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L'angolo (Radio)Tecnico

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L'angolo (Radio)Tecnico
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Questo invece non fa ridere...

Guardate quanto entusiasmo sprecato per una povera radio sventrata
Leggete questa discussione

Re: Questo invece non fa ridere...

...no comment...

se no mi infervoro.

Diego C.

Re: Questo invece non fa ridere...

Mi occupo di elettronica per hobby. Per scaricare tensioni quotidiane e quant'altro ma, soprattutto, perché ritengo che si tratti di un "passatempo" (notare le virgolette) che mantiene in funzione il cervello. Fondamentale in un'epoca che ci vorrebbe come amebe capaci solo di "consumare".

Per formazione universitaria e professionale, mi occupo di storia. Quindi l'argomento mi invita a nozze. Si potrebbe aprire un dibattito chilometrico in merito a quanto letto ma per brevità mi limito a fare alcune considerazioni anche se ovviamente "slegate" a causa dello spazio tiranno e per non annoiarvi più di tanto!

Distruggere ciò che è stato del nostro passato equivale a distruggere noi stessi. Perdonate la definizione catastrofica ma rapportatela al fatto.

La prima cosa che mi viene in mente (forse la più banale e ovvia) è che se non ci fossero stati gli archeologi, i bibliofili, le raccolte effettuate da quelli che un tempo erano definiti come mecenati, di oggetti antichi, e quant'altro, oggi forse non conosceremmo molto della storia di chi ci ha preceduto. Dei loro modi di vivere, anche nella loro quotidianità e non solo il vivere di coloro che fecero la storia (re, imperatori, ecc.). Insomma, una civiltà senza storia, non potremmo definirla tale.

Qualcuno potrebbe obiettare tanto baccano per una vecchia radio? Una radio potrebbe essere paragonata a un'anfora o a un piatto, o a un qualsiasi altro oggetto o suppellettile di uso quotidiano, anonimo, apparentemente, ma frutto delle conoscenze tecnologiche, del gusto artistico e della cultura di chi lo ha prodotto. E soprattutto attraverso questi oggetti "comuni" che si ricostruisce la storia di chi li usava.

La storia dell'uomo è legata oltre che alla cultura, all'arte, al diritto, ecc., alla sua conoscenza tecnologica e siccome questa non varia con legge lineare ma quadratica (una scoperta genera un'altra scoperta, due scoperte ne generano quattro, tanto per pare un esempio all'ingrosso), rende il tempo più contratto, quindi se un oggetto qualsiasi nell'ottocento diventava "storico" dopo cent'anni, oggi tale periodo si è enormemente contratto. Per fare un altro esempio, giorni fa sulle pagine della Repubblica on line, c'era una galleria di computer "storici" come l'ATARI, il COMMODORE ecc. Roba di venti anni fa! Ma "storici". Quindi!...

Per ritornare alla cannibalizzazione della vecchia radio per trasformarla in un computer. Beh, che dire! MI sembra di assistere a uno di quei film di fantascienza dove si vedono viaggi nel passato nel quale, immancabilmente, il protagonista, modifica gli eventi. Dimenticando tuttavia il famoso paradosso del nipote che torna indietro nel tempo per uccidere il nonno. Può esistere il nipote se uccide il nonno?

La storia non si può cambiare. E sarebbe assurdo provare a cambiarla tentando di adattare un qualcosa a un altro qualcosa dei giorni nostri che non ha nulla a che vedere con l'oggetto originario. Fatto non nuovo nella storia, è vero ma non corretto. Chi non ricorda le varie foglie di fico aggiunte nei periodi puritani, per coprire le pudenda delle opere degli artisti antecedenti...

Ben altro è mantenere l'oggetto, restaurarlo (conservativamente), tentare di riportarlo alle condizioni originali.
Solo in questo modo si può apprezzarlo e sentirne la sua voce, voce del passato, avere la sensazione di capire quello che dovevano sentire i nostri padri, nonni o, in una parola, la voce di un'epoca.

Il giovane (lo presumo tale) forse in futuro si renderà conto di aver distrutto un pezzettino, infinitesimale di storia, ma pur un sempre un pezzetto di storia.

Spero di non essere stato troppo lungo e pedante.
Abbracci a tutti.
Marco

Re: Re: Questo invece non fa ridere...

Raba da matti!
La radio è sua, per carità, ne faccia quello che vuole... Non riesco proprio ad immaginare il lavoro finito.
Probabilmente butterà sia la radio che il Pc!

Re: Re: Re: Questo invece non fa ridere...

Infatti, considerando che questa discussione è del 2004 e non ha avuto seguito (malgrado gli applausi degli altri membri e le preghiere di inserire le "macabre" foto del novello mostro di Frankenstein) sono convinto anche io che il "case di legno" (come lo chiama lui) della radio abbia fatto la stessa fine del telaio (...tanto riceveva SOLO le onde medie e corte e non prendeva più niente...) le parti del PC sicuramente le avrà recuperate, anche se saranno divenute obsolete nel giro di qualche mese...