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L'angolo (Radio)Tecnico

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Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Potresti chiedere a Leonardo se ospita la tua inserzione all'interno della vetrina di questo stesso sito.

Il prezzo che chiedi è quello dell'asta eby?

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Salve, rispondo a Maurizio: visto che per l'asta darò 5 euro di spese la stessa somma la faccio risparmiare per cui stringo a 45,00. Grazie del suggerimento, chiederò ospitalità a Leonardo.

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Mi doterei volentieri di un portatelai migliore dell'accrocchio che sto utilizzando ora, realizzato con materiali di recupero e parti di montanti per scaffalature metalliche. Qualcosa di non perfettamente stabile, inguardabile (non ne vedrete mai una foto!) e anche da tener fuori dalla portata dei bambini, dati i troppi troppi spigoli metallici nemmeno smussati bene con la lima. Per di più, con forti limitazioni sulle dimensioni dei telai che possono essservi montati.

Esempi di portatelaio si trovano anche su varie pubblicazioni d'epoca, come "Radio riparazioni" del Ravalico (ma senza dettagli costruttivi) o su riviste degli Anni Cinquanta e Sessanta.

Definirei l'oggetto che vedo delle foto un prototipo realizzato in fase di progettezione avanzata ma ancora non definitivo.
Più semplicemente posso dire che, almeno allo stato attuale, non mi convince del tutto.
Ho più o meno le stesse perplessità di Marco e non mi sembra il caso di riportarle anch'io, ma senza vedere l'oggetto "dal vivo" e provare a usarlo forse alcune conclusioni sono affrettate.
Propongo solo le mie riflessioni su due caratteristiche distintive di questo portatelaio.

- La realizzazione in due elementi separati e da non fissare permanentemente a un tavolo.
Non giova alla stabilità ma indubbiamente ha dei vantaggi non trascurabili: permette di usare il supporto con telai delle più svariate dimensioni senza complicate manovre di adattamento e rende anche più facile riporlo in un piccolo spazio quando non lo si utilizza.
Chi, come me, non ha un banco stabilmente attrezzato, la troverà una caratteristica apprezzabile (da pubblicizzare?)
Tuttavia, temo che questa esecuzione "mobile", per quanto ragionevolmente ampie e pesanti si costruissero le basi dei due elementi, rimarrebbe poco idonea per telai di peso ragguardevole.
Forse però è solo una mia presunzione, e comunque rimane un'ottima idea di base.
La vedo però in potenziale conflitto con l'esigenza di migliorare il metodo di fissaggio del telaio nei casi particolari che vedremo nel seguito.

- Il sistema di trattenuta del telaio.
Mi sembra da migliorare.
E' di sicuro la parte più critica e difficile da studiare.
Per quel che vedo e intuisco, occorre fissare il telaio con delle viti, e non tutti i telai dispongono della foratura necessaria.
Si possono forse prevedere degli accessori aggiuntivi da usare per questi e altri casi particolari?
Se sì, gioverebbe moto includerli esplicitamente nell'offerta.
Purtroppo io sono un pessimo "meccanico" e anche pensandoci un po' su non arriverei a suggerire niente di più preciso.

Non saprei cos'altro aggiungere.
Spero di averti dato qualche idea.
E' chiaro che nei lavori meccanici non sei un "cane" come me...

Saluti

Lorenzo R.

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Salve rispondo a Lorenzo R. In effetti le foto non rendono merito al Ribaltino. L'aver voluto realizzare due pilastrini separati, è stata la necessita di poter mantare qualsiasi telaio costruito dalle industrie radio, dal più piccolo al più grande. La stalilità è un elemento considerato nelle mie numerose prove per determinare una stabilità assoluta, anche in presenza di telai di grossa mole e peso. Al riguardo è stato collaudato con un telaio Esagamma della Undaradio e ho detto tutto. Girava che era una bellezza senza problemi. Per quanto riguarda il fissaggio di altri telai senza fori io utilizzo dei piccoli morsetti tipo falegname. Come per Gilardetti vale la stessa proposta. Gianni

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Ciao,
ti ringrazio per le risposte.

In fondo le mie osservazioni non riguardavano la relizzazione in sé.
Chi ha costruito un oggetto così semplice e pulito (quindi in realtà ben concepito e studiato) non poteva aver trascurato dettagli importanti e in realtà lo sapevo bene.
Più che altro intendevo suggeriti come migliorarne la presentazione.
Ho semplicemente esposto i dubbi che credo chiunque avrebbe imbattendosi nella pagina di cui hai fornito il "link".
Meglio dissiparli, credo. Le foto servono, ma da sole non rendono tutto il merito, come ha detto anche tu.

