Inserisci qui le tue richieste di consulenza tecnica riguardo alle tue riparazioni, sostituzioni di pezzi, tarature ecc. Un consiglio: per avere risposte utili cerca di formulare la domanda in modo chiaro e completo.
Per iniziare una nuova discussione, fare clic su Start a new post qua sotto. Per rispondere basta fare clic su Reply a fianco ad ogni post. Infine occorre copiare nell'apposita casella i caratteri che appaiono in fondo a ciascun modulo. E' una misura di sicurezza per evitare messaggi automatici.
Per rispondere a Marco sulla qualità audio... ieri ho collegato per la prima volta la Pure al mio impianto stereo (di modesta qualità). Sintonizzata Rai 3 mi sono ascoltato la "sinfonia del nuovo mondo" , pezzo che ascolto spesso. Beh si, la qualità è paragonabile al CD. Ho curato però di posizionare la radio deve riceve bene così ho avuto pochissimi "buchi".
Esaustivo il "trattato" di Lorenzo (si legge bene anche se lungo!) . In particolare la frase
"Chiediamoci ora: la qualità del DAB è superiore alla FM? In linea teorica, anzi, oggettivamente, sì; ma quella della FM basta e avanza per ogni scopo pratico!" riassume tutta la questione! Che se ne fa della qualità del DAB l'utente di radio Maria? Ma anche per tutti quei canali dedicati più ai GR, info varie e programmi culturali tipo Rai 1 o 24... Il loro target è assolutamente un'utenza da FM. Togli la banda e hai perso tutto il pubblico e gli sponsor.
Oh beh, che l'operazione non abbia senso - nemmeno puramente economico - credo sia ovvio a tutti. E' il DAB che e' una scemenza, punto e fine. Basterebbe mettere a punto una tecnologia digitale compatibile col segnale analogico e la questione non si porrebbe nemmeno. Lo si e' fatto a suo tempo con la TV a colori che rimase compatibile col bianco e nero e difatti nessuno ebbe da lamentarsi, anzi erano tutti contenti come pasque.
La questione e' quella dello stupido investimento fatto, e come si vorra' rientrare dai soldi buttati in una tecnologia che nessuno vuole. Se si arrivera' ai gia' visti eccessi di obbligare con la violenza della legge i cittadini a comprare le orribili, costose e difettose lampade "a risparmio energetico" che nessuno, di sua volonta', si sarebbe mai portato in casa.
Io comunque, nonostante spesso venga accusato (a mio modo di vedere ingiustamente, ma non dovrei essere io a giudicare me stesso) d'essere pessimista, sono invece ottimista. Ci sono gia' tante cose che mi piacciano di cui mi e' stata vaticinata una facilmente prevedibile morte e invece sono ancora vive e vegete. Il piu' clamoroso esempio consiste nelle incisioni fonografiche: non solo il 33 giri e' risorto meglio ancora dell'araba fenice ed e' pure di gran moda, ma ormai si ristampano regolarmente pure i cilindri! Stranamente sono rimasti indietro i 78 giri, ma so che molte persone stanno lavorando attivamente a un metodo pratico per riproporne piccole tirature, e conto sul fatto che ci saranno sorprese entro pochi anni.
Per questo non credo veramente che si giungera' al silenzio dell'etere: la radio piace troppo a troppe persone perche' taccia. Magari sara' un futuro non piu' di broadcast internazionale ma di piccole trasmittenti locali, ma sono convinto che un futuro ci sara'. E non e' detto che sia peggiore del presente.
Concordo con Marco sul fatto che un futuro ci sara', magari non di broadcast. Come del resto anche per le onde corte e per le medie dove rari casi di appassionati cercano di non lasciare nell'oblio le bande che negli anni ruggenti della radiofonia andavano per la maggiore. Per quanto riguarda le onde medie anche con qualche timida apertura da parte dei legislatori che, ultimamente, sembrano aver aperto qualcosa anche ai privati.
