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L'angolo (Radio)Tecnico

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L'angolo (Radio)Tecnico
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Re: Re: Corso neofiti - si parte

L'idea del corso nasce dal desiderio di diffondere la passione del radiocollezionismo anche fra i più giovani visto che pare il numero degli appassionati con meno di 50 anni sia comunque discreto.
Gli incontri vorrebbero avere un doppio contenuto: storico e pratico.
Il corso sviluppato, una volta completo, comprenderà una descrizione semplice ma accurata dei principi di funzionamento di tutti i circuito della radio, con degli approfondimenti eseguiti su schemi elettrici reali. Ci saranno naturalmente anche semplici indicazioni sul restauro.
Saranno disponibili dispense il cui formato è ancora da discutere ma di sicuro anche in formato elettronico visto che il lavoro è diretto a chi ha molt più confidenza con il computer.
Questo post serve anche a raccogliere consigli,suggerimenti ed opinioni - oltre che naturalmente a capire a quanti potrebbe interessare.
L'area geografica è Milano ma - qualora vi sia l'interesse e la possibilità - nessuno ci vieta di fissare date anche in altre regioni d'italia, magari in una zona più baricentrica rispetto alla città lombarda.
Che ne pensate?

Luca

Re: Re: Re: Corso neofiti - si parte

l'idea è encomiabile ma penso che la realizzazione sarebbe + ostica di quanto sembra (vedo io che non riesco qusi gestire appuntamenti di lavoro e incontri così sarebbero poi frequentati con assiduità e costanza?).
non sarebbe più interessante anche un videocorso distribuibile anche con dvd e dispense? magari anche artigianale per quello.
certo che... posso fare pubblicità? le riparazioni di Leonardo sono il top! mi piacerebbe seguire il corso ma poi le radio le farei sempre riparare a lui

Considerazioni sul Corso neofiti [LUNGO]

Il corso, di per sè, è si una buona idea, ma secondo me è difficile da gestire, il rischio che a metà corso ti trovi la metà dei partecipanti è troppo elevato e diverrebbe demotivante. Il problema è che la radiotecnica è oggi un passatempo e non più un vero e proprio lavoro con garanzie remunerative tali da poter obbligare alla frequenza. Inoltre oggi la gente impara più in fretta di 50 anni fa, se contadini semianalfabeti (e non sto parlando per offendere) sono diventati radiotecnici con fascicoli di teorie ciclostilati immagina oggi cosa non ti imparano col PC... beh, pensare di fare un corso è bello, si, ma rischioso, ci sono in gioco impegni di tempo e perchè no, anche economici.
Io stesso, che faccio giurin giuretta sono un asino, ho imparato la teoria con libri americani e la pratica... con la pratica! E questo perchè i Ravalico sono da sempre libri costosi e, soprattutto, poco formativi. Per non parlare dei libri del Costa o del Montù, tanta bella teoria ingegneristica ma sfido chiunque a trovare un guasto di quelli come si deve dopo aver letto un loro libro. In buona sostanza, quello che oggi serve davvero è un qualcosa che la teoria tecnica la spieghi prendendola alla larga, vada capire come funziona l'oscillatore, ma il progetto del discriminatore FM lasciamolo per uno step up soggettivo a latere, magari in un capitolo di aggiornamento di fine corso..
Il botto, nel senso di 'quel che davvero serve' lo ha fatto Leonardo, a mio avviso sarebbe il caso di approfondire la cosa a macchia.
Oggi ci troviamo a combattere con medie frequenze erose da insetti, resistenze che hanno cambiato le loro proprietà con il tempo manco fossero arrivate da Kripton, valvole recuperate da chi sa dove, condensatori variabili che hanno fatto da turca per topi ad uso capione, una miscellanea di guasti mai visti prima (ai bei tempi) sommata a problemi considerati normali per l'epoca.
Ecco, secondo me servirebbe qualcosa tipo una guida alla radioriparazione. Dopo una lieve infarinatura tecnica, la diagnosi e la riparazione aiutano molto di più a capire i circuiti e come essi funzionano.
A dire il vero, questa non è solo farina del mio sacco, basta dare una lettura a una delle note edizioni del libro francese (ahimè) Pannes Radio, o il vecchio 100 Pannes, ancora meglio uno dei 500 Pannes. Questi libri presentano delle casistiche che per l'epoca erano fantascenza, guasti mai visti prima, il tutto affrontato con una semplicità eccezionale e una trasparenza tecnica davvero esemplare.
Per concludere, non è che il corso sua una idea malvagia, tutt'altro, il difficile è saper conciliare impegno, materiali formativi, tempi (soldi), etc..
IMHO se le stesse persone coinvolte nell'organizzazione del corso si occupassero per gradi e per materia in un contesto mirato alla formazione multimediale (DVD o corsi online) i risultati sarebbero molto più soddisfacenti.
Perchè oggi la gente deve combattere con l'euro e difficilmente accetta impegni fissi. Ultima cosa, la formazione, ad esempio a mezzo DVD, consente di 'imparare' quando e come si ha voglia; mettere le mani in modo serio su un telaio implica l'uso di certi strumenti. Da questo punto di vista, i risultati di un corso dal vivo sono molto più compromessi, che fai, gli spieghi e poi? quando vanno a casa secondo te si ricordano? Quando gli spieghi l'allineamento? ...si, vanno a vedersi la dispensa, ma allora, a che pro perdere una serata, tanto vale perdere mezzoretta in più per una lezione più dettagliata sul supporto, poi quando avranno i soldi per gli strumenti avranno tutto il tempo che vogliono per farselo, tanto, vai tranquillo che lo impareranno solo quando gli servirà davvero. E, da questo punto di vista, personalmente eviterei di spiegare l'allineamento 'ad orecchio'... orsù..
Sinceramente, da formato (anche se non lo si è mai abbastanza), il corso lo farei, davvero, ma solo per uno scopo sociale, per l'incontro, ma, in questo caso, lo farei fuori ambito AIRE, piuttosto nel sottoscala dell'oratorio del prete, ma mi spiace, lontano da certi ambienti, perchè sono del parere che certe passioni, quando sono sincere, devono fiorire lontano dalle puzze sotto il naso e da influenze socio-economiche di quel tipo che, sopratutto negli ultimi anni, hanno rovinato il vero spirito della radiotecnica e del restauro, per incorniciare un orizzonte purtroppo quasi solamente economico, il cui sole illumina gli scaffali di pochi eletti e nelle ore in cui è a sol di loro comodo e proficuo.
Just my 2 cents.
Daniele