L'idea di realizzare due pilastrini separati è ottima, lo riconosco io per primo, ed è la soluzione più semplice (quindi migliore) al problema del'adattabilità a telai di dimensioni diverse.
Non è di per sé evidente "a occhio", invece, che la struttura assicuri stabilità anche con telai molto pesanti: secondo me sarebbe utile precisare che è stata pensata e progettata con la massima attenzione anche a questo problema, e che le prestazioni in questo senso sono state adeguatamente verificate.
Meglio dirlo esplicitamente, no?
Più o meno come hai fatto rispondendomi in questo forum.

Secondo me è da sottolineare anche che la costruzione in due strutture separate rende possibile riporre l'oggetto in uno spazio più ristretto di quanto ne richiedano altri realizzati in "corpo unico". Anche se forse è qualcosa che forse apprezeremmo in pochi.

Invece è già evidente dalle foto che non è necessario fissare stabilmente il portatelai a un tavolo di lavoro (altra caratteristica non "scontata" per un portatelaio), non è necessario esplicitarlo.

La necessità dei morsetti da falegname per ancorare certi tipi di telai (per altro intuibile) potrebbe far storcere il naso ad alcuni, ma forse sarebbe bene includere una foto "onesta" anche con questo tipo di soluzione.
Buona impressione farebbe indicare il tipo di morsetto più adatto, sempre che sia possibile (non so se questi morsetti abbiano degli "standard", io li ho sempre scelti "a occhio").

Il prezzo?
A me sembra davvero onesto, anche considerando che dovremmo aggiungere quello (direi modico) per i morsetti, direi quattro, necessari per la "dotazione universale".
Lo compererei?
Bella domanda per un ligure... per di più, almeno al momento, disoccupato.
Diciamo che ci sto pensando seriamente, ed è già molto!
Un anno fa l'avrei comprato senza pensarci troppo.

Ah, per concludere, l'unica vera obiezione che posso muoverti:
La "Esagamma" è una Imcaradio, non Undaradio! Ma chiaramente è stato un lapsus...
A parte questa mia nota un po' scherzosa, è un esempio sufficiente per rendere l'idea, ma qullo della "Esagamma" non è uno dei telai più pesanti e grandi che io abbia avuto per le mani.
Fra le radio italiane penso, che so, a una Marelli "Argeste", a molte Phonola (e non solo) "di fascia alta", come i modelli "top" della serie Radioconverto e altri ancora... Non saprei a quale radio italiana competa il primato assoluto di pesantezza e ingombro.

Saluti

Lorenzo R.

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Gentile Gianni, ho l'impressione dal tono del suo messaggio che lei abbia preso i commenti di chi ha scritto come delle critiche, mentre viceversa si tratta di suggerimenti per perfezionare un prodotto che credo tutti gli scriventi ritengono molto interessante (io per primo) e di cui stanno molto seriamente valutando l'acquisto. Si tratta di persone tutte molto esperte, forse piu' esperte di lei, e quindi giustamente molto esigenti, i cui consigli potrebbero essere preziosi per la messa a punto del suo prodotto, che mi creda potrebbe vendere (anche all'estero) molte piu' unita' di quante lei non immagini. Naturalmente queste persone desiderano un prodotto che sia il piu' universale possibile, perche' non vogliono portare in casa un ulteriore utensile ingombrante e pesante il quale poi magari e' effettivamente utilizzabile solo in meta' dei casi o meno. In questa direzione, credo, andavano i messaggi di tutti.

I miei dubbi riguardo le basi staccate riguardano soprattutto la fase d'installazione del telaio sul Ribaltino, per la quale occorrerebbero idalmente cinque o meglio sei mani. Non dubito che una volta installato il telaio il tutto sia molto solido: e' la fase precedente che mi preoccupa, e non poco. Se lei avesse modo di costruirmi un protitipo con una base rigida sottostante, anche modificando una delle unita' gia' prodotte, glielo acquisterei al volo anche solo per la curiosita' di provarlo. La mia idea e' semplice: una base metallica rettangolare sottostante con quattro viti (senza testa) saldate sporgenti verso l'alto; esse entrano in fenditoie scorrevoli realizzate sulle piastre delle basi (che a questo punto possono essere realizzate anche in materiale molto meno spesso e pesante) le quali vengono fissate da quattro galletti serrabili a mano senza necessita' di utensili. Se pensa di avere tempo/modo/voglia di provare a realizzare un prototipo, le mando un disegno per spiegarmi meglio e glielo pago in anticipo. Altrimenti mi dia gentilmente una risposta negativa e valutero' un eventuale acquisto del Ribaltino come visto in foto.

Sul bloccaggio della rotazione, le credo sulla parola se dice che e' pratico e efficace.