Riguardo la FM in viaggio: direi che ad oggi il 99,9% delle autoradio la anche l'RDS, per cui il problema di cambio frequenza dovrebbe essere marginale. Dico dovrebbe perchè da prove fatte personalmente la situazione cambia molto anche solo da apparecchio ad apparecchio. Con la radio-cd Sony, piuttosto vecchia in verità, che ho sull'auto "seria" le cose filano lisce come l'olio e, gallerie a parte, l' AF dell'RDS funziona benissimo.
Sull'auto "da lavoro", la radio integrata è decisamente meno prestante, anche se ha qualche anno di meno, per cui i "salti" di frequenza sono tutt'altro che tempestivi. C'è da dire che la Sony è una radio con già qualche anno alle spalle, e non ha ancora tutti quei gadget luminosi che tanto vanno di moda. L'altro apparecchio invece, integrato nel cruscotto, è un sistema demenziale dalle mille implementazioni che fa (anche) le funzioni di una radio/CD. Il "comuputer" che lo gestisce però evidentemente non è molto veloce, ragion per cui c'è un certo "lag" anche semplicemente tra la pressione di un tasto e l'esecuzione del comando imposto.
Scrivo queste ricìghe mentre ascolto una Grundig Hit Boy 310 anni '70 che ho restaurato apposta per lasciarla in ufficio... apparecchio dal valore collezionistico comunque molto discutibile ma decisamente affidabile è più carino di ciò che vedo in giro al giorno d'oggi, e poi ha ancora il fascino di una "vera" Grundig, creata dalla Casa che realizzava anche i Satellit. Spero che nessuno mi obblighi mai di fatto a doverla relegare all'oblio.
Anche sul discorso "qualita' audio" le cose non sono lineari come sembrano. Che la FM e magari anche il DAB siano, dati tecnici alla mano, un passo in avanti come risposta in frequenza e gamma dinamica e' indiscutibilmente vero.
Com'e' pero' allora che ogni volta che accendo una qualsiasi delle radio a valvole di casa mia per mostrarle a qualche amico / parente / ospite e' tutto un << ooooh ma senti che voce calda, senti com'e' pastosa... oooh ma che meraviglia, ma senti che roba, che suono stupendo ooooh ma che suoni celestiali! Senti che eleganza, che profondita', che classe! Eeeeh, le cose ben fatte d'una volta! Eeeeh le radio di adesso suonano da schifo al confronto! >>? Non c'e' persona - nemmeno tra le piu' colte, gente che va all'opera abitualmente eccetera - che mi abbia mai detto che il suono e' brutto e che si aspettava molto di meglio. Veramente nessuno, il che dovrebbe far riflettere.
La mia conlusione e' che cio' che il pubblico cerca nella radio non siano suoni gracchianti e striduli e fruscii e sibili fino a 15 KHz e oltre, casomai l'esatto contrario. Forse perche' e' considerata uno strumento di compagnia, di sottofondo, che deve rilassare e intrattenere, non irritare i nervi.
La mia conclusione e' che tutta la ricerca andata in quella direzione puo' dirsi inutile. Non ha soddisfatto il grande pubblico generico e ha lasciato insoddisfatti anche i patiti dell'alta fedelta', scrivente incluso, a cui 15 KHz seppelliti da interferenze tra canali adiacenti, una compressione dinamica spaventosa e soprattutto trasmissioni ormai basate quasi solo su file Mp3 non stanno bene comunque.
Viaggio l'Italia in lungo e in largo,e devo dire che Pisa Coltano(657 Khz) si ascolta tranquillamente sull'appennino dove la FM fa schifo,paradossalmente il punto peggiore e' proprio Sasso Marconi e...ho detto tutto.
Io abitando a Roma(eur) devo sperare di ricevere qualcosa da Monte Ciocci che e' un trasmettitore ridicolo da 1KW,metre Pisa e' un 100Kw.In pratica se chiude Pisa siamo fregati.Sono finiti(troppo presto) i tempi in cui ascoltavo 90 minuto in onde corte...
