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L'angolo (Radio)Tecnico

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Geloso G 257 (magnetofono)

Buongiorno a tutti,

ho sistemato due magnetofoni G 257.
Di forma pressochè identica, hanno tuttavia alcune differenze:

Magnetofono G257 numero 1:
- ha il coperchio bobine in plastica trasparente perfettamente liscia, ovviamente originale e marchiato Geloso, simile nello stile a quello del G258 e del G256;
- monta la famigerata cinghia con sezione a T;
- monta un fusibile da 0,5 A in conformità a quanto indicato sul "guscio" e sull'etichetta in carta fissata sul fondello del mobile

Magnetofono G257 numero 2:
- ha il coperchio in plastica trasparente, originale e marchiato Geloso, "scanalato" con lo stile dei coperchi montati su G540/G541 e G680/G681;
- monta una cinghia a sezione quadrata che sembrerebbe d'origine (ma ovviamente non sono sicuro che sia originale di fabbrica);
- monta un fusibile da 0,3 A in conformità a quanto indicato sul "guscio" e sull'etichetta in carta fissata sul fondello del mobile.

La scritta sotto il portafusibile stampata nella plastica e sull'etichetta in carta sul fondo del mobile è quindi in un caso 0,5A e nell'altro 0,3A (strano?)

Anche gli altoparlanti montati non sono precisamente identici anche se penso che entrambi siano quelli montati in fabbrica.

Il tasto "audizione" (verde) del magnetofono numero 1 è di una tonalità di verde più scuro rispetto a quello del magnetofono numero 2 mentre gli altri tasti sembrano di colori uguali su entrambe le macchine.

Sicuramente sono apparecchi "diversi" anche se di fatto avrebbero dovuto essere identici.

Qualcuno tra Voi conosce un po' meglio la storia del modello?
Sui bollettini ho scoperto l'esistenza di una fantomantica "seconda serie" di G257, mi pare su bollettino 92 se non ricordo male.
Le valvole montate sono le stesse in entrambi gli esemplari.

Saluti a tutti,

d.c.

Re: Geloso G 257 (magnetofono)

Di serie di G257 la Geloso ne avrà fatte, più che due, duemila. Ho avuto un'interessante discussione in merito con Ezio Di Chiaro il quale accusava la Geloso - direi senz'altro a ragione - d'aver insistito a produrre il G257 quando ormai non lo voleva più nessuno ed era un sorpassatissimo pezzo da museo. Da autentico cavallo di battaglia qual era all'inizio, divenne il proverbiale cavallo morto che è inutile frustare; e se da un lato la Geloso deve la sua grande fama proprio alla produzione d'apparecchi efficienti ed economici come lo G257, parte del suo declino è altrettanto imputabile alla scarsa capacità d'innovazione che si deve registrare da un certo punto in avanti, testimoniata dall'esageratamente insistita produzione di G257, addirittura poi rielaborati in G600 quando ormai davvero non aveva piu' senso.

Comunque, come tutti gli apparecchi così longevi, tra due esemplari di G257 è del tutto normale riscontrare differenze anche vistose nei particolari oltre che nella componentistica. I fornitori cambiavano, gli stampi divenivano inutilizzabili a forza d'usura e li si rifaceva magari in modo un po' diverso o piu' razionale, e via dicendo.

Re: Geloso G 257 (magnetofono)