Riguardo il montaggio dei telai, credo anch'io che sarebbe necessario studiare almeno alcuni accessori di base. Abitando nel torinese, ad esempio, mi trovo spesso ad operare su radio Magnadyne. I telai Magnadyne sono l'esatto contrario di quelli da lei mostrati in foto: non hanno affatto alette laterali, le viti di fissaggio non sono sui lati corti dei telai bensi' sui lati lunghi, non c'e' alcun foro passante, e infine le viti non sono viti da meccanica ma da legno, in quanto fanno presa su un'apposita griglia conica realizzata a sbalzo direttamente nel metallo del telaio. Sarebbe opportuno tenerne conto.

Come telaio piu' pesante di tutti i tempi voto lo Allocchio Bacchini 319 con gruppo FM4 opzionale installato. Tre trasformatori di cui due di rete e ho detto tutto. Faccio fatica a maneggiarlo, e non sono certo una donnicciuola.

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Salve , rispondo a Gilardetti: L'impressione avuta è errata, anzi sono io a chiedere le critiche più feroci al fine di mettermi in gioco e miglioraare il prodotto. Se ho dato quell'impressione me ne scuso. Grazie degli ulteriori suggerimenti ne farò tesoro. Resta valida la proposta di spederlo senza alcun anticipo per un collaudo e per aver un giudizio dal vivo. Gianni

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Per Gilardetti: attendo uno schizzo o disegno della modifica da fare e la rializzo all'istante.

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Moltissime grazie per la sua disponibilita', Gianni. Appena ho un attimo di tempo provo a farle un disegno tecnico che piu' o meno si capisca!

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Buongiorno Gianni, eccole lo schizzo, mi perdonera' se e' un po' grezzo ma l'ho fatto di corsa ieri sera in dieci minuti (cronometrati) d'orologio. Le colonne del Ribaltino, oltre che enormi, le ho pure disegnate ruotate di 90° (le ricordavo disposte cosi'). Spero che comunque si capisca.

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A e' la nuova base metallica, da cui sporgono i filetti di quattro viti da meccanica B fissate al di sotto della piastra di modo che non sia necessario tenerle con cacciaviti o chiavi per serrarle. Soprattutto non devono sporgere, di modo che il fondo sia completamente liscio e non danneggi, rigandolo, il banco da lavoro. Sulle due meta' destra e sinistra del Ribaltino C sono state realizzate le fenditoie D attraverso le quali possono entrare i filetti B lasciando C liberi di scorrere onde poter allargare o restringere la larghezza del Ribaltino. Le due meta' sono poi serrate in posizione da galletti E, di modo che il Ribaltino possa essere fissato a mano alla larghezza desiderata, senza l'uso di scomodi utensili.

Riguardo le dimensioni di A, credo che la migliore scelta sia determinarle in modo che con un telaio di dimensioni "medie ma tendente al grande" le basi di C siano esattamente in linea col bordo esterno di A e i filetti B vengano a trovarsi circa a 2/3 delle fenditoie D, di modo che ci sia movimento sia per allungarlo ancora un poco (con le basi di C che supereranno un po' il bordo esterno di A) sia di stringerlo verso l'interno.

In caso di telai di grandi dimensioni, che superano la corsa dei filetti B dentro le fenditoie D, resta comunque l'opzione di non usare affatto la base A e di impiegare le due meta' del Ribaltino C come nel suo progetto originale.

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Un'ultima cosa: sul supporto del talaio c'e', tra la squadretta e il bullone di rotazione, un profilato rettangolare che le cerchio in rosso in questa immagine:



Esso allarga di parecchio oltre il necessario l'insieme telaio+ribaltino, e non so gli altri ma io spesso mi trovo ad operare in condizioni non proprio d'abbondanza di spazio, per cui preferirei che il Ribaltino fosse piu' stretto possibile. Anche perche' non e' raro (anzi e' frequentissimo) il caso in cui si deve operare anche sui fianchi del telaio che spesso sono aperti (di nuovo: Magnadyne) e lo si dovrebbe fare collocando il Ribaltino di traverso sul tavolo. Se fosse troppo largo, non starebbe neppure sul tavolo.

Dunque: quel profilato svolge una funzione meccanica assolutamente necessaria? Altrimenti, se si potesse togliere, personalmente preferirei che fosse eliminato in modo da avere un Ribaltino il piu' stretto possibile.