Bisognerebbe sempre pensare anche alla "robustezza" delle tecnologie, non solo alla qualità. In una situazione come l'attuale in Nepal, probabilmente l'unico modo di diffondere un po' di informazione è la radio analogica, possibilmente AM, ricevibile con una lametta da barba e una spilla da balia come si faceva nelle trincee della seconda guerra mondiale... Secondo me ogni nazione dovrebbe mantenere attivo un servizio del genere, al livello più basso e più resistente possibile. E' grazie alla tecnologia a basso livello che possiamo leggere i libri di cinquecento anni fa e ascoltare registrazioni di un secolo fa. Per fortuna allora non c'erano supporti digitali.
Leonardo, le tue sono esattamente le parole con cui io "difendo" la radiodiffusione in AM quando mi si dice che ormai è inutile.
Anche in alcune zone dell'Italia del Centro-Sud colpite in passato da un terremoto, molti ricordano che per non pochi giorni l'unica fonte continua di informazioni fu la radio in onde medie, pur con i suoi limiti di qualità. Niente FM, niente TV; e, mancando la corrente, niente telefoni (nè fissi né mobili), niente ADSL, niente "fibra" (...ci fosse stata!), niente satellite perché i ricevitori "normali" funzionano solo a c.a.
Non dimentichiamo poi il ruolo rilevante che in queste disgraziate occassioni assumono sempre i radioamatori (ormai pochissimi), forse addirirrura trasmettendo in telegrafia... ma no, ora sto esagerando!
Sta di fatto che, come hai giustamente sottolineato, le trasmissioni in AM si possono ricevere ovunque CON MEZZI SEMPLICI, anche se provengono da distanze considerevoli, ben più che da "dietro la collina". Purché queste trasmissioni esitano, ovviamente.
Non per niente mi sono lamentato del fatto che oggi il mondo rifugge dalla semplicità, o se preferiamo dalla "tecnologia a basso livello". Che poi questa sia più economica ed efficiente può essere vero, ma in certe situazioni diventa irrilevante.
Questo dovrebbe apparire chiaro se si ricordasse il servizio reso dalle varie "radio Caterina" e "foxhole radio" in tempi di guerra neanche tanto lontani.
Certo, si fatica a credere che il prossimo futuro possa riservare scenari simili, ma escluderlo del tutto è dissennato.
Basta pensare a una catastrofe come un terremoto o più semplicemente a un "black-out" prolungato in un area molto estesa per avvedersene.
Qualcuno in questo forum tempo fa ha osservato che per mantenere la concessione di "gestore del servizio pubblico" la RAI sarebbe obbligata, fra le altre cose, a mantenere in vita una rete in onde medie "minima" che assicuri una copertura completa del territorio nazionale, ed esattamente per gli scopi suddetti.
Non so se sia vero ma è verosimile.
Come spiegare però che da Roma in giù, almeno lungo la costa tirrenica, la situazione sia desolante? E in altre aree non è migliore.
Era così fondamentale sostituire Roma II con quell'oscenità di Monte Ciocci, e soprattutto spegnere l'ottima stazione di Napoli-Marcianise?
Quale altra ragione se non il risparmio dell'energia per l'esercizio e dei costi per una ristrutturazione probabilmente necessaria? Inquinamento elettromagnetico? Non prendiamoci in giro! Credo che nella "terra dei fuochi", perché esattamente nel suo bel mezzo si trova (o trovava) l'impianto di Marcianise, le priorità dovessero essere ben altre.
Molto opportuno l'esempio dei libri del Cinquecento.
Si sono conservati fino ad oggi, e con semplici integrazioni alle nostre normali nozioni linguistiche possiamo leggerli tranquillamente.
Vorrei vedere un uomo del 2515 alle prese con un CD dei giorni nostri...
Per altro, forse avrebbe fra le mani uno degli ultimi esempi di informazione su supporto fisico. Meno male che forse alle future generazioni arriverà anche qualche "vinile".
Oggi vorrebbero già farci mettere tutto solo "in cloud"... più semplice e sicuro, si dice. Ma credo che gli scopi siano altri.
Ai posteri l'ardua (direi nemmeno troppo) sentenza.
Saluti e lunga vita alla radio, quella vera.