Ciao Marco

Ricordo benissimo la nostra discussione in particolare sul G 257 l'ing. Geloso e la sua dirigenza è sempre stata restia a innovazione tecnologica che poi sara' la causa del declino della azienda . La filosofia era di continuare a produrre modelli che facevano fatturato tralasciando la ricerca con modelli piu' innovativi mentre la concorrenza incalzava con prodotti tecnicamente piu' moderni e performanti. Se non ricordo male il G 257 rimase in produzione per oltre quattro anni in certi periodi dalla Magnetofoni Castelli venivano prodotti oltre 1000 G257 al giorno con fatturati da capogiro per poi trovarsi con un prodotto ormai invendibile tutto il materiale prodotto ed assemblato per il G 257 furono costretti ad inventarsi il G 600 per poter smaltire parte del materiale a magazzino . Nel frattempo si erano decisi a sviluppare e produrre un apparecchio portatile il G 540 rivelatosi poi un apparecchio poco affidabile subito sostituito dal G 541.Riguardo le varie serie è normale che nell'arco degli anni un modello subisca delle varianti ottimizzazioni estetiche e circuitali ,nella primissima serie ricordo che inizialmente veniva utilizzata la finale EL 95 in seguito sostituita con la 6AQ5 difatti sullo schema venivano evidenziate le due sigle valvole ed in particolare la resistenza di catodo che era differente in base al tipo di valvola impiegata. Nella seconda serie ufficiale il circuito fu ottimizzato con piccole varianti nei valoro resistivi e con l'aggiunta di un condensatore sulla placca del secondo triodo della ECC83 ,riguardo il valore del fusibile inizialmente era da 0,5A rapido in seguito fu utilizzato un fusibile da 0,3AT ritardato Comunque a parte tutto il G 257 resta un piccolo gioiello vanto della industria italiana venduto in tutto il mondo e dopo oltre 50 anni continua a funzionare ricordandoci i tempi passati

Saluti

Ezio

www.geloso.net


Re: Geloso G 257 (magnetofono)

Grazie ad entrambi per le interessanti risposte ed in particolare ad Ezio per le curiosità ed i retroscena della Casa Geloso.
Non stento a credere che il G257 fosse un gioiellino per l'epoca.
Forse vado off-topic, ma come mai il 540 fu considerato inaffidabile?
Faccio questa domanda sempre per curiosità dato che nel tempo ho messo da parte anche un 540 ed un 541 a "far compagnia" agli altri magnetofoni.
Devo dire che il 540 che ho recuperato era elettricamente sano eccezion fatta per un condensatore elettrolitico, il mio 541 invece aveva due BC108 totalmente fuori uso.

Re: Geloso G 257 (magnetofono)

Per come la vedo io il problema sta soprattutto nel motore. La Geloso o la Castelli avevano appena assorbito un'azienducola in crisi (a memoria mi pare fosse la Elettronica Trentina, Ezio eventualmente mi correggera') che aveva i magazzini pieni di motorini da due soldi. Nei 540-541 fu quindi abbandonato l'inarrestabile brushless Geloso, sostituito da questi motorini paurosamente sottodimensionati ed alimentati con delicatissime e consumabilissime spazzole, con i quali personalmente non azionerei nemmeno un walkman. Ricambi per questi motorini non ce ne sono, ed e' quasi sempre inutile acquistare un secondo apparecchio sperando di cannibalizzare il motorino perche' anche questo, con grande probabilita', sara' altrettanto guasto.

Inoltre, non so se in tutte ma perlomeno in alcune serie, al posto degli elettrolitici furono impiegati condensatori al Tantalio (e' probabile che anche quello da lei sostituito fosse, in realta', di questo tipo). Ora, i condensatori al Tantalio non sono di per se' una schifezza: sono si' fortemente inaffidabili, ma sono anche insostituibili nella miniaturizzazione estrema, ove servano grandi capacita' in spazi davvero limitatissimi. Sono un gran ritrovato tecnologico ma vanno usati, per l'appunto, quando davvero servono e tenendone ben presenti i limiti. Non e' questo certamente il caso d'un voluminoso registratore a bobine, dove i ben piu' affidabili elettrolitici trovano tranquillamente posto. L'idea di rimpiazzare quest'ultimi con condensatori al Tantalio, per di piu' sulle basi dei transistori, dove il segnale e' debolissimo e un'alterazione minima distrugge il segnale, e' stata a mio parere molto malaccorta e ha contribuito grandemente alla pessima fama (meritatissima) di questi due apparecchi.

