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L'angolo (Radio)Tecnico

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L'angolo (Radio)Tecnico
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Re: Phonola 5579D

Ciao,
i miei commenti.
1)
E' ovvio che in Onde Corte tu non senta nulla di italiano... non c'è davvero più nulla!

2)
In Onde Medie, cara grazia che tu ti trovi in una zona dove si può ricevere ancora RadioUno. Ritieniti fortunato!
Durante le ora di oscurità, però, dovresti poter sintonizzare qualche stazione estera fra le più potenti.
Sempre che tu scolleghi le spine di televisori, PC, modem e altre fonti di disturbo. E se abiti in appartamento, dovresti convincere i vicini a fare altettanto... Facile, no?

3)
Che la "finale" scaldi MOLTO, MOLTO più delle altre valvole (tanto che toccandola ti scotteresti) è normalissimo.
Anche la raddrizzatrice si dovrebbe scaldare quasi altrettanto, mentre le altre valvole devono rimanere appena tiepide.
Quel che importa è che nella finale non si arrossino la placca o la griglia schermo: non mi pare il caso di scendere nei dettagli ma sono sempre chiari sintomi di guasti che in breve tempo farebbero defungere la povera valvola.
Comunque, se le tensioni che misuri sugli elettrodi della UL41 sono quelle prescritte (vedi tabella allegata allo schema), non ti preoccupare della temperatura...

4) E' pure normale che il trasfomatore sia "abbastanza caldo" dopo una ventina di minuti ma... bisognerebbe capire QUANTO caldo!
Diciamo che se non si scalda così tanto da non poterci tener sopra la mano, non sprigiona un leggero odore di bruciato, non emette piccoli "sfrigoli cartacei" né eccessivo ronzio, allora possiamo confidare che sia "sano".
Anche in questo caso, giova misurare le tensioni sugli elettrodi delle valvole: se più o meno sono quelle che leggi nella tabella allegata allo schema, il trasformatore è verosimilmente in buone condizioni.
Da quel che ho capito, però, non hai agito con tanta prudenza su questa radio... Intendo che l'hai accesa senza osservare tutte le precauzioni necessarie e il trasformatore potrebbe essersi danneggiato (cioè potrebbe trovarsi ad avere qualche spira in cortocircuito). Ma è solo un'ipotesi, io sono ottimista.
Comunque, io raccomando che prima di accendere una radio si sostituiscano senza pietà e incondizionatamente alcuni condensatori specifici: misurarli in via preventiva è DEL TUTTO INUTILE; anche se sembrassero a posto, una volta che vi si applicasse la tensione anodica perderebbero isolamento.
In particolare:
- gli elettrolitici di filtro (in questa radio, il C21 "doppio")
- il condensatore di accoppiamento fra griglia della finale e placca del triodo preamplificatore (nel tuo caso, il C15);
- il condensatore fra telaio metallico e un polo della rete ("per te" è il C22); raccomandato un ricambio di tipo "X2" a 250V c.a. o più (io non disdegno altri tipi meno "sicuri", purché autorigeneranti e adatti per tensione di almeno 630V)
- qualunque condensatore sia un una posizione tale da avere una tensione elevata ai suoi capi;
- l'eventuale condensatore in parallelo alla resistenza "di catodo" della finale (non è sottoposto a tensione elevata ma se fosse in cortocircuito azzererebbe la polarizzazione della valvola che si danneggerebbe per riscaldamento eccessivo). Bé, in questa radio non c'è...

Senza questi interventi "preventivi", si rischia seriamente una moria di altri componenti, non solo resistenze ma anche valvole (finali o raddrizzatrici) e, quel che è ancora peggio, trasformatori.

5)
I condensatori non devono MAI scaldarsi: è un chiaro sintomo di perdita d'isolamento. Dal C20 non me lo sarei aspettato, visto che lo hai già sostituito e quel che si scalda è un condensatore "nuovo".
Sostituisci sempre e senza pensarci due volte QUALSIASI condensatore sia "caldo" al tatto, anche se si tratta si uno di quelli che hai già rimpiazzato.
E dopo aver "ri-sostituito" il C20 (a questo punto, usane uno adatto per tensione maggiore), forse anche il trasformatore si scalderà un poco di meno...