---- Qualcuno in questo forum tempo fa ha osservato che per mantenere la concessione di "gestore del servizio pubblico" la RAI sarebbe obbligata, fra le altre cose, a mantenere in vita una rete in onde medie "minima" che assicuri una copertura completa del territorio nazionale ----
Questa cosa è vera ne ho avuto la conferma da un tecnico Rai (RaiTn).
Però non credo che ci sia un effettivo controllo della copertura del territorio, sarà una cosa "pro forma".... all'italiana!
Credo che la "copertura completa" del territorio in realtà non ci sia mai stata, neppure ai tempi d'oro delle onde medie. Conosco zone della Sardegna (e della Sicilia meridionale) dove Radiorai in AM non è mai arrivata.
E comunque, qualcuno dovrebbe prendersi la briga di effettuare i controlli, e probabilmente nessuno sa chi sia questo qualcuno. E figuriamoci cosa capiterebbe se si scoprisse che la Rai è inadempiente: un beato nulla.
Maurizio, non ricordavo che l'avessi scritto tu, e non mi andava di spulciare il vecchi "post" per trovare l' "autore". Grazie molte della precisazione.
Leonardo, è verissimo che la copertura dell'Italia in onde medie non è mai stata completa. Ma, con la vecchia rete, per almeno uno dei primi due programmi RAI un poco di segnale arrivava dovunque, anche se in molti luoghi era insufficiente per un ascolto accettabile, cioè senza un forte fruscio di fondo. Penso che accadesse così anche nelle zone che hai citato.
Questo di giorno; con l'oscurità, piu o meno dappertutto arrivavano decentemente (pur con i difetti tipici introdotti dalla propagazione ionosferica) almeno Milano I e Roma II, non interferite perché lavoravavano su frequenze esclusive in Europa. Ma a dire il vero quasi tutti di sera guardavano la TV, non ascoltavano la radio.
Comunque fosse, almeno in certi orari, le onde medie permettevano quasi dovuque l'ascolto buono o discreto di due programmi nazionali. Oggi a malapena di uno solo e direi nemmeno più dappertutto.
E poi, si poteva ascoltare "90° minuto" (e non solo) in onde corte! Oggi totalmente dismesse dalla RAI.
Per la FM le cose son ben diverse ma non tanto migliori: le zone "scoperte" dalla RAI non mancano affatto, con la differenza che lo sono di notte come di giorno.
"Qualcuno" dovrebbe contollare? Ma se non lo ha fatto nessuno nemmeno in altri tempi!
Credo che i problemi di copertura siano perfettamente noti e che nessuno se ne stia preoccupando, né per la FM né tanto meno per la AM.
Con buona pace di chi come me paga il canone, ai suoi tempi concepito per finanziare lo sviluppo della rete e la produzione di programmi di qualità, non certo per mantenere una struttura pletorica e "giardinetto" della politica.
Temo sia l'amara verita'.
Visto che siamo sull'argomento,e chi scrive la pensa allo steso modo,mi chiedevo che fine ha fatto la petizione che avevamo sottoscritto a suo tempo per la non dismissione della programmazione in onde medie in Italia.Altra cosa che mi sono sempre chiesto:e' possibile per un privato "aprire" una stazione trasmittente in onde medie(o corte)?
Glauco,
non so che fine abbia fatto la petizione, ne ho un ricordo più o meno vago ma senz'altro l'avevo sottoscritta anch'io!
Questo, se non erro, il solo riscontro ufficiale ricevuto:
http://www.leradiodisophie.it/Download/Cianciulli/Risposta%20della%20Rai.pdf
Risposta abbastanza sconsolante...
Spogliando il testo delle circonlocuzioni cortesi e "politically correct", mi pare che il senso sia questo:
"Davvero non capiamo tutto l'interesse che mostrate per delle tecnologie decrepite e inefficienti, oltre che costose. Pensavamo che nemmeno un solo italiano ascoltasse ancora la radio in AM, siamo increduli.