Re: Geloso G 257 (magnetofono)

La Elettronica Trentina era stata fondata dai Castelli.
Vedi diversi articoli sul web ad es questo:
http://www.ilgiornale.it/news/grande-cuore-famiglia-castelli.html

Re: Geloso G 257 (magnetofono)

Un Saluto a tutti

Ritornando al G 257 l'idea era di realizzare un apparecchio di dimensioni contenute dal funzionamento semplice e sicuro destinato ad una clientela di giovani, studenti, e nuclei familiari.Uno dei punti fermi imposti dall'ing Geloso del nuovo progetto fu la eliminazione del famoso comando AVANTI VELOCE con la levetta rossa presente nei vecchi modelli G 255 e G256 con tutti i problemi che creava se involontariamente veniva attivato contemporaniamente il comando RITORNO .Purtroppo la famosa levetta rossa Di AVANTI VELOCE continuera' ad essere presente su tutti i modelli successivi come il G 258-G 268-G 540-G541-G 680-G681-82.sara' eliminata finalmente nei modelli G 570 G 650-51 eccc...Finalmente nel G 257 il comando Avanti Veloce diventava indipendente dagli altri comandi . Ed ora parliamo del G 540 prodotto per circa un anno con notevoli problemi di funzionamento uno dei problemi sostanziali era il motorino come gia' detto da Marco oltre ad altri particolari ,,Purtroppo al momento della progettazione del G 540 la Geloso non disponeva nella sua produzione della componentistica un motorino in corrente continua adeguato il che indusse a cercare sul mercato un motorino . Nei primissimi prototipi fu utilizzato un ottimo motorino della Lenco lo stesso era utilizzato nei mangiadischi della IRRADIETTE ma purtroppo risultava troppo costoso e cosi nei primi 1000 apparecchi fu utilizzato un modesto motorino inglese che spesso e volentieri si bloccava . Nel frattempo La CARDIOLINE facente parte della Elettronica Trentina di proprieta' della Magnetofoni Castelli sviluppava un motorino per il G 540-41 ed in seguito sara' utilizzato nei nuovi modelli G 570-G 651-e nelle varie fonovaligie . Altro problema incontrato nella progettazione del G 540 era la mancanza di componentistica adeguata come la presa di alimentazione dotata di contatti supplementari per disconnettere le pile e permettere il funzionamento con la rete indusse il progettista ad una soluzione tecnicamente discutibile come l'utilizzo di una presa volante fissata al mobile con una catenina da inserire nel funzionamento a pile. a volte succedeva che la spina volante con la sua catenina si rompeva con la perdita della spinetta e l'apparecchio diventava inutilizzabile con le pile. Tutti questi problemi furono risolti con il G 541 in cui la Castelli sviluppo' una presa di alimentazione dalla rete con un contatto supplementare che apriva il circuito delle pile interne e permetteva il funzionamento dalla rete . altra modifica fu'l'adozione di una spina presa DIN per il collegamento del microfono ma purtroppo il motorino restera' sempre il punto debole di questi apparecchi che utilizzavano il famigerato motorino .Marco ti ricordo che del motorino incriminato non esistevano ricambi come tu dici , ma i centri di assistenza autorizzati per una filosofia aziendale sostituivano sempre i motorini in caso di mal funzionamento completamente a gratis.

PS Le notizie da me raccontate provengono dai racconti dell'amico Ing Edgardo Velicogna direttore tecnico in Geloso membro del consiglio di amministrazione fino al 1969 purtroppo mancato all'eta' di 93 anni lo scorso anno

Saluti

Ezio

www.geloso.net





Re: Geloso G 257 (magnetofono)

Siete davvero insostituibili ed inesauribili fonti di informazioni sulla Geloso!
Come un'encicolpedia, forse meglio.
Grazie di tutto, mi piace sempre venire a conoscenza della "storia" degli apparecchi che ho.
Saluti a tutti ed alla prossima!

d.c.