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L'angolo (Radio)Tecnico

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Re: Rigenerazione dei condensatori elettrolitici

Name: Lobellari Andrea
Email: palobell@tin.it
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......Io fino ad adesso con il restauro di radio ho sempre svuotato i condensatori vecchi e messo dentro quello nuovo.......


...anche io faccio così, o li occulto..... concordo in pieno.....

Re: Re: Rigenerazione dei condensatori elettrolitici

Buongiorno a tutti!

Non vorrei sembrare troppo "libertino" nelle mie riparazioni, ma personalmente sostituisco senza indugio ogni condensatore elettrolitico che non sia in buona efficienza, soprattutto se trattasi di filtro sull'anodica, poichè sottoposto a tensioni di tutto rispetto.

Ovviamente nella sostituzione conservo il pezzo originale, lasciandolo in una bustina all'interno della radio in modo tale da poter comunque in qualsiasi momento rimontare il pezzo di origine.

Questo perchè a me piace tenere le radio in esercizio, e a volte le tengo accese anche qualche oretta; in questi casi un condensatore poco efficiente potrebbe abbreviare la vita della rettificatrice o del trasformatore.

Diego C.

Re: Re: Re: Rigenerazione dei condensatori elettrolitici

anch'io faccio come Diego. Rimpiazzo con componenti nuovi e conservo l'originale in una bustina all'interno della radio. Visto che siamo in tema... posso chiedervi i vostri metodi per svuotare i vecchi condensatori (elettrolitici e non)?
saluti
Biagio

Re: Re: Re: Re: Rigenerazione dei condensatori elettrolitici

Illustro le mie procedure da conservatore maniaco:
Condensatori a carta
Per interderci si tratta di quei condensatori in tutto catrame ad esempio rossi della Ducati. Li metto a bagno in un po' di acqua tiepida, per circa 5-10 minuti, in base al condensatore, in modo che la colla che tiene attaccata la carta si scioglie. Tiro via la carta e la metto da parte ad asciugare. Per eliminare il condensatore vecchio ho provato a utilizzare varie frese, ma non si riesce perchè si compattano in maniera incredibile. Allora ho ideato una nuova strategia. Prendo il taglierino, metto il condensatore in modo che stia ben fisso e non scappi, appoggio il taglierino con lama ben affilata sulla linea di pressofusione (dove si vede che le due metà sono state unite, è la parte più debole) e gli do un colpettino col martello da 50 gr. In tal modo il condensatore si spacca a metà oppure nel peggiore dei casi comunque ancora in un numero di pezzi gestibili. Tiro fuori il condensatore vecchio e metto quello nuovo. Se non ci sta allargo lo spazio con il saldatore ben caldo fondendo il catrame eccessivo. Poi ecco qui il bello: rimetto assieme i pezzi di catrame, li faccio stare ben fermi se proprio con un pezzettino di nastro carta, e poi con una siringa metto un pochino di acetone sulle linee di frattura. L'acetone scioglie il catrame e lo salda. Se proprio ci sono dei pezzo vuoti che non vengono coperti dalla carta, ad esempio il bordo esterno del cilindo, dove ci sono i terminali, ci metto un po' di cera fusa colorata di nero. Poi rimetto su la carta e la chiudo con un filo di colla cinilica un po' diluita. Se per caso la carta si strappa un pochino, anche lì ci va un po' di colla vinilica diluita. Vi assicuro che se uno non lo sa non si accorge che sono stati sostituiti.
Condensatori a carta 2
Per interderci sono quelli con tubetto in vetro chiuso con cartame ai lati, con o senza etichetta. Nel primo caso metto a mollo il condensatore come sopra per staccare l'etichetta e la metto da parte. Poi per togliere il cartame che fa da tappo faccio sciogliere in un padellino un po' di cera, la faccio arroventare bene e poi ci butto dentro il condensatore. Il catrame si rammollisce e, facendo attenzione, con una pinzetta un po' robusta lo tiro fuori e sfilo tirando per i terminali il condensatore vecchio, facendo velocemente. Se il tubetto di vetro è crepato, fa niente, lo butto giù nella cera rovente, poi recupero i pezzi e li attacco con cianoacrilato. Infilo dentro il condensatore nuovo avvolgendolo in un po' di carta che si recupera dai condensatori dei motori, in modo che non sia in bella vista attraverso il vetro. Chiudo le estremità con un po' di cartame portato a fusione su fornello elettrico e se c'è applico l'etichetta di carta. Anche in questo caso vi assicuro che non ce se ne accorge.
Condensatori elettrolitici
Per i condensatori elettrolitici le procedure sono diverse, a causa delle varie forme in cui si presentano. Comunque in linea di massima sfilo il condensatore vecchio, metto quello nuovo, se avanza tanto spazio vuoto scomodo lo riempio di cera e poi richiudo, se serve con catrame. Dipendentemente dalle forme dei condensatori, in questo caso un occhio esperto può notare la sostituzione.

