Salve a tutti,
dopo lunghi mesi di "fermo lavori forzato" sto riparando una radio, una Minerva 465/2.

Il primo problema è che non ho lo schema e mi sarebbe di grande aiuto.

Qualcuno di voi lo ha e può per cortesia inviarmelo?

Graditissima anche qualsiasi altra documentazione utile, come una tabella delle tensioni alle valvole ecc.

Il secondo e ancor più grave problema è un forte ronzio che proviene dal trasformatore di alimentazione.
Preciso che ho staccato prudenzialmente le connessioni del secondatrio AT, quindi il solo assorbimento è dato dall'accensione dei filamenti.
A parte il ronzio, non si osserva nessun altro inconveniente: le tensioni sui secondari sembrano normalissime e il trasformatore si scalda in modo altrettanto normale (diviene appena tiepido dopo una mezz'ora dall'accensione).
Il pacco lamellare appare perfettamente serrato.
Un particolare rivela che il problema del ronzio non è nuovo in questo trasformatore: qualcuno in passato aveva provato a risolverlo conficcando maldestramente un grosso chiodo fra i lamierini! Inutilmente, direi...
Il ronzio rimane inalterato tanto martellando i lamierini quanto stringendoli in qualunque punto accessibile.
Insisto con il temrine "ronzio" e non "vibrazione" perché perché non sembra affatto trasmettersi al telaio.
Non mi era mai capitato un caso simile!
L'unica ragione non poco fantasiosa che riesco a immaginare è un lamierino che vibra sotto al cartoccio, assunto che questo sia un poco "lasco" (però non lo sembra affatto); forse sbaglierò ma non mi sembra una causa sufficiente per un ronzio così intenso.
A maggior ragione escluderei una vibrazione interna fra gli avvolgimenti, comunque poco verosimile di per sé.

Prima che decida di smontare completamente il trasformatore (mi piacerebbe davvero evitarlo...), qualcuno ha una "dritta" da darmi?

Grazie in anticipo a chi vorrà rispondermi.

Saluti

Gian Lorenzo

Ti ho mandato lo schema, è quello del radiomuseum...

Rignrazio pubblicamente per la rapidità con cui mi hai mandato lo schema e per la disponibilità dimostrata.

Saluti

Gian Lorenzo