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Egregio Gilardetti, al fine di avere una considerevole zona di appoggio della barra filettata che lavora a sbalzo, ho scelto lo scatolato 40x40 che mi garantisce sicurezza su grandi carichi, quel pezzo è indispensabile e non posso scendere sotto quella misura. Del resto sono solo 4 centimetri per lato. Comunque stiamo parlando di piccole misure, l'ingombro totale è pari a 15x30 centimetri.Questa mattina ho montato sul Ribaltino un telaio di un centalino Geloso del peso di 11kg e una testata per chitarra elettrica del peso di 15kg senza problemi e senza ancoraggi alle piatre di base.I pilastrini hanno la stessa misura del pezzo che si vuole eliminare 40x40.Ho studiato a fondo il disegno e la descrizione delle modifiche da fare.In sede di progettazione mi ero posto anch'io il problema di come bloccare tra loro le piastre di base, ma dopo numerose prove ho deciso di eliminare il tutto perche inutili, oltre, per non avere un limite nel distanziare i pilastrini (potrei anche montare un telaio lungo 2 metri) Il Suo suggerimento ha dei limiti propri in questo,( non si può allargare più di tanto) oltre al fatto che nella pratica,una volta distanziati al limite esterno le due basi dei due Ribaltini gli stessi non avranno più una base di appoggio ma lavoreranno a sbalbo fermati solo dai due galletti, al massimo dovrebbero essere messe al contrario, la piastra sopra alle piastre di base. Se il fine è di avere un collegamento stabile tra le due piastre di basamento allora le possiamo collegare tra loro con delle barrette di acciaio piatto magari di 2 centimetri di larghezza per 3 millimetri di spessore e lunghe quanto ci interessa. Le barrette saranno poggiate sulle piastre di base libere di scorrere dentro a due cavallotti per piastra e bloccati alla bisona con del galletti. Nella costruzione del Ribaltino il costo maggiore è quello della creazione delle asole sulle piaste di sostegno, nel Suo caso sarà necessario presare le piastre 4 volte svasare la sede per i bulloni fissi ecc. Io lo considero un lavoro assolutamente non necessario. Comunque, se lo desidera cosi come disegnato sono in grado di realizzarlo. Mi faccia solo sapere le dimensioni e le quote.Gianni

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

No, no. Mi sembra di gran lunga migliore la sua idea delle due lame sopra le basi del Ribaltino, anziche' sotto, e indubbiamente darebbe meno lavoro. Comunque lasciamo stare: se le sembra che il prodotto non necessiti di ulteriori miglioramenti che ne facilitino l'uso pratico, attendero' che qualcuno del forum lo acquisti, lo provi e lo recensisca positivamente prima di acquistarlo a mia volta.

Grazie anche per la spiegazione riguardo i profilati da 4 cm. Leggendo quel dato credo che in gran parte la mia domanda discendesse dal fatto che il Ribaltino, in fotografia, sembra un oggetto piu' grande di quanto in realta' non sia. Probabilmente mi sono fatto un'idea sbagliata delle sue dimensioni complessive.

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Perchè non coglie la mia proposta: glielo spedisco, lo prova finche vuole, se è di suo gradimento me lo paga, altrimenti me lo rispedisce a mie spese?

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Gianni, torno a ringraziarla per la sua proposta ma sarebbe una scorrettezza da parte mia accettare in questo momento. Difatti, complice forse la "crisi" (gia' terminata da tempo in tutto il mondo tranne che da noi, dove viene continuamente riproposta come causa d'ogni male, un po' come le "inique sanzioni" d'un tempo) per la prima volta mi trovo ad aver esaurito tutte le riparazioni conto terzi e sto finalmente dedicandomi al restauro di una serie di apparecchi di mia proprieta'. Sorvolando sul fatto che uno non ha nemmeno il telaio in quanto e' una neutrodina cablata in aria, si tratta in tutti i casi di apparecchi di reperibilita' praticamente impossibile, in cui il danneggiamento di qualunque componente potrebbe essere un danno irreparabile, o riparabile a pena di costi, tempi e sforzi tremendi. Per cui certamente non collauderei su radio di questo tipo un utensile mai usato prima e che, almeno guardandolo in fotografia, non e' progettato con i criteri che personalmente riterrei indispensabili. Non lo proverei, dunque, se non tra molti e molti mesi; non saprei assolutamente dire quando.

Ritengo sia quindi piu' corretto da parte mia attendere che qualche altro radiotecnico, della cui perizia ed esperienza mi fido, collaudi il suo utensile e lo recensisca positivamente sotto ogni aspetto, per poi procedere al suo acquisto.

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Buongiorno signor Marco. Le scrivo perchè ho letto un suo intervento sul forum di Radio di Sophie dal quale mi sembra di capire che sia in possesso di una radio Allocchio Bacchini 319 e del relativo apparecchio esterno FMA per la ricezione FM. Ho anche io i due apparecchi, ma il ricevitore FM$ credo sia stato modificato. Le chiedo se potrebbe gentilmente farmi avere delle fotografie per confrontarlo con il mio.
Giovanni Galbucci

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Buongiorno Giovanni, la contatto via e-mail.

Re: Il ribaltino attrezzo o supporto per telai radio.

Salve, rispondo a Lorenzo: grazie di cuore dei suggerimenti che reputo importantissimi, ne farò tesoro. In effetti si tratta di un ricordo errato della marca,cercherò di ampliare la documentazione, riconosco di non essere afferrato nella comunicazioe e promozione commerciale. Gianni