apposita commissione italiana per l'assegnamento delle frequenze, e se a domanda essa non risponde, l'istanza s'intende tacitamente accolta e le stazioni radio operano quindi, sempre a mio modestissimo parere, in piena legalita'. Di eventuali problemi internazionali risponde lo Stato italiano per la sua inadempienza, non il privato, che si e' limitato a seguire la procedura amministrativa prevista dalla legge.
2) L'esistenza di queste emittenti private in OM cosi' come quelle piu' o meno "pirata" in OC dimostra inequivocabilmente che un trasmettitore gestito non da raccomandati e paraculati in gran parte incompetenti, bensi' da un manipolo di poche persone molto appassionate di quel che fanno, non e' affatto costoso come la RAI vuole sempre far credere tanto per aver la scusa di spegnerli.
3) Soprattutto, con un unico impianto centralizzato ben piazzato, si possono coprire aree enormi. Non serve quindi avere un mostruosamente costoso esercito di tecnici per controllare e manutenere le migliaia e migliaia di microstazioncine DAB che costellano il territorio.
4) Io non sono stupito affatto che i privati trasmettano in OM. Anzi, sono stupito che siano cosi' pochi. Per darsene una ragione basta pensare che TUTTE le radioline a transistor hanno sul retro la levetta AM/FM. Credo che ogni famiglia italiana, anche la piu' miserevole, abbia come minimo nei cassetti di casa quattro o cinque radioline a pile con la levetta AM/FM. Anche tutte le autoradio ce l'hanno (la mia, una Alpine nuovissima, ha pure le onde lunghe, figurarsi!!!) Si ha quindi potenzialmente un pubblico ENORME, che non deve spendere una lira perche' e' gia' sovrabbondantemente munito dell'apparecchiatura adeguata per ricevere: deve solo usarla. E' sufficiente una modestissima campagna pubblicitaria locale basata su messaggi semplicissimi, tipo "spostate la levetta su AM e cercateci!" e si ha una audience potenzialmente colossale. Col silenzio RAI in OM, infatti, e' molto ma molto piu' facile trovare una nuova trasmittente locale in OM che non nell'ingombra e caotica FM.
Marco, non sono del tutto d'accordo, anche se mi piacerrebbe molto esserlo, e trovo doveroso spiegare il perché più in dettaglio.
Rimaniamo comunque nel campo delle opinioni personali, diciamo di ipotesi, percezioni, previsioni e presunzioni, dei "cosa accadrebbe se"..., dei "potrebbe funzionare" o "non potrebbe funzionare".
Poi il futuro prende sempre la piega che gli pare (o che pare a qualcuno che non siamo noi), spesso imprevedibile.
Figurati Lorenzo, stiamo solo confrontando opinioni e idee, che, per quanto informate, non costituiscono comunque un dato di fatto. Potresti benissimo avere ragione tu su tutta la linea.
Secondo me, su una cosa sola hai, oggettivamente e strumenti di misura alla mano, dei problemi tu: l'emittente di Milano. Persino io che abito ben lontano da Milano, in centro Piemonte, la ricevo benissimo. E' la seconda piu' potente in assoluto su tutta la gamma (ma di gran lunga, proprio) subito dopo la "locale" di Torino. Recentemente ho fatto un radioacquisto oltre Mantova (a Ostiglia, per la precisione) e anche da li' la ricevevo divinamente nonostante la modestissima filare che avevo improvvisato nella stanza del Bed & Breakfast (alla Toto' e Peppino).
Riguardo i "disturbi", di nuovo... Per me un disturbo in OM (un po' di fruscio di fondo e qualche scarica occasionale) e' sopportabilissimo. Il disturbo tipico da FM (gracchiate oscene per segnale insufficiente con "tunz tunz tunz" di sottofondo dal canale adiacente che occupa piu' banda di quella assegnata) e' viceversa per me assolutamente intollerabile, tale da rendere insopportabile l'ascolto. Il disturbo da digitale, con esplosioni improvvise tipo bomba nucleare e sibilanti da trapano di dentista, non sarebbe nemmeno da trattare come "disturbo" in quanto non c'e' un segnale disturbato, piu' propriamente il segnale non esiste piu' del tutto e ci sono solo piu' rumori inintelligibili o silenzio totale.
Riguardo chi ha speculato costruendo case abusive sotto i ripetitori OM, mi perdonerete la crudezza ma per quanto mi riguarda sono per una soluzione "alla sovietica": ruspa e martello pneumatico.
Ho letto la parola magica: "Grundig" e ho deciso di dire anch'io la mia sulla faccenda (triste) dei mutamenti - obbligatori - i quali sono diventati la moda degli ultimi anni.
Purtroppo sono, come penso tutti qui, appassionato di ascolto in onde corte e medie. L'"AM", e mi piace "fare fatica" ad ascoltare, e mi piace provare quell'ansia "inspiegabile" quando sento lentamente svanire un segnale, e il piacere che segue nel sentirlo piano piano riemergere dal rumore di fondo... Per questo e altro, ancora oggi, adesso, ascolto preferibilmente quelle. Purtroppo rispetto agli anni '80 è rimasto ben poco, e speriamo che quel poco rimasto "tenga duro". (qualche anno fa ad esempio ho assistito con gran dispiacere allo spegnimento di RSR (Svizzera) in onde medie, che seguivo ogni sera...)
In quanto "pagatore di canone" ho provato, dopo anni, a riavvicinarmi alla RAI, ma la delusione è stata grande: Gr a raffica, intervalli pubblicitari che durano fino a cinque minuti, "gingle" musicali per annunciare i vari programmi, decisamente fastidiosi. Probabilmente chi ascolta sempre non lo nota più, ma io non riesco ad ascoltare per più di un'ora.
In onde corte, almeno, pubblicità non ne ho ancora sentita. In questo momento 00:55 sto ascoltando radio Cina international, la più facile da ricevere, e da un'ora circa c'è solo musica. Nient'altro.
Per Diego C: anch'io spero come te di non dover mai regalare all'oblio la mia Grundig... per il semplice fatto che me l'hanno "messa a tacere"... Ne ho possedute alcune, a partire proprio dal Satellit 2000, ed ora utilizzo una C4000.
Come il digitale terrestre per la TV, il quale ha aumentato la qualità ma ha reso più difficile la ricezione (prima, anche se il segnale era debole si vedeva lo stesso, con la "neve"), temo che anche per il DAB sarà così, specilamente in viaggio...
Penso infine che, chi come me era abituato ad un passato più semplice, capirà sempre meno i mutamenti non strettamente necessari, come questo del DAB. Mi auguro che sul "business" prevalga il buon senso. Un saluto a tutti gli ascoltatori "con le orecchie connesse all'anima".