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L'angolo (Radio)Tecnico

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L'angolo (Radio)Tecnico
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Re: aggiunta fusibile sul primario?

Intervengo per un'ultima volta, più che altro per offrire uno spunto a chi è più esperto di me sui trasformatori e che spero si faccia vivo su questo tuo "post".

Cito ancora il mio "riavvolgitore di fiducia": sosteneva che, nella maggior parte degli autotrasformatori e trasformatori per radio, i fogli di carta isolante fra strato e strato non sono affatto indispensabili, anche se erano presenti nel rocchetto originale.
Questo perché gli smalti isolanti sintetici impegati sul filo di rame odierno avrebbero caratteristiche dielettriche nettamente superiori e soprattutto stabili nel tempo rispetto a quelli "di origine naturale" del passato(ritengo a base di olio di lino cotto, come erano un po' tutti gli smalti).
In effetti, se svolgiamo un trasformatore "moderno", a meno che non sia per tensioni superiori a quella di rete, difficilmente troviamo dell'isolante fra strato e strato.
Purtroppo, per consultarmi col suddetto mio "riavvolgitore di fiducia" servirebbe una seduta spiritica, ammesso che volesse... "farsi vivo"!
Consapevole della mia ignoranza in materia ammetto che, se dovessi riavvolgere io un trasformatore di una radio, per non rischiare lo rifarei esattamente come l'originale, con i fogli isolanti dovunque li avessi trovati svolgendo il vecchio rocchetto.
Forse transigerei se si trattasse di un autotrasformatore per un piccolo apparecchio; non così invece se fosse un trasformatore con secondario doppio per tensione superiore a 250V.
Ma sono solo congetture...
Sarei felice anch'io se qualcuno di qualificato e informato intervenisse qui con un contributo chiarificatore sull'argomento (oltre a indicarti un possibile fornitore per la carta, si spera...).

Ah, abbiamo dimenticato che il titolo del "post" era "Fusibile sul primario?"
Se sei in vena di modifiche migliorative, ribadisco che in fondo non è una cattiva idea, anzi, non lo è per nessuna radio, purché il fusibile sia calcolato e scelto correttamente in base all'assorbimento dell'apparecchio (cioè dimensionato abbastanza largamente per non interrompersi a ogni minima sovratensione di rete, né d'altra parte dev'essere tanto "lento e robusto" da non servire a nulla).
Ricordiamo che la ben nota ditta Marcucci di Milano produceva e pubblicizzava una "spina di sicurezza" per apprecchi radio, dotata per l'appunto di fusibile. E, per quanto ne so, era stata un discreto successo commerciale.
Segno che l'esigenza di un fusibile era sentita, utile o no che fosse: forse, ai tempi, nelle radio si "bruciavano" più trasformatori di quanto immaginiamo oggi.

Saluti

Gian Lorenzo

Re: aggiunta fusibile sul primario?

Intervengo ancora una volta anche io :-)
Non mi ritengo assolutamente un esperto di avvolgimenti di trasformatori, premessa doverosa, tuttavia ho sempre trovato comodo piu' che utile usare l'apposita carta fra i diversi strati. Il primo motivo che mi viene in mente, oltre il miglior isolamento fra strati che probabilmente e' inutile con gli smalti moderni, e' una migliore qualita' dell'avvolgimento in quanto il colore della carta fa subito risaltare eventuali spazi fra le spire e mi consente di regolare meglio la velocita' di scorrimento laterale del filo.
Sicuramente con la dovuta esperienza (o facendo tutto con macchine super automatiche) non c'e' bisogno di questi accorgimenti.
Saluti
Francesco