6)
Un leggero ronzio di alternata (50 Hz o 100 Hz) è del tutto normale negli apparecchi a valvole ma deve essere al limite dell'udibilità.
Altrimenti, la causa più comune è il difettoso filtraggio dell'anodica.
In questa radio i due elettrolitici di filtro sono un componente "doppio" con negativo comune (C21) e dici di averlo sostituito.
Visto che gli elettrolitici "doppi" non si trovano più in commercio... Ne hai usati due separati? Oppure uno solo per sostituire una sola sezione? In questo seocndo caso, sostituisci anche l'altro.
Una precisazione un poco... pedante: la resistenza R16 non si può certo dire "in parallelo" all'elettrolitico: è collegata fra i due positivi degli elettrolitici ed è "in serie" alla corrente anodica, in modo da formare la classica cella filtrante a "pi greca".

Saluti

Gian Lorenzo









Re: Phonola 5579D

Buonasera,
per il condensatore doppio C21, ne ho utilizzati due pero con capacità leggermente inferiore, 47uf+47uf a 400vl.
Per il C20, ho utilizzato un condensatore classico di tipo poliestere da 11.000pf a 20.000vl, avevo letto da qualche parte che il tipo in poliestere sulla amplificatrice non va molto bene si dovrebbe usare uno in polipropilene... che ovviamente non ho trovato.
Per quanto riguarda il rumore di fondo effettivamente per poterlo udire devi avvicinarti all'altoparlante , è un ronzio abbastanza cupo ovviamente aumenta se alzo il volume... se però sintonizzo qualche emittente diventa impercettibile...non da fastidio.
Ho provato a mandare un segnale audio BF nell'ingresso phono, viene amplificato egregiamente il suono è pulito senza distorsione o altro, questo mi fa pensare che il finale lavora bene.
Ho voluto riprovare la vecchia UL41 per vedere se era veramente andata, il suono viene amplificato però in maniera distorta gracchiante, pertanto sarà cestinata insieme all'occhio magico.
Avrei voluto sostituire i vecchi componenti con dei nuovi senza alterare l'estetica, purtroppo si è creato una specie di arcobaleno condensatori azzurri, gialli di tutti i colori ...per fortuna sono nella parte di sotto pazienza..
Per quanto riguarda le tensioni, non c'è ne una che coincide con quelle riportate nella tabella dello schema, o sbaglio qualcosa ...io
A parte la tensione di filamento che dovrebbe essere l'unica in alternata, tutte le altre le misuro in continua con negativo sul telaio e col positivo sul piedino interessato...giusto??
Nella tabella in alcuni piedini c'è il simbolo " - " che dovrebbe significare che il piedino non viene utilizzato nella valvola e che pertanto non viene riportata la misura?? oppure che dovrebbe essere a 0 vl?

Per la R16 l'ho guardata e riguardata avrei giurato fosse in parallelo..ho molte cose da imparare ancora...

Sono riuscito ad iscrivermi nella comunity, appena posso caricherò le foto della mia prima radio a valvole ...intanto oggi ho finito di riverniciare a gomma lacca la mia seconda radio la Telefunken little Melody con giradischi e modulazione FM.... se ci riesco posto le foto anche di questa.


Buona notte...

Re: Phonola 5579D

Ciao,
rieccomi con i miei nuovi commenti.

1) CONDENSATORI ELETTROLITICI
i due condensatori di filtro da 47 microfarad vanno benissimo, diciamo pure che sono assolutamente identici agli originali.
Salvo in qulche tipo speciale, la tolleranza sul valore degli elettrolitici è molto ampia, tanto che non viene nemmno segnata... tipicamente, la capacità reale può variale fra il -20% e il +80% del valore nominale.

2) CONDENSATORI NON ELETTROLITICI
Per la sostituzione dei condensatori a carta, le varie raccomandazioni sul tipo di dielettrico sono dettate da requisiti di sicurezza.
Nella mia risposta precedente, infatti, ho scritto "purché autorigeneranti da almeno 630V". I cosiddetti "autorigeneranti" (meglio ancora quelli specificamente "di classe X2"), in caso di avaria non vanno in cortocircuito. Con ciò si evitano danni ad altri componenti... e agli esseri umani!