Rassegnatevi a un giusto e opportuno futuro "digitale", e se proprio siete assurdamente affezionati a certe bande che hanno dei vantaggi ma che è irragionevole usare, dotatevi di ricevitori DRM, anche se non stiamo facendo un accidente per usare davvero questa tecnologia perché abbiamo ormai capito anche noi che non ha futuro. Per un po' i più fortunati di voi riceverenno qualcosa, poi ci studieremo come costringervi a cambiare ancora i ricevitori.
Meglio una rete di piccoli ed economici trasmettitori di bassa potenza (DAB?), senz'altro più adatta alle evoluzioni che abbiamo in mente.
Ci muoveremo secondo programmi già stabiliti e irrevocabili, nascondendoci anche dietro al comodo e popolare alibi della riduzione dell'inquinamento elettrognetico, un tema cui ci fa piacere che cosi' tante persone siano sensibili.
Se le emissioni in onde medie facciano male alla salute non lo sappiamo e non lo vogliamo sapere perché non c'importa affatto, però ci fa comodo avere una buona scusa filantropica per spegnere i costosi trasmettitori di alta potenza in onde medie.
E poi, pensate che bello, non solo minori emissioni ma un uso più efficiente dello spettro elettromagnetico, e oltre a questo con la radio del futuro potrete ricevere testi, immagini, pagine Internet, chissà cos'altro... Ricchi premi e "cotillons" per tutti! Una rivoluzione!
Non diteci che non sareste appagati di queste meraviglie rese possibili dalle tecnologie digitali!
Insomma, rinsavite, rendetevi conto che ne vale la pena!
Lasciateci lavorare in pace e non fateci perder tempo con le vostre illogiche e disinformate farneticazioni nostalgiche, sappiamo bene quel che stiamo facendo."
Fine della mia "traduzione". Forse ho aggiunto qualcosa di mio e sono stato un po' eccessivo...
L'altra domanda pare semplice ma in realtà è complessa, come un po' tutto nel nostro amato Bel Paese.
Non conosco la legislazione attuale ma credo che sia più "possibilista" di quanto tutti crediamo.
In Italia esitono già stazioni private in OM e non sono strettamente "illegali". Lo stesso in onde corte.
Semplicemente, per il poco che ne so, i titolari hanno domandato agli "organi competenti" l'autorizzazione a trasmettere su una certa frequenza in OM e non hanno ottenuto alcuna risposta!
Sulla base del principio del "silenzio assenso", scaduti i termini previsti per la risposta hanno cominciato a trasmettere.
Se tale principio sia applicabile così banalmente a questo caso è molto discutibile, anche perché le radiotrasmissioni sono regolamentate a livello internazionale e questi signori non hanno occupato solo frequenze dismesse dalla RAI, quindi assegnate all'Italia, ma anche altre che hanno trovato libere e pulite nalla zona di copertura del trasmettitore.
Un esempio per tutti: AM Radio (di cui notoriamente non apprrezzo la programmazione, ma non è questo il punto) su 1350 kHz, se non erro una frequenza riservata al Sud della Francia ma non più utilizzata dai "cugini d'oltralpe". In base all'ottima portata del trasmettitore, deduco che la potenza irradiata sia rispettabile, almeno al confronto con altre emittenti private italiane in OM.
Il sonno prolungato degli "organi competenti", anche in presenza di probabili violazioni di accordi internazionali, la dice lunga sull'interesse che oggi si riserva alla nostra amata gamma OM e non solo in Italia.
I soli a lamentarsi dell'occupazione "abusiva" dei 1350 kHz sono i "DX-ers" (cioè coloro che per hobby vanno "a caccia" di emittenti lontane) del Noredeuropa. Questa frequenza è "pulitissima" in tutta Europa e comune con la canalizzazione americana (diversa da quella europea): prima che AM Radio accendesse il suo trasmettitore, permetteva loro di ricevere diverse trasmissioni dal continente americano, ovviamente non con regolarità.
Questi Dx-ers si stanno lamentando (secondo me con argomenti irragionevoli), chiedendosi anche a chi importi qualcosa della disco-music di AM Radio. Francamente mi pongo la stessa domanda, ma qualcosa mi dice che sono in errore e c'è chi apprezza...
