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L'angolo (Radio)Tecnico

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Re: fori su vetro

Carlo ha semplicemente spiegato il metodo più economico... e non lo sarebbe neanche in assluto, nel caso tu non avessi già l'indispensabile trapano a colonna.
Le costose frese diamantate si adoperano in genere per fori medio-grandi.
Se il foro che occorre è abbastanza piccolo, esistono in commercio delle punte specifiche per vetro che hanno un costo del tutto accettabile.
Difetti? A parte la disponibiltà solo per piccoli diametri di foratura, si consumano o danneggiano con molta facilità.
Mi pareva di ricordare che al massimo permettessero fori di 12 mm e una rapida ricerca in Internet sembra averlo confermato.
Per molte scale parlanti (ma non credo per tutte!) potrebbero essere sufficienti.
Io non ho più il trapano a colonna, visto che non dispongo più degli spazi di un tempo, perciò la mia esperienza di fori su vetro risale a moltissimi anni fa (non esisteva nemmeno Internet...) ma credo di aver ancora da qualche parte una di quelle indimenticabili punte "a freccetta" piuttosto rovinata.
Si possono adoperare nello stesso modo che ha spiegato Carlo ma non è l'unico; chi le vende (se non è un "Bricocenter" ma uno dei pochi seri ferramenta sopravvissuti) senz'altro può consigliarti. Preciso che io al posto del gesso usavo l'altrettanto comune stucco per vetri (e ovviamente non attendevo che si essiccasse). Unica accortezza in più che adottavo, un "letto" di gomma o di cartoncino molto spesso per la lastra di vetro.

Se tu non prevedi di fare spesso lavori di questo tipo, ti suggerisco di rivolgerti a un buon vetraio ogni qual volta ti occorra: in tutta la tua vita spenderai forse meno che per le punte e frese diamantate di vari diametri che ti occorrerebbero. Se poi la foratura si chiedesse allo stesso vetraio da cui si acquista la lastra, credo che il sovrapprezzo non supererebbe il costo di una o due punte.
Tieni anche conto che il buon esito non è affatto garantito: punta o fresa o tubo che sia e per quanta cura si adoperi, il vetro può spezzarsi, specialmente se la lastra è piuttosto sottile come sono quasi tutte scale parlanti. Questo vale specialmente per le forature "casalinghe" ma non solo.
Prima di cimentarti nel lavoro definitivo, dovresti far molte prove su "vetracci" di spessore simile per imparare a dosare bene la velocità di avanzamento della punta (o strumento assimilabile): dev'essere il più possibile costante e molto bassa, così come molto bassa dev'essere la velocità di rotazione del trapano.
Perfino i vetrai preavvisano sempre i clienti che un vetro di piccolo spessore potrebbe spezzarsi durante la foratura, anche se praticata con apposite attrezzature altamente professionali usando il massimo della perizia.
Insomma, se le scale parlanti di cui stiamo parlando sono dei "capolavori" già stampati in eccellente serigrafia (e quindi costati parecchio), sconsiglierei il "fai da te" perfino al mio peggiore nemico e trepiderei un poco anche nell'affidarmi a un professionista.
Si deve forare (o far forare) la lastra quand'è ancora un semplice vetro trasparente "vergine".

Un solo appunto conclusivo sul rifacimento "casalingo" delle scale parlanti in generale.
Non sono d'accordo sull'affermazione che tutto il resto in qulche modo si faccia, a meno che non si vogliano considerare accettabili le stampe su lucido da racchiudere fra due vetri sottili. Ne vedo "in giro" sempre di più.
Non mi ritengo un perfezionista ma le ho trovate quasi tutte molto deludenti e le poche eccezioni costituivano dei casi davvero particolari. Poco più che il proverbiale "meglio che niente".
Ho visto invece due ottimi restauri (oltre a un terzo non dal vero ma in Internet) realizzati con stampa su pellicola autoadesiva: anche se si trattava di casi "difficili" (non approfondisco il concetto per non dilungarmi ancora di più), erano quasi indistinguibili dalla scala originale. Però non ho ancora sperimentato personalmente questo metodo. Inoltre, non giurerei che il buon esito si mantenga inalterato nel tempo quanto una serigrafia.
Di altre tecniche "casalinghe" ho solo sentito parlare e teorizzare, almeno per ora...

Saluti

Gian Lorenzo



Re: fori su vetro

Grazie Gian Lorenzo per la dettagliata spiegazione

Re: fori su vetro

Visto che siamo a parlare di fori su vetri, vorrei fare alcune precisazioni: le punte per vetro cui si accenna necessitano di molta pressione e vanno bene solo su cristalli spessi. Un sistema che rende le punte elicoidali atte a fare qualche foro su vetro è arroventare al bianco la punta e raffreddarla spegnendolo su una massa di piombo. Una curiosità che non ho mai sperimentato e quella che il vetro, immerso completamente nell'acqua, si taglia con delle normali forbici !

Re: fori su vetro

Premetto doverosamente che per quel che so Carlo è ben più esperto di me e di certo non solo di fori nel vetro.
Ricorda, quasi sempre chi usa poche parole ne sa più ed è più affidabile di chi scrive molto!
Rifersco solo più in dettaglio la mia esperienza e sottolineo che non è notevole.
Io ho usato solo le punte "a freccetta", mai le elicoidali e tanto meno con tecniche evidentemente poco "domestiche".
In effetti, chi mi aveva venduto queste punte mi aveva avvertito che già con lastre spesse 4 mm non potevo sperare in un'alta percentuale di successi: "mah, può provare, ma non garantisco nulla".
Invece i risultati pratici erano stati più soddisfacenti di quanto mi attendessi dopo una simile premessa (diciamo sette fori su dieci riusciti senza compromettere l'integrità della lastra). Non escludo che sia stata pura fortuna, in fondo di fori nel vetro non ne ho fatti moltissimi.
Ai tempi avevo forato con successo anche lastre da 3 mm (persino il vetraio "sotto casa" non ne trattava abitualmente di così sottili!) e per quanto ricordo non avevo dovuto esercitare pressioni notevoli, anzi...
Tutto questo "soggettivamente" e al di là della "teoria" che per altro non conoscevo.
Erano servite molte prove "andate male" prima di acquistare la sensibilità e la pratica per raggiungere le percentuali di successo che ho nominato: per questo ho insistito sull'opportunità di fare molti esperimenti su "vetracci" prima di dedicarsi al lavoro definitivo.

Ribadsco il solo punto certo: meglio rivolgersi a persona del mestiere se la lastra da forare non è un sempice vetro "grezzo", facile ed economico da riacquistare nel caso malaugurato ma tutt'altro improbabile in cui si rompesse.

Saluti

Gian Lorenzo