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L'angolo (Radio)Tecnico

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L'angolo (Radio)Tecnico
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Re: Radio d'Epoca HACHETTE

lo so che la delusione di tutti quelli che la hanno costruita e' stata tanta perche' non ha mai funzionato,ma e' anche doveroso ricordare che sicuramente una cavolata del genere non poteva funzionare bene anche perche' i componenti erano made in china!!!!!!
io preferisco spendere 20 euro di una mivar con am-fm degli anni 60 e poi rimetterla in funzione(cosi' la soddisfazione e' doppia!!)
mio nonno che ha fatto il radioriparatore una vita vedendo il progetto della hachette ha detto:
vabbe' che finito i cavalli corrono anche gli asini.....ma qua non abbiamo neanche il recinto!!!

Re: Re: Radio d'Epoca HACHETTE

Il problema non sta nella componentistica cinese, ma è il risultato di una miscela composta da un pessimo progetto di base con inutili complicazioni, una serie di difetti congeniti e un assemblaggio fatto coi piedi.
Si, anche io un 'fortunato possessore' di quel prodotto, tuttavia acquistato per un centone, fascicoli compresi, da uno scontento acquirente.
Perfettamente d'accordo che valga più la pena spendere gli stessi soldi in qualcosa d'epoca che non in un marciume del genere, ma va da se che nessuno lo poteva sapere in congruo anticipo e che, inoltre, facsimili di Kit in giro ce ne sono ben pochi, pertanto l'articolo aveva il suo conprensibile fascino.
Questioni legali a parte, sappiate che contattando la casa editrice era possibile avere gratuitamente le schede assemblate e tarate come si deve, in particolare, la casa era aconoscenza dei difetti alle MF tanto che in molti hanno ottenuto la sostituzione della scheda, ahimè lo seppi troppo tardi. Suppongo inutile un'azione legale in tal senso in quanto vi potrebbero rinfacciare la mancata segnalazione dei difetti e potrebbero dirvi 'bastava dirlo e avremmo provveduto' come difatti hanno provveduto a fare. A parte questa considerazione sull'aspetto truffaldino della raccolta, vorrei far luce su un aspetto che ritengo non trascurabile.
Lasciamo perdere gli avvocati e proviamo a pensare per un attimo, che differenza c'è tra questa ciofeca e una maledetta radio antica che non vuol saperne di andare? Nessuna. Tiriamo fuori lo spirito del radiotecnico e cerchiamo di capirci qualcosa... perlomeno io così ho fatto e a dire il vero non è stata così male come sfida, anzi..
La mia presentava i seguenti difetti:
- ronzio (forte) regolato dal volume;
- pressochè totale assenza di stazioni;
Cosa desiderare di più?
Tanto per cominciare sono partito col controllo dello stadio di alimentazione, nella norma, per quanto consentito da uno schema del genere. Ho allora considerato lo stadio finale audio, visto che qualcuno ha avuto la grande idea di pilotare direttamente la finale col volume. Controllate le tensioni e considerato che l'anodica era ok, ho verificato la griglia della finale, sostituito R25 risultato difettoso e, ripassate le saldature dello stadio, il ronzio è tornato entro i limiti della decenza, perlomeno presente e costante ma di bassa intensità.
Restava il non lieve problema della pessima ricezione. Guardando lo schema, il sistema di antenna non mi piaceva affatto, quindi ho deciso di metterci le mani, ho tolto c1, ho saldato il filo di antenna alla bobina di antenna L6. Prima però ho isolato l'altro capo della bobina di antenna L6 (lato massa) e ho messo un condensatore da 10pF fra bobina e massa. L'atteggiamento è adesso di molto migliorato e cominciano a sentirsi entrare le stazioni, sebbene in modo tutt'altro che soddisfacente. Ora, quindi, il segnale, in un modo o nell'altro, passa.
Mano al generatore di segnali, acceso l'oscilloscopio et voilà... le medie frequenze sono completamente starate. L'allineamento è tutt'altro che semplice vista la scarsa qualità delle MF, il drift è evidente,sembra che stia in frequenza come un capello sulla lama di un rasoio. Viste le pessime saldature ho ricontrollato le saldature delle MF, il drift è diminuito, seppure leggermente. Qualcos'altro si potrebbe fare dando un'occhiatina all'oscillatore locale vista una scarsa sensibilità per un quarto di scala ma ho lasciato perdere, per il momento ho rimontato il tutto nel mobile. Guardando lo schema, si potrebbe anche rivedere lo stadio finale e riadattarlo in maniera molto più convenzionale, cambiando il trasformatore di uscita. Altro bel lavoretto sarebbe rifare il baffle dell'altoparlante per diminuire la distorsione che si crea DOPO il montaggio nel mobile che, tuttavia, essendo fissato a viti, non rende certo l'idea di un ascolto caldo.
Insomma.. come sfida non c'è male, ma di certo vale la pena tentare di metterci mano.