La vera domanda è da dove arrivino i fondi per mantenere in vita queste stazioni che operano ai confini della legalità. Non certo dalla pubblicità, assente o quasi dalla programmazione.
Un piccolo trasmettitore in OM che copra un'area limitata (paragonabile a una stazione FM e in certi casi anche meno) forse ha un costo sostenibile per alcuni, anche come esercizio, ma comunque è un'operazione "a fondo perduto", una perdita secca.
Una stazione "seria" invece è onerosissima, sia per la costruzione di un sistema radiante efficiente (che richiede anche una manutenzione periodica accurata), sia per l'energia elettrica richiesta dal trasmettitore. Insostenibile per le tasche di un privato.
E vien da chedersi a che pro trasmettano queste radio "locali" in AM.
E antipatico ma doveroso chiederselo: quanti le ascoltano, e perché?
Mah, forse anche noi che stiamo dibattendo sull'argomento, così come spendiamo per le nostre radio, faremmo altrettanto senza un fine economico e anche se pochissimi acoltassero la nostra stazione, ma solo se proprio ci crescesse il denaro nelle tasche.
Invito chiunque ne sappia di più a intervenire.
Be', sia quel che sia, almeno queste radio portano un poco di vivacità nella gamma delle onde medie, anche se non dovunque. Non può che farci piacere.
Saluti
Lorenzo R.
Buonasera a tutti,
esprimo quelle che sono le mie personalissime opinioni sul tema Onde Medie in Italia ed argomenti annessi.
Come è notorio, i costi di gestione di un impianto trasmittente ad onde medie o corte sono decisamente alti. Si parla di impianti che irradiano almeno 50 - 60 kW o più e che, come già detto, richiedono una puntuale e scrupolosa manutenzione. Che detti impianti siano indispensabili in caso di catastrofi naturali è a mio modo di vedere ovvio: con internet fuori uso, linee telefoniche al collasso o distrutte ed impianti che lavorano in portata ottica resi inservibili l'unica via di comunicazione è una radio che lavora in OM - OC ricevibile anche con mezzi di fortuna e soprattutto a grandi distanze: basti pensare a "The Mighty KBC" oppure "Adventist Worls Radio" che si ricevono con segnali forti o fortissimi pur trasmettendo (in onde corte, banda dei 49 metri) se non erro da Nauen, in Germania. Di notte, in onde medie e con una antenna appena decente, se non ci sono disturbi locali si ricevono tranquillamente emittenti da mezza Europa anche con un semplice 5 valvole classe ANIE. Personalmente, alla fine degli anni '90, di notte ricevevo senza problemi dalla zona di Aix-en-Provence la RAI sia su 846 kHz (Roma II) sia sui 900 kHz (Milano I) servendomi di un economicissimo walkman alimentato a pile. C'è però da dire, e questo è il punto, che una rete in AM avrebbe al giorno d'oggi come fruitori solo uno sparuto gruppo di appassionati: chi tra i non radio appassionati ascolta ancora la radio in AM?
Sicuramente percentuali "da prefisso telefonico" sul totale dei radioascoltatori. Personalmente ascolto davvero poco Radiouno pur avendo la "locale" a 900 kHz presente nella mia zona con segnale molto ben fruibile semplicemente perchè non ne apprezzo la programmazione. Bene per l'informazione, anche per il GR regionale, ma durante il fine settimana, quando ho più tempo per le radio a valvole, c'è davvero troppo calcio con radiocronache imperanti talvolta anche durante il pranzo domenicale.
Convertirsi al DRM? al DAB? allo streaming? Davvero non lo so: a me va benissimo la modulazione di frequenza "normale", ma per ciò che resta delle onde medie RAI davvero provo poco interesse, e quel poco che provo è solo per ragioni storiche.