Penso comunque che il tipo con cui hai sostituito il C20 non sia da 20000V (quasi introvabile!), tutt'al più da 2000V.
In generale, nelle radio d'epoca si devono usre condensatori per tensioni di almeno 630V (ma meglio se 1000V); solo in apparecchi a bassa tensione anodica si potrebbe transigere.
Anche la capacità di 11000 pF mi pare "strana": non è un valore della serie normalizzata E12, quella tipicamente usata per i condensatori in poliestere o comunque di tipo comune.
Insomma, dove hai trovato questo condensatore??

3) RONZIO
Il fatto che il ronzio aumenti alzando il volume dimostra che NON dipende da filtraggio difettoso: se così fosse, non cambierebbe affatto d'intensità regolando il potenziometro.
Il ronzio che senti è quello tipico "per induzione elettroostatica" dalla c.a. al circuito di griglia del triodo preamplificatore.
E' un fatto normale, quasi "endemico" nelle radio più economiche.
Per ridurlo, giova allontanare tutti i conduttori percorsi dalla c.a. (in particolare, quelli per l' accensione dei filamenti) dal potenziometro di volume e dai suoi collegamenti con il circuito.

4) PROVA DEGLI STADI A BASSA FREQUENZA
La prova del segnale BF sull'ingresso "fono" è senz'altro indicativa ma permette di individuare solo le anomalie di funzionamento più "pesanti".
Lo stadio finale (e ovviamente anche il triodo pramplificatore!) forse "lavora bene" davvero ma se le tensioni sugli elettrodi delle valvole non assomigliano nemmeno lontanamente a quelle prescritte avrei qualche dubbio...

5) GENOVESITA'
Date le mie origini, mi fa inorridire la locuzione "buttare via"... anche riferita alle valvole esurite o "cotte"! Chissà, forse un giorno potresti trovare qualche strano modo per usarle...

6) ESTETICA
Se tu usassi condensatori "assiali" anziché "verticali" per montaggio su circuito stampato, potresti "svuotare" il vecchio componente e nascondervi dento il ricambio.
Chiaro che se scegli tipi a ben 2000V di isolameno probabilmente sono troppo grandi e non ci riuscirai mai...
I condensatori con terminali assiali si trovano ancora, anche se con difficoltà.

7) TENSIONI
Hai detto che le tensioni misurate sono diversissime da quelle previste: di quanto? Esattamente quanti volt misuri, piedino per piedino di ciascuna valvola?
Se non è indicato diversamente, tutte le tensioni sono sempre riferite alla "massa", cioè al telaio che è il negativo comune.
In questo caso, sotto la tabella è addirittura specificato che sono misurate rispetto alla massa e in assenza di segnale, con voltmetro da 20000 ohm per volt.
Come dici tu, le tensioni sono alternate per i filamenti MA NON SOLO... è ovviamente alternata anche la tensione sull'anodo della UY41 (piedino 2).
A proposito, se questa non è di 170V c.a.come segnato sulla tabella (o poco di più), c'è qualche dubbio sulla salute del trasformatore.
Tutte le altre tensioni in tabella sono continue.
Il simbolo "-" può voler dire che il piedino non è utilizzato o non è collegato ma più esattamente significa che su di esso NON OCCORRE ESEGUIRE ALCUNA MISURA.
Ad esempio, i piedini corrispondenti alle griglie sono "utilizzatissimi e collegatissimi" ma sono contrassegnati con "-".
Questo perché, data l'elevatissima resistenza dei circuiti di griglia, non sarebbe possibile eseguire una misura di tensione con un voltmetro da soli 20000 ohm per volt.
La tensione negativa di gliglia si misura invece (sempre che lo stadio sia autopolarizzato, come in genere accade) indirettamente come caduta di tensione ai capi della resistenza catodica.
A quei tempi, le miusure dirette di tensione sulle griglie si potevano eseguire solo con i costosi voltmetri a valvola (a resistenza interna elevatissima) che pochi possedevano.
Oggi molti voltmetri digitali anche economici hanno resstenze interne di 10 megaohm o più.
Con un voltmetro digitale di questo tipo, almeno sulla griglia della "finale" si potrebbe fare una misura diretta abbastanza affidabile.
Ma non sulla griglia della UBC41... Se sei "alle prime armi", non riuscirai nemmeno a capire in che modo è polarizzata in quest'apparecchio (non c'è la resistrenza di catodo e la griglia va a massa attraverso la R10, di ben 20 megaohm!)... Bé, se non ricordo male, puoi trovare la risposta anche su questo sito! Colgo lo spunto per rimandarti ai "pregevoli scritti" di Leonardo e altri, senz'altro più esperti di me!