Re: Re: Re: Re: Re: Rigenerazione dei condensatori elettrolitici

Ciao Andrea,
grazie per aver spiegato le tue procedure. Solo una domanda... quale cera usare?
saluti

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Rigenerazione dei condensatori elettrolitici

Cera di candele. In pratica paraffina. Io sciolgo i lumini dei cimiteri. Poi una volta che usi la cera per buttarci dentro i condensatori a tubetto essa si colora sempre più di marrone più condensatori fai, per cui dopo un po' ve bene per ritoccare i condensatori in catrame, essendo già colorata di scuro.

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Rigenerazione dei condensatori elettrolitici

Comunque adesso voglio provare a sciogliere il catrame buttandoli nell'olio di vaselina bollente, perchè la cera è un po' ostica da togliere, bisogna lasciare i tubetti di vetro una notte nel petrolio lampante. Con la vaselina invece basta dargli una sciacquata nel petrolio, poi una passata nell'acetone per tirare via il petrolio, che ci mette una vita ad evaporare. Comunque, sia con la cera che con la vaselina, state attenti perchè vi tira via la pelle!!!

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Rigenerazione dei condensatori elettrolitici

Io per svuotare i condensatori in vetro li scaldo per bene con una pistola termica da carrozziere e dopo un'attimo posso già estrarne il contenuto.
Riesco anche a evitare di togliere l'etichetta, soltanto facendo ruotare il componente mentre lo scaldo per evitare che il forte calore concentrato sullo stesso punto possa bruciarla.
Messo poi il nuovo condensatore all'interno richiudo il tutto sempre con catrame scaldato con la pistola, e posso garantire che l'operazione praticata sarà invisibile, ad essere puntigliosi si noterà soltanto dalla maggiore lucentezza dei reofori del nuovo componente. Ovviamente bisogna evitare di respirare i vapori del catrame durante l'operazione, e di fare molta attenzione, a me una volta il catrame ha preso fuoco...

Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Rigenerazione dei condensatori elettrolitici

Dove vai a recuperare il catrame? Io siccome non lo trovo devo riciclare quello del condensatore stesso. Si riesce lo stesso benissimo, certo sarebbe più comodo buttare via tutto ed averne un po' di nuovo.

Rigenerazione dei condensatori elettrolitici

Per i condensatori in tubetto di vetro, dopo tolta l'etichetta con il metodo dell'acqua calda, io li metto in un fornetto tipo scaldabrioches. Per la sostituzione del catrame poi mettere colla a caldo nera (classici stick per pistola ma color nero) con ottimo risultato estetico. Se vuoi proprio il catrame cerca qualcuno che lavori per gli asfali o sulla manutenzione strade in genere, oppure idraulici acquedottisti ecc.

Re: Rigenerazione dei condensatori elettrolitici

Io ho avuto la fortuna di trovare un bel blocco di catrame da un conoscente, probabilmente degli operai lo avevano lasciato a casa sua in seguito a dei lavori.

Re: Re: Rigenerazione dei condensatori elettrolitici

Ricordo che era già stato segnalato in un precedente post, ma per chi non lo conoscesse ancora può essere interessante leggere questo articolo sul sito Vecchiaradio.com dove oltre alla costruzione di un rigeneratore per elettrolitici (che purtroppo non sono ancora riuscito a realizzare per mancanza di tempo) vengono ben spiegati i processi di deterioramento e rigenerazione del dielettrico degli elettrolitici. Secondo me, per chi ci creda o no, si tratta comunque di un articolo che merita di essere letto.

Re: Rigenerazione dei condensatori elettrolitici

Desideravo complimetarmi (come sempre) con l'amico Luciano Loria che ha proposto un bel modo di "convertire" il suo generatore in un rigeneratore di condensatori elettrolitici, introducendo l'argomento con una disamina sulle tecniche di restauro che condivido appieno.

Assai divertente il circuito del display a segmenti: non l'avevo mai visto (se non sui libri di teoria dell'universita') realizzato interamente con componenti discreti. E' molto comodo avere sott'occhio uno schema disegnato cosi' in chiaro perche' si presta, con qualche modifica, davvero a mille usi.

Mi viene in mente tra l'altro - per chi proprio volesse il display, che in realta' come segnala Luciano e' assolutamente inessenziale - che considerato che si dispone di una tensione anodica e' facilissimo realizzarlo, anziche' con un LED a segmenti, con una valvola-display di quelle a cui ci si riferisce comunemente col termine di "nixie". Sarebbe un modo simpatico per impiegare in modo pratico queste vecchie valvolotte di cui e' rimasto un surplus notevole.