Credo che Lorenzo nel suo passaggio riguardo I AM Radio sui 1350 kHz si riferisse (anche) a me in quanto ascoltatore. Non so chi ci sia dietro nè quali interessi possano spingere un privato, o un gruppo di privati, ad irradiare in onde medie, comunque c'è da dire che queste emittenti portano una ventata di novità nelle OM nostrane. I AM tra l'altro non è l'unica: basti pensare a Challenger Radio e Radio Studio X, solo per citare quelle che ho ascoltato personalmente. Alcuni DXers citati da Lorenzo si chiedono, assieme a lui, a chi importi qualcosa della disco-music di AM Radio. Posso immaginare a chi fosse riferito il suo "qualcosa mi dice che sono in errore e c'è chi apprezza...".
Non so quanti ascoltino I AM Radio o altre simili, ma sicuramente hanno un loro sparuto gruppo di ascoltatori costituito da appassionati DXer ed amatori probabilmente più interessati alla caccia al segnale ed alla QSL che non alla trasmissione vera e propria, e ciò è particolarmente vero per le pirata in onde corte che certo non mancano anche dalle nostre parti.
Resta il fatto che, indipendentemente dall'emittente, ad ascoltare in AM sono rimasti a mio modo di vedere davvero in pochi.
Non posso che concordare che queste emissioni semi-ufficiali o dichiaratamente pirata portano un po' di vivacità in bande altrimenti popolate solo da personaggi particolarmente prolissi i cui discorsi, a volte, non sono così interessanti.
Saluti a tutti.
d.c.
Se posso dire la mia modesta opinione su quanto da voi scritto:
1) L'intera legislazione europea è fortemente impostata sul principio di sussidiarieta', per cui se esiste (come esiste) un'apposita commissione italiana per l'assegnamento delle frequenze, e se a domanda essa non risponde, l'istanza s'intende tacitamente accolta e le stazioni radio operano quindi, sempre a mio modestissimo parere, in piena legalita'. Di eventuali problemi internazionali risponde lo Stato italiano per la sua inadempienza, non il privato, che si e' limitato a seguire la procedura amministrativa prevista dalla legge.
2) L'esistenza di queste emittenti private in OM cosi' come quelle piu' o meno "pirata" in OC dimostra inequivocabilmente che un trasmettitore gestito non da raccomandati e paraculati in gran parte incompetenti, bensi' da un manipolo di poche persone molto appassionate di quel che fanno, non e' affatto costoso come la RAI vuole sempre far credere tanto per aver la scusa di spegnerli.
3) Soprattutto, con un unico impianto centralizzato ben piazzato, si possono coprire aree enormi. Non serve quindi avere un mostruosamente costoso esercito di tecnici per controllare e manutenere le migliaia e migliaia di microstazioncine DAB che costellano il territorio.
4) Io non sono stupito affatto che i privati trasmettano in OM. Anzi, sono stupito che siano cosi' pochi. Per darsene una ragione basta pensare che TUTTE le radioline a transistor hanno sul retro la levetta AM/FM. Credo che ogni famiglia italiana, anche la piu' miserevole, abbia come minimo nei cassetti di casa quattro o cinque radioline a pile con la levetta AM/FM. Anche tutte le autoradio ce l'hanno (la mia, una Alpine nuovissima, ha pure le onde lunghe, figurarsi!!!) Si ha quindi potenzialmente un pubblico ENORME, che non deve spendere una lira perche' e' gia' sovrabbondantemente munito dell'apparecchiatura adeguata per ricevere: deve solo usarla. E' sufficiente una modestissima campagna pubblicitaria locale basata su messaggi semplicissimi, tipo "spostate la levetta su AM e cercateci!" e si ha una audience potenzialmente colossale. Col silenzio RAI in OM, infatti, e' molto ma molto piu' facile trovare una nuova trasmittente locale in OM che non nell'ingombra e caotica FM.
Marco, non sono del tutto d'accordo, anche se mi piacerrebbe molto esserlo, e trovo doveroso spiegare il perché più in dettaglio.
Rimaniamo comunque nel campo delle opinioni personali, diciamo di ipotesi, percezioni, previsioni e presunzioni, dei "cosa accadrebbe se"..., dei "potrebbe funzionare" o "non potrebbe funzionare".
Poi il futuro prende sempre la piega che gli pare (o che pare a qualcuno che non siamo noi), spesso imprevedibile.
