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L'angolo (Radio)Tecnico

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L'angolo (Radio)Tecnico
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Re: Domanda su tensioni radio a valvole.

Dubbi piu' che leciti!

NORMALMENTE le tensioni in un radioricevitore sono misurate rispetto alla massa, e NORMALMENTE il telaio e' la massa. E NORMALMENTE questo vale anche per le tensioni ai piedini delle valvole, cosi' come sono elencate nelle tabelle di riscontro (salvo che sia specificato in tabella o in didascalia qualcosa di diverso).

Vi sono pero' alcune misure in cui cio' che conta maggiormente non e' la tensione verso massa, ma piuttosto la tensione relativa reciproca tra gli elettrodi. Per esempio, di norma, la griglia controllo di una valvola dev'essere a tensione NEGATIVA rispetto al catodo (il quale catodo non e' detto che sia collegato direttamente a massa; in alcuni casi lo e', ma nella maggior parte dei casi no). La misura va quindi eseguita tra griglia e catodo, dimenticandosi della massa che in questo caso non interessa.

Vi sono poi radio in cui il telaio non e' a massa, o che hanno piu' di un telaio, e quindi per prima cosa bisogna trovare, schema alla mano, qual e' lo zero di riferimento. Un caso particolare sono le radio in cui l'alimentatore e' ad autotrasformatore: esse presentano quasi sempre un telaio connesso direttamente alla rete elettrica. Credo sia superfluo sottolineare che lavorare su queste radio, senza gli opportuni accorgimenti, e' molto pericoloso e che quindi la sua idea di farsi prima della solide basi teoriche sia veramente ottima, oltre che lodevole.

Concludendo: di norma le tensioni sono date tra l'elettrodo specificato e la massa (telaio); ma in ogni caso le misure non vanno fatte alla cieca o a caso ed e' anzi sempre utile farsi PRIMA un'idea generale del circuito su cui si sta operando e delle sue particolarita', leggendo lo schema e interpretandolo (almeno a grandi linee).

Re: Domanda su tensioni radio a valvole.

La massa più affidabile per collegare il negativo dello strumento è il negativo degli elettrolitici.Per la misura della polarizzazione di griglia, questa è praticamente impossibile a causa dell'altissima impedenza in gioco. In ogni caso vale rispetto al catodo.Quando la polarizzazione è indiretta, ovvero tramite resistenza di catodo, la misura di questa tensione vale per il negativo della griglia, in quanto il potenziale di tutti gli elettrodi è sollevato dal positivo del catodo e la griglia che vede il telaio risulta negativa. Altrimenti c'è il caso della polarizzazione diretta della valvola tramite resistenza sul cento del trasformatore che è usata per l'AVC. Alle griglie però si presenta una alta impedenza che ne rende problematica la misura.
Importante per la griglia della finale è misurare che non ci sia tensione positiva data dalla predite del condensatore di accoppiamento, piuttosto frequente.
PS
Io avevo suggerire di inserire attraverso un milliamperometro una tensione continua di 200 volt, a radio spenta, sul positivo degli elettrolitici
Deve presentarsi uguale su tutti gli elettrodi dell'anodica, in particolare sulle griglie schermo per rivelare una eventuale perdita dei condensatori di griglia schermo. Quando c'è pochissimo assorbimento di corrente , le tensioni sono sempre uguali,e la radio ancora non funziona, rivolgersi ad un esperto. Carlo

Re: Domanda su tensioni radio a valvole.

Vi ringrazio per i chiarimenti, davvero gentili. Grazie!

Saluti.

Re: Domanda su tensioni radio a valvole.

Solo per "chiosare" su quanto (giustamente) scritto da Carlo: e' vero che tentando di misurare la tensione griglia-catodo, che e' figurativamente un circuito a resistenza quasi infinita, l'inserzione dello strumento (che, per quanto sia di qualita' eccellente, avra' al massimo una resistenza molto elevata, ma non quasi infinita) altera talmente tanto le condizioni circuitali che il risultato numerico della misura sara' privo di senso.

Pero', in questo caso, generalmente non serve una vera e propria misura numerica del valore della tensione. All'atto pratico spesso serve solo rendersi conto che effettivamente la griglia sia negativa rispetto al catodo; di quanto lo sia e' meno importante. Io normalmente opero senza nemmeno invertire le polarita' del multimetro (analogico): puntale negativo sul catodo, puntale positivo sulla griglia. Se l'indice si muove in senso contrario al solito (scende sotto lo zero), vuol dire che con altissima probabilita' quella sezione del circuito radio e' a posto.

@ Carlo: la tua idea del test unico a 200 Volt mi sembra interessante. Perche' non ampliarla in un topic apposito, o meglio ancora in un articoletto?

Re: Domanda su tensioni radio a valvole.

Salve a tutti.
Mi chiedevo, (sono le 6,00 del mattino),dato che effettivamente non e' possibile poter misurare al 100% 100 le varie tensioni anche con gli attuali strumenti digitali,mi e' capitato di visinare schemi radio con riportate le varie tensioni molto minuziosamente anche lo 0,1 volt,schemi di ben 60-70 anni addietro,quindi presumo che siano riportate grossolanamente.
Angelo.

Re: Domanda su tensioni radio a valvole.

No: venivano misurate con i voltmetri a valvola. Si tratta di strumenti "monofunzione" (misurano solo tensioni) i quali, avendo l'ingresso su una griglia, presentano una resistenza d'ingresso elevatissima la quale quindi perturba molto poco il circuito su cui e' eseguita la misura. Come dovrebbe risultare chiaro da quanto scritto in precedenza, i voltmetri a valvola sono strumenti specialistici poco utili nelle radioriparazioni comuni.