8) RESISTENZA R16
Per come è disegnato lo schema, posso quasi capire perché "a colpo d'occhio" la R16 abbia l'aria d'essere in parallelo al condensatore doppio...
Ma credo che se solo tu ridisegnassi lo schema in modo equivalente, raffigurando due condensatori separati, ciascuno con il proprio negativo portato a massa separatamente da quello dell'altro condensatore, forse questa "sensazione di parallelismo" svanirebbe...
Gli schemi delle radio d'epoca, specialmentne per quanto riguarda i circuiti di alimentazione, spesso sono disegnati senza troppa "logica". Talvolta io ne ridisegno alcune sezioni in modi alternativi (sarebbe lungo approfondire quli criteri uso!) per capirli a fondo.

9) ALTRO...
Lieto che tu abbia completato il lavoro sulla "Little Melody", guarderò le foto con interesse.

Saluti

Gian Lorenzo

Re: Phonola 5579D

Inserite foto della radio nella comunity, l'album si chiama Ignabona.
Qualcuno sa dirmi come si fa a creare un album dentro l'album?
Grazie..

Re: Phonola 5579D

Ciao,
per sapere se e come "creare un album dentro l'album" ti suggerisco di mandare una e-mail al "webmaster", senz'altro ti risponderà in tempi brevi.
In quanto alle foto della radio, i miei complimenti per il restauro del mobile, un lavoro paziente e di qualità!
Io mi sarei limitato a interventi parziali, diciamo di semplice "maquillage" ma più che altro per pigrizia.
Bé, la finitura non rispecchia quella originale, cioè con sfumatore molto scure, ma non storco affatto il naso per questo!
Anzi... Direi che lasciando il legno in una tonalità più naturale hai apportato una variante MIGLIORATIVA che ne esalta la bellezza.
Difficile che io approvi simili interventi, quindi puoi crederci!

Saluti

Gian Lorenzo

Re: Phonola 5579D

Buona sera,
Grazie per i complimenti, è stato un lavoro lungo e abbastanza faticoso.
Il mobile era parecchio rovinato, mancavano pezzetti di impiallacciatura e la gomma lacca era ormai spaccata ovunque.
La rimozione della vecchia gomma lacca è stata davvero faticosa non credevo fosse cosi dura da togliere, alcol e retina e poi tutta la procedura per turare i pori ecc.....
Mano mano che toglievo la vecchia gomma lacca, ho scoperto con stupore che tutto il bordo frontale era di radica un peccato coprirla di nuovo.. cosi ho preferito utilizzare solo il colore naturale della gomma lacca in modo da non coprire le venature del degno.
Per restaurare questa radio ho impiegato quasi un anno di tempo, ovviamente non lavorandoci tutti i giorni...ma alla fine ne è valsa la pena
Finita la prima ho iniziato la mia seconda radio a valvole, non ho saputo resistere alla tentazione della "Telefunken Little Melody" la quale ha anche il giradischi
Appena posso carico sulla comunity le foto anche di questa radio...
Ho avuto un piccolo imprevisto che mi ha fatto rallentare un po, ho staccato la tela quella davanti all'altoparlante poiché era parecchio ingiallita macchiata di ruggine e parecchio sporca, l'ho lavata e si è ristretta di almeno due centimetri sia in lunghezza che in altezza .
Ho provato a cercarla in giro per negozi , ma niente da fare, l'ho trovata su e-bay, penso di acquistare quella colore oro che si avvicina di più a quella originale....
Il mobile l'ho quasi finito, la parte giradischi pure...prossimo passo sarà la radio ma purtroppo qua me la cavo un po meno..spero di farcela ovviamente anche grazie a i vostri preziosi consigli.


Buona notte.