Figurati Lorenzo, stiamo solo confrontando opinioni e idee, che, per quanto informate, non costituiscono comunque un dato di fatto. Potresti benissimo avere ragione tu su tutta la linea.
Secondo me, su una cosa sola hai, oggettivamente e strumenti di misura alla mano, dei problemi tu: l'emittente di Milano. Persino io che abito ben lontano da Milano, in centro Piemonte, la ricevo benissimo. E' la seconda piu' potente in assoluto su tutta la gamma (ma di gran lunga, proprio) subito dopo la "locale" di Torino. Recentemente ho fatto un radioacquisto oltre Mantova (a Ostiglia, per la precisione) e anche da li' la ricevevo divinamente nonostante la modestissima filare che avevo improvvisato nella stanza del Bed & Breakfast (alla Toto' e Peppino).
Riguardo i "disturbi", di nuovo... Per me un disturbo in OM (un po' di fruscio di fondo e qualche scarica occasionale) e' sopportabilissimo. Il disturbo tipico da FM (gracchiate oscene per segnale insufficiente con "tunz tunz tunz" di sottofondo dal canale adiacente che occupa piu' banda di quella assegnata) e' viceversa per me assolutamente intollerabile, tale da rendere insopportabile l'ascolto. Il disturbo da digitale, con esplosioni improvvise tipo bomba nucleare e sibilanti da trapano di dentista, non sarebbe nemmeno da trattare come "disturbo" in quanto non c'e' un segnale disturbato, piu' propriamente il segnale non esiste piu' del tutto e ci sono solo piu' rumori inintelligibili o silenzio totale.
Riguardo chi ha speculato costruendo case abusive sotto i ripetitori OM, mi perdonerete la crudezza ma per quanto mi riguarda sono per una soluzione "alla sovietica": ruspa e martello pneumatico.
Ho letto la parola magica: "Grundig" e ho deciso di dire anch'io la mia sulla faccenda (triste) dei mutamenti - obbligatori - i quali sono diventati la moda degli ultimi anni.
Purtroppo sono, come penso tutti qui, appassionato di ascolto in onde corte e medie. L'"AM", e mi piace "fare fatica" ad ascoltare, e mi piace provare quell'ansia "inspiegabile" quando sento lentamente svanire un segnale, e il piacere che segue nel sentirlo piano piano riemergere dal rumore di fondo... Per questo e altro, ancora oggi, adesso, ascolto preferibilmente quelle. Purtroppo rispetto agli anni '80 è rimasto ben poco, e speriamo che quel poco rimasto "tenga duro". (qualche anno fa ad esempio ho assistito con gran dispiacere allo spegnimento di RSR (Svizzera) in onde medie, che seguivo ogni sera...)
In quanto "pagatore di canone" ho provato, dopo anni, a riavvicinarmi alla RAI, ma la delusione è stata grande: Gr a raffica, intervalli pubblicitari che durano fino a cinque minuti, "gingle" musicali per annunciare i vari programmi, decisamente fastidiosi. Probabilmente chi ascolta sempre non lo nota più, ma io non riesco ad ascoltare per più di un'ora.
In onde corte, almeno, pubblicità non ne ho ancora sentita. In questo momento 00:55 sto ascoltando radio Cina international, la più facile da ricevere, e da un'ora circa c'è solo musica. Nient'altro.
Per Diego C: anch'io spero come te di non dover mai regalare all'oblio la mia Grundig... per il semplice fatto che me l'hanno "messa a tacere"... Ne ho possedute alcune, a partire proprio dal Satellit 2000, ed ora utilizzo una C4000.
Come il digitale terrestre per la TV, il quale ha aumentato la qualità ma ha reso più difficile la ricezione (prima, anche se il segnale era debole si vedeva lo stesso, con la "neve"), temo che anche per il DAB sarà così, specilamente in viaggio...
Penso infine che, chi come me era abituato ad un passato più semplice, capirà sempre meno i mutamenti non strettamente necessari, come questo del DAB. Mi auguro che sul "business" prevalga il buon senso. Un saluto a tutti gli ascoltatori "con le orecchie connesse all'anima".