Re: Re: Re: Radio d'Epoca HACHETTE

Concordo in pieno: visto che qualcosa noi di radio capiamo, possiamo anche metterci le mani e cecare di farla funzionare. Ho sempre sentito parlare male di tale radio e ho sempre desiderato averne una sotto le mani per lavorarci un po' su.
Posso iniziare con lo schema elettrico? C'è qualcuno che me lo invia?

Re: Radio d'Epoca HACHETTE

Guarda nella posta, troverai lo schema.

Avendola presa già assemblata non ho mai avuto il bisogno di spuntare lo schema, un po per pigrizia un po perchè non mi andava di correre dietro allo stampato, ma stando a qualcuno non è così veritiero se paragonato alle piastre.

Noterai sicuramente il discriminatore ibrido, forse per utilizzare valvole prese a stock a basso costo.

L'uso di una catena di media frequenza poteva essere risparmiato (perlomeno.. averlo complicato e non in grado di funzionare è uno spreco). Sarebbe stato meglio curare di più le MF e usare una valvola rivelatrice vera e propria.

Un bel mestiere sarebbe anche quello di misurare i valori del primario del TU, se bilanciato sarebbe da smontare per un futuro uso in PP e convertire lo stadio finale in uno convenzionale.

Vedrai da te che hanno complicato all'inverosimile uno schema che, per esempio, se avessero ricavato la FM dallo schema magari di una Domino, avrebbero ottenuto migliori risultati.

Anche l'uso che è stato fatto del sistema di montaggio a comparti, su una piastra tutto sommato enorme, ha influìto su un risultato estetico orrendo, sicuramente non è facile dover congegnare praticità/fascicoli/assemblaggio ma è evidente che chi ha fatto questo progetto di radio a valvole capisce ben poco, per circuito e per mobile.

lele

Re: Re: Radio d'Epoca HACHETTE

Anche io sono uno sfortunato possessore dell'apparecchio incriminato...ma credo di essere stato "fortunato" dato che avevo solo una media frequenza starata...a dire il vero c'è anche la finale leggermente in blu...comunque esce del suono dall'apparecchio (non musica).

Re: Re: Re: Radio d'Epoca HACHETTE

Desidero rispondere all'aggiornamento del Sig. Lele:
La mia contestazione sui problemi di questa radio è partita subito. Alla HACHETTE ho segnalando tutte le anomalie alle persone e funzioni preposte a ricevere le lamentele sia tecniche e no.
Premetto che la mia radio ha avuto, da parte mia, la massima cura nell'assemblaggio, procedura di controllo, verifica delle tensioni e in fine la taratura con le apparecchiature necessarie per allineare al meglio tutti i circuiti. Il risultato di tale massima cura è stato negativo al pari di come molte persone hanno riportato.
Tornando a HACHETTE, mi è stato chiesto di spedire la radio al loro servizio assistenza per un controllo e un’adeguata taratura. Dopo molto tempo mi ritorna una radio, non la mia, peggio di come avesse potuto immaginare.
A questo punto penso sia utile, visto la buona volontà dimostrata, di apportare, possibilmente, le modifiche tecniche sia di circuito sia di elementi e magari arrivare al punto di migliorare ed eliminare alcune dei problemi esistenti. Inoltre ci sarebbe il problema delle valvole, le valvole di questa radio sono introvabili. Come possiamo fare per renderle reperibili?
Se può interessare, metto a disposizione il mio circuito per esperimenti tecnici purché si possa risolvere, come ho già detto, la maggior parte dei problemi.
Spero di sentirvi con dei suggerimenti positivi.
Ciao.
Antonio